Giulio Capiozzo, Yan Patrick Erard Djivas, Patrizio Fariselli, Giampaolo Tofani e il greco Demetrio Stratos. Successivamente, Busniello lascerà il gruppo e Djivas entrerà a far parte della Premiata Forneria Marconi (Pfm) e sarà rimpiazzato da Ares Tavolazzi. Il sesto componente-ombra del gruppo è Gianni Sassi (Frankestein), fondatore della Cramps Records e ideatore dei progetti culturali più geniali di quel periodo. Già partecipe del movimento Fluxus Italiano, Sassi si occupa anche dei testi e dell’immagine della band.
L’album d’esordio Arbeit Macht Frei (dal famigerato motto dei campi di sterminio nazisti), registrato in un cascinale della bassa padana, è da molti considerato il capolavoro del progressive rock italiano degli anni 70. L’uscita di Stratos dagli Area avvenne nel 1979 a seguito della sua decisione di proseguire progetti personali. Sfortunatamente Stratos si spense il 13 giugno di quello stesso anno, stroncato da un’anemia aplastica a soli 34 anni. Nel 1993 gli Area si riunirono per un concerto in memoria di Gianni Sassi, da poco scomparso: la formazione era costituita dal trio Tavolazzi-Capiozzo-Fariselli. Tavolazzi uscì nuovamente dal gruppo, che pubblicò un ultimo disco, Chernobyl 7991, e continuò ad esibirsi fino all’agosto del 2000, quando scomparve anche Giulio Capiozzo. Considerata ormai definitivamente conclusa l’esperienza Area, Fariselli formò il Patrizio Fariselli Project.