Un’ora e mezza di concerto per celebrare l’Anno della cultura italiana negli Stati Uniti. Oltre dodici minuti di applausi. La gremitissima sala del Music Center at Strathmore di Bethesda ha tributato un’accoglienza entusiasta ai giovani dell’Accademia Teatro alla Scala, per la prima volta negli USA grazie alla Fondazione Bracco e in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington.
Guidati da Daniele Rustioni, l’orchestra e i solisti Ludmilla Bauerfeldt, soprano, e Jaeyoon Jung, tenore, hanno condotto il pubblico in un viaggio lungo il repertorio lirico italiano attraverso ouverture e arie delle più note opere di Rossini, Donizetti, Verdi e Puccini, con un’incursione nella musica di Nino Rota con le indimenticabili note de La strada di Fellini.
“Si è trattato di un concerto straordinario che ha permesso di valorizzare i giovani talenti dell’Accademia del Teatro alla Scala”, ha detto l’Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti Claudio Bisogniero. “La musica ha avuto un ruolo di primo piano nell’Anno della Cultura Italiana negli Usa e siamo davvero lieti che La Scala, una delle istituzioni culturali piu’ prestigiose e conosciute al mondo, abbia partecipato all’iniziativa e contribuito al suo successo”.
Dopo aver ascoltato pagine ormai entrate nella memoria popolare, l’entusiasmo è salito alle stelle per l’ultimo bis con cui si è concluso il concerto: e non poteva che essere un brindisi, quello più celebre, il Libiamo né lieti calici de La Traviata, lo stesso che nel medesimo giorno al Teatro alla Scala ha entusiasmato il pubblico degli under 30 nel tradizionale appuntamento con cui si apre la stagione, un'anteprima riservata ai giovani al di sotto dei 30 anni, prima dell'inaugurazione del 7 dicembre.
"Ed è bello pensare che il Teatro milanese sia stato presente per i giovani nello stesso momento da un capo all’altro del mondo, aprendo in Italia la nuova stagione con La Traviata nella serata a loro esclusivamente dedicata ed esportando i propri talenti negli Stati Uniti". Cosi ha sottolineato Maria Cristina Cedrini della Fondazione Bracco. La prima tournée americana dell’Accademia del Teatro alla Scala è stata promossa e realizzata grazie al sostegno di Fondazione Bracco, che da due anni è Main Partner dell’istituzione scaligera: una collaborazione in linea con la mission della Fondazione tesa a promuovere e diffondere la cultura italiana all'estero, nonché espressioni della cultura, della scienza e dell’arte quali mezzi per migliorare la qualità della vita e la coesione sociale. E’ in questo modo che la Fondazione Bracco intende incoraggiare la crescita culturale delle nuove generazioni e stimolare le opportunità per lo sviluppo dei giovani talenti.