Di questi tempi è difficile trovare degli artisti under 20 il cui immaginario da personaggi al limite riflette effettivamente la condotta nella vita di tutti i giorni. Il diciannovenne Jahseh Dwayne Onfroy è certamente uno di questi e ha pochi eguali in questo ambito.
Onfroy è nato nel gennaio del 1998 a Pompano Beach a Plantation, uno dei centri della Florida maggiormente colpiti dal passaggio dell’Uragano Wilma, un paio di mesi dopo la sciagura di Katrina, ma è cresciuto tra Pompano Beach e Lauderhill. Da piccolo passa la maggior parte del tempo con la nonna, tra genitori sempre assenti e in persistenti guai finanziari. Le sue origini sono un mix esaltante tra quelle dominicane dei genitori e quelle più disparate dei suoi avi egiziani, indiani, tedeschi, giamaicani e addirittura italiani. Tuttavia il suo spirito per forza di cose è molto affine alla cultura afro-americana, soprattutto per motivi musicali ed estetici. Come tanti giovani delle aree povere ai margini delle città, si avvicina alla musica nella chiesa del suo quartiere dove la sua esperienza all’interno del coro, promossa dalla nonna, dura qualche mese, prima di una rissa che gli costa l’espulsione. Lo stesso destino lo accompagnerà anche nella Middle School, da cui è sospeso a tempo indeterminato dopo una serie di violenze e atti di bullismo ai danni dei suoi compagni di scuola. Ai tempi delle superiori si avvicina definitivamente al rap, dopo aver passato gli anni decisivi della sua formazione musicale, ascoltando hip hop, soul, ma anche rock e nu-metal, ma anche i Nirvana e gli Odd Future che muovono i primi passi proprio in quegli anni.
Come tanti suoi coetanei del South Florida, vedono nel rap l’unica via d’uscita e a soli 17 anni, dopo aver passato un anno in un centro di detenzione per minori, XXXTentacion, nome d’arte da pronunciare alla spagnola, inizia a scrivere i suoi primi brani.
Siamo nel 2014 e finalmente sbuca online il suo singolo di debutto su Soundcloud, Vice City, che presto incuriosisce un pubblico molto vario e trasversale, e cui fanno seguito piccoli estratti di altri pezzi e due album collaborativi con il suo fedele amico Ski Mask The Slump God. I due lavori che escono tra 2015 e 2016, prenderanno il titolo di Members Only Vol.1 e Members Only Vol.2, e si faranno notare per le contaminazioni rock vagamente anni 90, che accompagnano le voci southern rap e i groove trap della crew. Queste influenze saranno ancora più lampanti nell’EP del 2016, Willy Wonka Was a Child Murderer, in cui Onfroy accoglie elementi punk ed heavy metal tra basi e arrangiamenti.
Il talento e la personalità di Onfroy spicca soprattutto sul palco, ma la sua condotta violenta purtroppo non smette di affiancare la sua promettente ascesa verso la popolarità. Nel luglio del 2016 infatti è arrestato per rapina a mano armata e rilasciato su cauzione, prima di essere nuovamente incarcerato a ottobre, mentre attende il processo, con accuse ancora più gravi: aggressione e sequestro di persona a una donna incinta, nella fattispecie la sua partner Geneva. L’episodio scatenerà l’ira di suoi vecchi amici della scena rap come Denzel Curry, uno degli altri astri nascenti, insieme a Kodak Black (che vi abbiamo presentato un anno fa) della brillante scena hip hop della Florida meridionale, insieme ai meno noti, ma altrettanto promettenti, come Smokepurpp, Lil Pump, Pouya e Fat Nick. Tra tutti loro, Onfroy resta il personaggio più ingestibile, ma anche l’unico in grado di seguire le orme di Kodak Black, come dimostra Look At Me, uscita per la prima volta nel 2015, poi rimessa online nella sua versione definitiva nel 2016 e arrivata qualche mese dopo nella top 100 di Billboard. Il brano, primo singolo ufficiale a nome XXXTentatcion è prodotto da Rojas e Jimmy Duval, riprende un motivo di Changes, classico dubstep di uno dei guru del genere, il dj e producer Mala.
La canzone diventa un caso non solo per il suo tiro, ma grazie allo scivolone di Drake che ne prende uno spezzone e lo inserisce in un suo brano inedito presentato per la prima volta in anteprima ad Amsterdam nel gennaio del 2017, poi finito nel suo nuovo album col titolo di KTM. Onfroy, che sta finendo di scontare gli ultimi due mesi di carcere, ovviamente non la prende benissimo e si scaglierà senza filtri contro Drake nel corso della sua prima attesissima intervista ufficiale dopo il rilascio.
Come prevedibile, il ritorno alla “vita normale” di XXXTentacion che svela finalmente il suo volto, fino a qualche mese, ignaro ai più, non è dei più agevoli, è subito segnato da risse e litigi nel corso del suo tour, presto rinviato e cancellato, e da attacchi e reiterate minacce di crew rivali del suo socio Ski Mask The Slump Dog, nel corso del loro tour di supporto a Desiigner, il giovane rapper di New York che vi abbiamo presentato all’inizio della sua ascesa, con l’esplosione della hit Panda.
Il mixtape d’esordio, Revenge, molto complesso, graffiante, dissonanti e dai risvolti emo, nei momenti introspettivi da risposta nera a Lil Peep (l’icona emo-trap) ,vede finalmente la luce nelle prime settimane dal rilascio. Le cose, nonostante gli immediati riscontri positivi legati all’hype creatosi attorno al suo nome presto si complicano. Oltre ai soliti problemi di intemperanze varie con colleghi e personaggi poco raccomandabili della sua città, ci si mette l’aggressione a un fan un po’ irrequieto durante uno show in Colorado e il ferimento del cugino, dopo un agguato armato in Florida. Un fulmine a ciel sereno che fa prendere a Onfroy la decisione di prendersi un periodo indeterminato di ritiro sabbatico per rilassarsi e recuperare uno stato di salute mentale e fisica più stabile e rassicurante, come ha scritto in una lettera ai fan su Instagram alla fine di giugno.
L’esercito dei suoi fan è composto da milioni di giovani (solo il singolo ha guadagnato quasi 100 milioni di visualizzazioni e ascolti sui principali canali), ma anche da icone della scena hip hop contemporanea, come Danny Brown, A$AP Rocky e i Migos che più volte hanno espresso solidarietà nei confronti del giovane talento della South Florida, che continua a negare le accuse relative all’aggressione ai danni della sua ragazza. Non ci resta che sperare e aspettare in un veloce ripensamento, prima di nuovi incidenti di percorso, tutt’altro che imprevedibili, quando si parla un personaggio perennemente al limite, come XXXTentacion. Non a caso il suo motto è sempre stato “bad vibes forever”.