Tanti lo criticano, qualcuno lo snobba, tutti lo guardano. Che ci piaccia o no, il Festival di Sanremo è lo spettacolo italiano per eccellenza, uno specchio sul momento storico che filtra tra le canzoni, un fascino che si propaga oltre confine. A dirlo sono anche i numeri di chi ha scelto, proprio come noi, di seguire il Festival arrivando proprio nella città ligure. I media stranieri accreditati a questa 64ª edizione sono 42, con 74 inviati. Tante le radio che arrivano da Croazia, Romania, Russia, Svizzera, Austria, Bulgaria, Finlandia, Francia, Germania, Slovenia, Lussemburgo, Tunisia, Gran Bretagna e Polonia. Presente anche il Canada, mentre spetta alla nostra redazione rappresentare gli Stati Uniti assieme all’Idea magazine.
Ma che cosa rappresenta il Festival per gli italiani all'estero? Come viene visto invece all'estero da chi italiano non è? L’abbiamo chiesto ad un esperto del Festival, Edmondo Anselmi, autore nel 2009 dell’almanacco illustrato del Festival di Sanremo che ha raccolto 50 anni di aneddoti e curiosità.

Eddy Anselmi, autore di Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della Canzone Italiana
“Gli italiani all'estero sono di due tipi – ci spiega – ci sono le famiglie italiane ormai giunte alla seconda o alla terza generazione: spesso sono affezionate all'Italia che hanno lasciato, e preferiscono o preferirebbero i divi del passato come gli Al Bano, i Toto Cutugno, i Ricchi e Poveri. Poi ci sono gli 'expats', spesso all'estero per scelta personale o per motivi professionali. Anche per loro Sanremo è una finestra, cercano i cambiamenti e i progressi di un paese il cui ricordo è più fresco. Una volta era difficile anche solo seguire le notizie dl'Italia, abitando all'estero: oggi Internet rende tutto più facile, ma Sanremo è ancora una volta unico nell'essere una vera e propria festa nazionale anche per chi è partito recentemente (e magari quando era in Italia guardava il Festival solo di sfuggita)”.
Tra i non italiani invece si è diffuso un nuovo interesse per Sanremo da quando l'Italia è rientrata nell'Eurovision Song Contest. “Nel 2011, 2012 e 2013 il nostro rappresentante in Europa fu scelto tra i rappresentanti a Sanremo e l'attenzione dall'estero tornò a livelli mai visti in tempi recenti (la rete è uno straordinario termometro in tempo reale). Quest'anno il legame tra Eurovision e Sanremo viene meno: l'Italia infatti ha già annunciato Emma come prossima "azzurra" della canzone. In genere gli stranieri apprezzano le nostre canzoni e invidiano la nostra orchestra, ma si perdono nell'italianità un po' autoreferenziale dello spettacolo parlato”.