Nel panorama della moda, dove spesso l’eccesso domina, una figura emerge per il suo stile unico e inconfondibile: Papa Francesco. Il pontefice era noto per il suo stile semplice e sobrio, che ne rifletteva la personalità e la missione pastorale. Fin dall’inizio del suo pontificato, aveva evitato abiti cerimoniali sfarzosi, preferendo una veste bianca lineare e priva di decorazioni. Scelta simboleggiante una Chiesa più vicina alla gente, che mette al centro la sostanza piuttosto che la forma. Analizziamo da vicino il suo stile.
L’Anello del Pescatore, fine e inizio del Pontificato. Viene sfilato dal dito del Papa defunto e spezzato davanti al Collegio dei cardinali. Creato per ogni nuovo Papa, di solito è d’oro e raffigura San Pietro che pesca: simboleggia la missione della Chiesa di “pescare gli uomini” per il Vangelo. Ma Papa Francesco ha modificato la tradizione. Ha voluto un anello in argento dorato con le chiavi al posto delle reti. L’oggetto, così concepito conserva il significato spirituale avvicinandosi agli umili.
Stesso esempio per la croce. Quella che Papa Francesco ha indossato ogni giorno non era d’oro né impreziosita da gemme, come tradizione vuole. Il crocifisso, era, invece, un oggetto d’argento che portava con sé una storia profonda. Innanzitutto è la stessa croce che il defunto Papa Francesco indossava quando era arcivescovo di Buenos Aires. Una croce che rappresentava il Buon Pastore con la pecorella smarrita sulle spalle, un simbolo di amore e cura per il gregge, riflesso del suo approccio pastorale.
Medesimo segno delle sue scarpe nere. In una scelta che rompe con la tradizione delle scarper rosse papali, Francesco aveva scelto quelle nere, modeste e pratiche: un leader che cammina accanto al suo popolo, letteralmente e simbolicamente.
Tuttavia, il segno più visibile del Pontificato di Papa Francesco è la sua veste bianca. È stato un esempio di come la moda possa comunicare un messaggio potente senza il superfluo. La mitra (la veste) e la casula (il copricapo) da lui indossate hanno combinato tradizione e una modernità austera attraverso materiali semplici, rispettando le regole liturgiche senza eccesso di decori.
Stesso esempio per il mantello. Quello del Papa, noto come mozzetta, è in velluto e può essere bordato di ermellino, soprattutto nelle versioni invernali. Tuttavia, Papa Francesco aveva scelto di non indossarlo, preferendo una versione più sobria in tessuto rosso o bianco, a seconda del periodo liturgico.
Stile che Papa Francesco ha richiesto anche per la sua tumulazione: è stato vestito con una mitra rossa, simbolo del martirio e della Passione di Cristo, e una casula bianca, realizzata in lamina di seta e bordata con sobria passamaneria dorata. Inoltre i suddetti paramenti erano già stati usati e non sono stati confezionati appositamente per l’occasione.
Il rosario. Tra le mani del Papa un rosario dai grani neri, segno della sua profonda devozione mariana. Altri Pontefici hanno avuto simboli aggiuntivi, come il libro dei Vangeli o croci più elaborate. Anche la bara, in legno semplice e priva di decorazioni, riflette la sobrietà che ha caratterizzato il suo pontificato.
Un tocco personale: il rasoio nella borsetta. Nei suoi 47 viaggi apostolici intorno al mondo e nelle 40 visite pastorali in giro per l’Italia, Papa Francesco ha sempre portato (da solo) una borsetta nera, non firmata. Quando un giornalista gli chiese cosa contenesse, il Pontefice rispose con il suo consueto spirito schietto: “Non c’è la chiave della bomba atomica!” Poi, con semplicità, spiegò l’essenzialità del contenuto: il breviario per le preghiere, l’agenda, un libro per i momenti di lettura e un rasoio elettrico, “un accessorio indispensabile”. Tanto che, si racconta, Papa Francesco si radeva fino a tre volte al giorno. Piccoli gesti ma grande attenzione e rispetto per i visitatori che accoglieva e la gente che incontrava.
E come dimenticare l’episodio in cui il Pontefice si è recato personalmente in un negozio di ottica a Roma per cambiare le lenti dei suoi occhiali? In quell’occasione chiese di mantenere la montatura originale, dimostrando ancora una volta che il vero lusso risiede nell’autenticità.
In un mondo dove la moda è spesso usata per differenziarsi, il Pontefice la utilizzava per avvicinarsi. Forse il mondo dello stile e del bello dovrebbe anche volgere lo sguardo verso l’essenza: c’è molto da imparare da un uomo vestito di bianco, con scarpe nere e una croce d’argento al collo.