Erano affollatissimi gli spazi di Eataly del Flatiron district, domenica sera. L’appuntamento era per le 10 di sera ma già da poco dopo le 9.00 la gente si è messa in fila davanti al negozio in attesa che si spalancassero le porte del gusto e della cultura italiana.
L’evento era di quelli da non perdere: cibo e musica per celebrare la bellezza italiana – o Eataliana, come recitava il titolo della serata. Ed aveva anche una giusta causa: i proventi della serata, sponsorizzata da Barilla, Lavazza, Maserati ed Eni, andranno infatti a The Global Fund, associazione che lotta contro HIV, tubercolosi e malaria.
A fornire la colonna sonora, i musicisti del Teatro Regio di Torino che, per la loro prima tournee americana che li ha visti suonare anche a Chicago, Toronto, Ann Arbor e alla Carnegie Hall di New York, hanno portato nella Grande Mela i capolavori di Rossini, sotto la direzione del Maestro Gianandrea Noseda. In scaletta La gazza ladra, La Cenerentola, Il barbiere di Siviglia e Guglielmo Tell.

Gianandrea Noseda, direttore dell’orchestra del Teatro Regio di Torino
Proprio il Guglielmo Tell è stato protagonista del concerto alla Carnegie Hall che, secondo i racconti dei presenti, sarebbe stato un gran successo. “Ho sentito che avete tirato giù la sala” ha detto Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, nell’introdurre l’orchestra al pubblico, domenica sera. Farinetti ha poi spiegato il perché di una serata che, dopo l’evento dello scorso anno con Renzo Arbore, vuole essere un appuntamento autunnale fisso nel calendario di Eataly. “In Italia ci siamo ridotti a vedere solo le cose brutte – ha detto al pubblico Farinetti – e allora all’estero vogliamo vedere le cose belle. Per questo abbiamo riunito in questa serata alcune delle bellezze italiane: il cibo, la musica e abbiamo qui con noi anche il regista candidato all’Oscar, Paolo Virzì e perfino Miss Italia, un’altra bellezza italiana”.
Eataly si assume così l’onere di fare da ambasciatore dell’Italia all’estero. “Dobbiamo allearci – ha poi spiegato Farinetti a La VOCE – dobbiamo mettere insieme tutte le ricchezze che abbiamo per mostrare al mondo l’Italia delle mille bellezze. Eataly non vuole essere solo un negozio di cibo, ma vuole promuovere l’Italia in tutti i suoi aspetti. Il cibo è cultura ed è la nostra storia e vogliamo usarlo per far conoscere il nostro paese all’estero”.
La città di Torino è in prima fila nel trasformare questa filosofia in iniziative concrete. La visita newyorchese dell’orchestra del Regio si inserisce infatti in un programma culturale che il Comune di Torino sta portando avanti per promuovere le proprie ricchezze artistiche tra gli americani. “Torino ha deciso di puntare sulla cultura e sul turismo culturale – ha spiegato a La VOCE il sindaco Piero Fassino, presente all’evento da Eataly – E il successo che hanno avuto in questi giorni i musicisti del Teatro Regio, che è un’eccellenza italiana a livello mondiale e che abbiamo voluto presentare al pubblico americano che ancora non la conosceva, conferma che questa scelte vanno nella giusta direzione”.

Piero Fassino e l’ambasciatore Sebastiano Cardi durante l’evento all’ONU
Il programma di scambio e collaborazione tra Torino e New York punta ad aumentare i numeri del turismo americano nella città sabauda (e secondo quanto ci ha detto Fassino, sarebbe già in crescita) ma anche a portare a Torino alcune delle ricchezze a stelle e strisce. La mostra dedicata al pittore americano Roy Lichtenstein, in corso alla GAM di Torino fino al 25 gennaio, nasce dalla collaborazione con cinque musei americani ed è la prima di una serie di iniziative di cooperazione tra i sistemi museali torinese e newyorchese. “L’Italia è il sogno nel cassetto di tante persone nel mondo – ha proseguito Fassino – e la relazione tra gli Stati Uniti e l’Italia è naturale e spontanea, data la grande presenza di persone di origini italiane in questo paese. Noi puntiamo a rafforzare e allargare quella relazione. Da questo punto di vista l’Expo sarà un’occasione unica, in particolare per Torino che è la città più vicina a Milano. Nel periodo dell’Expo abbiamo in programma tante attività: da una grande mostra su Modigliani e l’Impressionismo fino agli eventi religiosi e l’ostensione della Sacra sindone da aprile a giugno. Infine avremo Torino Capitale europea dello sport e una serie di congressi e altri avvenimenti”.
E se il biglietto da visita è quello dell’orchestra del Teatro Regio, Torino si presenta decisamente bene. “Il Regio di Torino è uno dei più celebri teatri d’opera del mondo, e un simbolo indiscusso dell’eccellenza italiana” ha detto l’ambasciatore italiano all’ONU, Sebastiano Cardi nel presentare l’orchestra che lunedì sera si è esibita anche al Palazzo di Vetro dell’ONU, per celebrare la conclusione del semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea e il 60° anniversario dell’ingresso dell’Italia nelle Nazioni Unite.