Habemus direttore creativo. Dopo sei mesi, e infinite settimane di speculazioni, la sedia vacante a capo delle sfilate di Chanel è stata occupata: Matthieu Blazy è stato nominato nuovo responsabile di tutte le collezioni della maison francese, dalla Haute Couture agli accessori, per un totale di dieci, debuttando il prossimo ottobre a Parigi. Al suo posto da Bottega Veneta è stata incoronata Louise Trotter, che comincerà a lavorare per il brand italiano da fine gennaio.
Chanel ha bisogno di una rinfrescata. Dopo la direzione e la morte di Karl Lagerfeld nel 2019, il marchio si è indebolito sotto Virginie Viard, il braccio destro del Kaiser, pur mantenendo un fatturato di quasi 20 miliardi di dollari nel 2023. “Abbiamo molta fiducia nelle capacità di Matthieu – ha dichiarato il presidente di Chanel per la moda, Bruno Pavlovsky – di portare modernità e un approccio diverso a Chanel. Matthieu ha rispetto per l’eredità ma anche un design molto specifico per il prêt-à-porter, per le silhouette, per le borse, e ci piace molto. Vogliamo che spinga, che metta alla prova, che vada dove ritiene giusto. Non vogliamo dare la sensazione che il marchio sia bloccato”.
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Blazy ha un curriculum più che promettente. La sua carriera è iniziata con Raf Simons nel 2007, poi è diventato capo stilista di Maison Margiela, quindi ha lavorato sotto la guida di Phoebe Philo a Céline e infine è diventato direttore creativo di Bottega Veneta nel 2020, dopo essersi riunito per un periodo a Raf Simons da Calvin Klein.
Il passaggio del testimone a Louise Trotter dentro Bottega Veneta sembra non aver scosso gli animi, con Blazy che ha salutato il team con un mazzo di fiori all’uncinetto.
Il 2024, che non è ancora finito, è stato un anno di terremotato per le case di moda. Sette altri brand hanno cambiato i direttori creativi: da Céline Michael Rider andrà a sostituire Hedi Slimane dal 2025; Givenchy ha nominato dopo Sarah Burton dopo che Matthew Williams si era ritirato a inizio gennaio; da giugno Lanvin ha al timone Peter Copping; dopo quattro anni sotto Jessica Lomax, Calvin Klein ha scelto Veronica Leoni; Tom Ford, Alberta Ferretti e Dries Van Noten hanno lasciato la direzione creativa dei loro brand omonimi rispettivamente a Haider Ackermann, Lorenzo Serafini (già capo stilista per Phiosophy) e Julian Klausner.