President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara
English Editor: Grace Russo Bullaro 

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Musica
May 28, 2014
in
Musica
May 28, 2014
0

Armonie cantautorali a Brooklyn, torna Sharon Van Etten

Piero MerolabyPiero Merola
Time: 3 mins read

Trentatré anni, quattro album all’attivo in cinque anni, Sharon Van Etten torna in questi giorni con Are We There, uscito il 27 maggio per la Jagjaguwar storica etichetta indie di Bloomington Indiana. In questi giorni è in tour in Europa, farà inevitabilmente tappa al prestigioso Primavera Sound Festival, il festival indie più importante d’Europa per poi passare dall’Italia ad agosto, anche se a oggi nessuna data è stata ancora confermata da fonti ufficiali.

Al secondo disco per Jagjaguwar, dopo il celebratissimo Tramp del 2012, Sharon si consolida come una delle cantautrici più talentuose della scena di Brooklyn. Nata nel 1981 nello “stato giardino”, a Clinton (New Jersey) non è una figlia d’arte come molti altri suoi colleghi. La madre è un’insegnante di storia, il padre un programmatore informatico. Con quattro fratelli, grazie alla collezione di vinili molto ricca dei genitori e dei fratelli maggiori, si avvicina alla musica. Le sue doti canore promettono bene, anche se inizialmente le uniche chance di farsi notare nella periferia assonnata di Nutley, sono all’interno dei cori della chiesa. Sua madre la porta a messa tutte le domeniche, ma non è una ragazza religiosa, è attratta semmai dalle emozioni che riesce a offrire il gusto soul dei gospel. ​

Sharon non è solo una cantante, ma studia violino, clarinetto e, non contenta, si mette alla prova anche al pianoforte. Il ritorno a Clinton della famiglia quando Sharon è una studente delle superiori  la porta a diventare uno dei talenti più fulgidi del coro della scuola. A differenza dei suoi compagni, non è in fissa con le hit pop dei primi anni Novanta, si appassiona alla musica classica e migliora sia vocalmente che a livello compositivo proprio grazie a studi classici di armonia. Il salto nel mondo musicale alternative  insomma è ancora lontano. Prima di arrivare a Brooklyn c’è una breve parentesi alla Middle Tennessee State University, ma Sharon, dopo un anno in cui si divide tra studi, lavoro in un negozio di dischi di Murfreesboro e la scrittura di brani, abbandona gli studi, lascia anche il suo ragazzo che la criticava accusandola di scrivere “musica terribile” e torna in New Jersey. Da commessa in un negozio di alcolici mette dei soldi da parte e capisce che è arrivato il momento di sbarcare a Brooklyn che all’epoca, nel 2005, era all’apice della sua esplosione musicale con gruppi del calibro di Liars, Animal Collective, Grizzly Bear e Tv On The Radio. 

La svolta nella carriera dell’allora ventiquattrenne Van Etten passa proprio da un incontro con Kyp Malone dei Tv On The Radio, fratello di un suo amico del liceo. Malone  crede molto nelle potenzialità di Sharon e la invita a mettere su una raccolta con tutti i migliori brani da lei scritti. Il provino funziona e così entra subito nelle grazie dei Tv On The Radio. Dopo vari live in giro per Brooklyn nel 2009 arriva finalmente l’esordio, Because I Was In Love, compendio di ballad soffuse e minimali in cui le armonie vocali di Sharon emergono tra cembali e organi. Un anno dopo, sulla stessa linea dell’esordio, Epic un ulteriore passo avanti nella maturazione di anomala songwriter classica nell’epicentro della scena indie americana. Nel 2011 suona di spalla a The National, St. Vincent, The Antlers, Neko Case. Il passaggio sotto Jagjaguwar segna nel 2012 la definitiva consacrazione. Trump non solo è il compimento di un percorso artistico fuori dai trend e maturo, ma ha dalla sua parte ospiti di lusso per la scena come Aaron Dessner (anche produttore) e Bryce Dessner dei National, Zach Condon dei Beirut e Jenn Wassner dei Wye Oak. È anche un successo di vendite, tanto da debuttare al 75° posto nella classifica di Billboard. 

La sua voce magnetica e potente incanta un mostro sacro del calibro di Nick Cave che la sceglie come spalla nel suo tour americano. Poi arriva subito il quarto capitolo della sua storia che risente dell’esperienza al fianco del leggendario songwriter australiano. La Van Etten inserisce nelle sue composizioni momenti più decandenti, post-romantici. Sempre e comunque nel segno delle armonie.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Piero Merola

Piero Merola

Laureato in Relazioni Internazionali, lavoro come consulente di comunicazione, pubbliche relazioni e nuovi media. All'interesse per la storia e la politica americana, ho sempre unito quello per la musica. Dopo uno stage in Ambasciata Italiana a Washington, ho seguito per America 24 le presidenziali del 2012, e oggi scrivo per Rivista - Il Mulino. Editor del magazine online Kalporz, dal 2006 scrivo recensioni, interviste e report da ogni dove. Collaboro come ufficio stampa e copywriter con etichette, agenzie di booking, eventi e festival. In passato ho lavorato per festival estivi come Beaches Brew e Ortigia Sound System, oggi per la comunicazione del Diagonal Loft Club e di Deposito Zero Studios dove sono responsabile della direzione artistica del video format Live Zero. In questa rubrica vi presento nomi emergenti della scena americana, alcuni dei quali, intanto, sono diventati grandi.

DELLO STESSO AUTORE

Quinn, una diciassettenne in fuga dall’hyperpop

Quinn, una diciassettenne in fuga dall’hyperpop

byPiero Merola
Yaya Bey: la nuova musa R&B di New York

Yaya Bey: la nuova musa R&B di New York

byPiero Merola

A PROPOSITO DI...

Tags: Brooklynmusicamusica americanamusica indieSharon Van Etten
Previous Post

La rivoluzione a colpi di zappa. Intervista con Emanuele Feltri l’agricoltore minacciato dalla mafia

Next Post

Delitti d’onore: l’Onu avverte il Pakistan, deve fermare la violenza contro le donne

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Redveil, il giovanissimo “conscious” rapper della DMV

Redveil, il giovanissimo “conscious” rapper della DMV

byPiero Merola
Tradizione black e sorprese, Jon Batiste e Silk Sonic trionfano ai Grammys 2022

Tradizione black e sorprese, Jon Batiste e Silk Sonic trionfano ai Grammys 2022

byPiero Merola

Latest News

Usa: inflazione rallenta, prezzi al consumo +8,5% a luglio

Usa: inflazione rallenta, prezzi al consumo +8,5% a luglio

byAnsa
Vincenzo Odoguardi: il nuovo volto del MAIE per il Senato in Nord America

Vincenzo Odoguardi: il nuovo volto del MAIE per il Senato in Nord America

byVincenzo Odoguardi

New York

Trump interrogato oggi a New York: l’inchiesta per frode fiscale verso la fine

Trump interrogato oggi a New York: l’inchiesta per frode fiscale verso la fine

byAlessandro D'Ercole
New York non è una città per bagni pubblici

New York non è una città per bagni pubblici

byRosa Coppola

Italiany

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

byManuela Caracciolo
“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

byNicola Corradi
Next Post
28 maggio 2014: il presidente Barack Obama arriva all'accademia militare di West Point per pronunciare il discorso ai cadetti (Official White House Photo by Pete Souza)

Barack Obama fa la cosa giusta ma l'informazione resti vigile

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In