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January 17, 2015
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Rae Sremmurd, due ex homeless dal Mississippi

Piero MerolabyPiero Merola
Time: 4 mins read

Hanno appena vent’anni, ma hanno con sé già tantissime storie da raccontare. Il loro disco d’esordio è uscito in uno dei periodi discografici più difficili dell’anno, a inizio gennaio: mentre tutti erano ancora impegnati a stilare le classifiche dell’anno appena trascorso, provando a completare un bilancio del 2014 e previsioni sul prossimo, è stato distribuito Sremm Life.

Il disco uscito il 6 gennaio per la Ear Drummers, etichetta southern hip hop di Atlanta fondata dal giovane producer Mike Will Made It (vedi tra i credits di Kanye West, Miley Cyrus, 2 Chainz, Lil Wayne), con distribuzione Interscope. Il disco è stato anticipato da un singolo divenuto subito un tormentone, No Flex Zone, che ha contribuito ad accrescere la popolarità di un nome fino a prima relegato alla scena underground dell’hip hop americano.

I Rae Sremmurd, acronico cacofonico che non è altro che il nome della loro etichetta scritto al contrario, sono un duo formato dai fratelli Khalif Brown, classe 1995 e Aaquil che ha compiuto vent’anni lo scorso 29 dicembre. Più noti come Swae Lee e Slim Jimmy, due soprannomi più efficaci di quello del loro progetto, sono nati e cresciuti nel Deep South, dalle parti di Mississippi, in quella Tupelo, nota al mondo per aver dato i natali a Elvis Presley.

Patiti dell’hip hop fin da bambini, si narra che abbiano iniziato a produrre musica al computer già ai tempi delle scuole elementari. Inizialmente il loro target di riferimento è quello dei party scolastici dove subito mettono in luce un’innata propensione all’intrattenimento. Col passare degli anni, i due diventeranno sempre più noti tra i club della città dove mettono in piedi alcuni dei party più esplosivi dei dancefloor disco e hip hop. Buttano letteralmente via tutto quello che riescono a guadagnare in droghe e party, e per un breve periodo vivono da homeless scroccando letti e divani agli amici del giro che si costruiscono a Tupelo. 

La svolta, come spesso accade arriva per caso. Nel 2012 iniziano a esibirsi come trio dal nome "Dem Outta State Boyz" che riesce a guadagnare molte visite ed estimatori su Youtube. Un cugino di P-Nasty, uno dei producer della Ear Drummers, anche lui di Tupelo, si accorge di loro e fa girare voce sul talento e delle performance sul palco dei due fratelli Brown.

Swae Lee e Slim Jimmy decidono di trasferirsi ad Atlanta, centro molto più attivo per il loro genere, dove entrano subito nelle grazie di Mile Will Made It e soci.  Vengono subito accostati a un altro fenomeno giovanissimo di Atlanta, i Kris Kross, esplosi all’età di dodici-tredici anni all’inizio degli anni Novanta, non solo per l’età, ma anche per quel timbro adolescenziale e irriverente che fa da marchio di fabbrica. 

I primi due brani registrati nel 2013 ad Atlanta, I Dip e We, hanno ottimi riscontri tra gli addetti ai lavori, ma il successo vero e proprio arriva nel 2014. L’ipnotica No Flex Zone esce a maggio, arriva subito nelle classifiche americane e il singolo contenente remix con featuring di Nicki Minaj e Pusha T non può che accrescerne l’hype.

A settembre arriva un’altra bomba a orologeria, il secondo singolo No Type, ultima anticipazione prima dell’ultimo singolo di lancio, rilasciato a dicembre, Throw Sum Mo che, grazie ai feat di Young Thug e soprattutto, sempre lei, Nicki Minaj, fa del disco annunciato per l’inizio del 2015 uno degli album più attesi dell’anno.

SremmLife fa impazzire la critica e ospita un altro nome clou del genere, Big Sean. In undici tracce e quarantacinque minuti, i due fratelli Brown sputano fuori il meglio delle loro storie, con la voce di Swae, acuta e giovanile, bilanciata alla perfezione dal timbro più cupo e caldo di Slim Jimmy e le basi messe su da Mike Will che rendono il lavoro pericolosamente da classifica. Con cinquantamile copie vendute nella prima settimana, scala subito la classifica di Billboard. 

I tempi del barbonaggio in quel di Tupelo sembrano veramente appartenenti a un’altra epoca. I Rae Sremmurd sono su Twitter e Facebook. 

 

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Piero Merola

Piero Merola

Laureato in Relazioni Internazionali, lavoro come consulente di comunicazione, pubbliche relazioni e nuovi media. All'interesse per la storia e la politica americana, ho sempre unito quello per la musica. Dopo uno stage in Ambasciata Italiana a Washington, ho seguito per America 24 le presidenziali del 2012, e oggi scrivo per Rivista - Il Mulino. Editor del magazine online Kalporz, dal 2006 scrivo recensioni, interviste e report da ogni dove. Collaboro come ufficio stampa e copywriter con etichette, agenzie di booking, eventi e festival. In passato ho lavorato per festival estivi come Beaches Brew e Ortigia Sound System, oggi per la comunicazione del Diagonal Loft Club e di Deposito Zero Studios dove sono responsabile della direzione artistica del video format Live Zero. In questa rubrica vi presento nomi emergenti della scena americana, alcuni dei quali, intanto, sono diventati grandi.

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