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November 13, 2015
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iloveMemphis sbanca con Hit The Quan

Piero MerolabyPiero Merola
Time: 3 mins read

Questa volta non si tratta della solita retorica da self-made man. Sono davvero 35 i dollari realizzati da Richard Colbert anche noto come iLoveMemphis (ma esploso come iHeartMemphis) per registrare il tormentone autunnale che l'ha reso uno dei fenomeni del web più chiacchierati delle ultime settimane. Come ha spiegato, sarebbero 40, ma non avendo più reso i 5 dollari mancanti al prezzo concordato all'ingegnere del suono che si è prestato all'imprevedibile hit, iLoveMemphis può dire di aver sbancato praticamente a costo zero. Cinquantamilioni di visualizzazioni sul suo video Youtube sono bastate per trasformare il suo pezzo e il ballo che lo accompagna in un fenomeno virale che ha convinto addirittura Ellen DeGeneres a convocare Richard in una puntata del suo popolarissimo show a inizio novembre.

Di lui a oggi si sa veramente poco oltre a quell'acronimo da consorzio di promozione turistica. Nato nel 1992, Richard Colbert è appassionato di hip hop e pur essendo diventato famoso grazie ai suoi balletti, non ha mai studiato danza, non ha un background da strada nel settore, più semplicemente ha saputo cavalcare un'idea banale, ma efficace. Il brano è ispirato a uno dei suoi artisti di riferimento, Dequantes Lamar, che non ha nulla a che vedere con il più noto Kendrick, ma è diventato popolare con l'acronimo di Rich Homie Quan. Una delle hit più forti del rapper di Atlanta erede del southern hip hop di Gucci Mane e T.I. che a soli ventisei anni ha già conquistato quindici anni di carcere e centinaia di migliaia di copie vendute, si chiama Flex, registrata e pubblicata all'inizio del 2015. Il brano diventa una specie di ossessione con quel video così corale, ballato e patinato, per milioni di giovani americani. Uno di questi è Richard Colbert che, forte di un seguito molto forte per le sue performance tra strada e piccoli bar nei quartieri più neri e dal cuore rap di Memphis, pensa alla trovata che gli svolta la vita. Va da un produttore, nella fattispecie l'amico Buck Nasty e gli chiede un beat il più possibile affine allo stile delle basi di Rich Homie Quan, con lo stesso tempo, la stessa metrica per poter improvvisare un balletto analogo. Dal freestyle viene fuori il ritornello “Hit The Quan”, che è anche il titolo del brano, e il video girato in maniera quasi amatoriale nelle strade del suo block diventa subito uno dei più commentati di Youtube.

L'imprevisto clamore suggerisce a Richard l'idea di un contest. Così, senza l'aiuto di radio e tv, grazie al potere di Instagram, Twitter e Facebook, #HitTheQuanChallenge raggiunge, almeno in Nord America, dei livelli di viralità quasi assimilabili all'esplosione del fenomeno Harlem Shake del 2013.

iHeartMemphis, il suo acronimo era ancora quello, non era nuovo a tentativi di autopromozione social. Nell'aprile Google Me raggiunge un certo giro, ma non si avvicina nemmeno lontanamente al successo di Hit The Quan, che arriva in poche settimane alla posizione numero 15 della Billboard Hot 1000 dopo aver esordito a settembre alla posizione numero 41 e alla 7 nella graduatoria dei pezzi hip hop/rnb.

Chris Brown in un video con la figlia Royalty fa da propagatore del meme scatenando un'ulteriore catena di imitazioni, parodie e challenge, anche perché oltre al potenziale ballabile, il pezzo si ficca in testa dopo mezzo ascolto, per non uscirne più. Basta fare una ricerca su Youtube per accorgersi della quantità di video legati al bizzarro e sincopato pezzo dance di iLoveMemphis, nuovo nome scelto da Richard.

Alla fine dell'estate i media tirano fuori un'indiscrezione secondo la quale sarebbe stato rinviato a giudizio per uno stupro di gruppo in quel di Memphis. Lui smentisce queste voci, continua ad andare avanti per la sua strada e, con molta sicurezza nei propri mezzi, rifiuta le offerte discografiche per un remix del brano con al fianco una superstar del mondo hip hop. Richard vuole che il brano resti un suo brano. Il passo più difficile sarà quello di andare oltre il primo insperato tormentone e costruire la propria carriera musicale. Il 12 novembre è uscito il video ufficiale del singolo e davvero i presupposti, considerati gli appena ventidue anni d'età, sembrano esserci tutti.

iLoveMemphis è su Facebook e su Twitter.

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Piero Merola

Piero Merola

Laureato in Relazioni Internazionali, lavoro come consulente di comunicazione, pubbliche relazioni e nuovi media. All'interesse per la storia e la politica americana, ho sempre unito quello per la musica. Dopo uno stage in Ambasciata Italiana a Washington, ho seguito per America 24 le presidenziali del 2012, e oggi scrivo per Rivista - Il Mulino. Editor del magazine online Kalporz, dal 2006 scrivo recensioni, interviste e report da ogni dove. Collaboro come ufficio stampa e copywriter con etichette, agenzie di booking, eventi e festival. In passato ho lavorato per festival estivi come Beaches Brew e Ortigia Sound System, oggi per la comunicazione del Diagonal Loft Club e di Deposito Zero Studios dove sono responsabile della direzione artistica del video format Live Zero. In questa rubrica vi presento nomi emergenti della scena americana, alcuni dei quali, intanto, sono diventati grandi.

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