È morto lo stilista francese Claude Montana, tra i protagonisti della moda degli anni Ottanta. Sembra che lo stilista sia morto venerdì scorso, all’età di 75 anni, nell’Ospedale Bretonneau di Parigi, in completa solitudine.
Nato nella Capitale francese nel 1949, da padre catalano e madre tedesca, il vero nome di famiglia è Montamat, e dal momento che era difficile da pronunciare per tutti decise di cambiarlo.
Dopo la maturità, Claude partì per la Gran Bretagna alla scoperta della Swinging London. Aveva 17 anni. Fu Sara Olivier Echaudemaison, che all’epoca realizzava le copertine del British Vogue a introdurlo nel giro della moda londinese e poi internazionale.
Nel 1979 lanciò il suo marchio e gli anni Ottanta furono quelli del grande successo internazionale. Montana disegnava una donna potente, silhouette geometriche con ampie spalle dall’aria palesemente futurista. Sue le giacche a triangolo rovesciato con palette di colori eccentrici a conferma della supremazia della donna sull’uomo.
Claude Montana rifiutò l’offerta di Dior di diventare il direttore artistico per andare da Lanvin e sposare il progetto di rilancio della maison. Fu il creative designer dal 1990 al 1992. Nonostante il forte consenso di critica Lanvin lo licenziò per opposta corrispondenza nelle vendite.
Montana affrontò un lungo periodo di crisi in seguito al suicidio della moglie e con enormi difficoltà economiche dovette vendere il proprio brand nel 2002. Seguirono problemi di salute e noie giudiziarie in seguito all’accusa da parte di un ballerino conosciuto in discoteca di avergli trasmetto l’epatite B.
Nel 2016, in una dichiarazione, Montana disse: “Sì, la moda mi manca terribilmente. Adesso sono un veterano. Sono stato dimenticato”.