All’Assemblea Generale dell’ONU si è tenuto un incontro per marcare i due anni dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La riunione dell’Assemblea Generale è una delle due in programma oggi ad alto livello al Palazzo di Vetro per contrassegnare l’anniversario. Nel pomeriggio si riunisce il Consiglio di Sicurezza a livello ministeriale.
Tra i ministri degli esteri arrivati a New York per l’occasione ci sono il britannico David Cameron e il francese Stéphane Séjourné e anche il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Il presidente dell’Assemblea generale Dennis Francis ha aperto il dibattito esortando i paesi a sostenere il popolo ucraino “nella sua ricerca di giustizia e pace”.
“Mentre riflettiamo su due anni di angoscia e difficoltà, da questo luogo inviamo un sonoro messaggio di solidarietà e di sostegno incrollabile al popolo resiliente dell’Ucraina”, ha affermato Francis, parlando alla vigilia del solenne anniversario.
Rivolgendosi ai rappresentanti dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite riuniti nella Sala dell’Assemblea Generale a New York, Francis ha affermato che “non si può né essere ciechi di fronte alla distruzione e alla devastazione in corso, né ignorare la difficile situazione del popolo ucraino”.
“Ciò è particolarmente vero perché quest’anno coincide anche con il decimo anniversario del tentativo di annessione illegale della Crimea e di altri territori ucraini da parte della Federazione Russa nel 2014”, ha aggiunto Francis.
L’invasione su vasta scala della Russia è iniziata il 24 febbraio 2022. Da allora, oltre diecimila civili sono state uccisi, milioni sono stati sradicati dalle loro case, e scuole, ospedali e altre infrastrutture critiche sono state danneggiate. Anche decine di bambini ucraini sono stati deportati con la forza in Russia.
Today, as we reflect on the two years of anguish and hardship, let us emerge from this place with a resounding message of solidarity and unwavering support to the resilient people of #Ukraine 🇺🇦.
They have endured unimaginable suffering, with dignity, courage, and resilience –… pic.twitter.com/nEaRG3VDwW
— UN GA President (@UN_PGA) February 23, 2024
Francis ha affermato che l’impatto di questa “guerra inutile” si estende ben oltre i confini dell’Ucraina poiché anche l’ambiente è “la vittima silenziosa del conflitto”, mentre persiste il rischio reale di un incidente nucleare. “E, in ultima analisi, la guerra ha colpito tutti gli Stati membri riuniti in questa sala, sia sotto forma di aumento dei prezzi alimentari sia nel contesto dell’insicurezza energetica”. Inoltre, ha continuato, il conflitto “sta minando le fondamenta stesse della nostra Carta delle Nazioni Unite, minacciando i principi di sovranità e integrità territoriale che tutti ci siamo impegnati a tenere a cuore e a difendere”, ha affermato Francis. “Ha sconvolto il delicato equilibrio delle relazioni internazionali – in un momento in cui l’unità, la solidarietà e la cooperazione sono assolutamente cruciali per la risoluzione dei problemi multilaterali”.
Putin’s Russia has been attacking #Ukraine for two years – and by that is tearing up the UN Charta every single day. Putin has it in his hands: if he withdraws his troops, the war will end immediately. @ABaerbock in NYC 🇺🇳 1/2 pic.twitter.com/EAIfdOffGm
— GermanForeignOffice (@GermanyDiplo) February 23, 2024
Francis ha osservato che mentre i 15 membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sono rimasti paralizzati dalla divisione sul conflitto, l’Assemblea Generale ha condannato l’aggressione della Russia e ha chiesto il ritiro immediato, completo e incondizionato delle sue forze dal territorio ucraino. “Al di là delle condanne, noi, le Nazioni Unite, dobbiamo lavorare attivamente per una pace globale, giusta e sostenibile in linea con la Carta di questa organizzazione”, ha affermato il presidente di UNGA78. Il Presidente dell’Assemblea ha chiesto di raddoppiare gli sforzi “per porre fine alle guerre e inaugurare un futuro di speranza, promessa e prosperità per il popolo in Ucraina e Russia, allo stesso modo – e in effetti altrove, senza eccezioni”.
All’Assemblea è intervenuto anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che ha attaccato la Russia che “ignora la voce del mondo”. Nel secondo anniversario dell’invasione del suo Paese da parte delle forze armate del Cremlino, Kuleba ha accusato Mosca di “aver ignorato la volontà della comunità internazionale continuando nella sua aggressione e gettando sempre più uomini nelle fiamme della guerra”.
Il ministro degli Esteri del Regno Unito David Cameron, ha detto che “se non fermiamo Putin ora, tornerà a prendersi di più”. “La lezione della storia è chiara”, ha aggiunto il capo del Foreign Office ed ex premier britannico: “Quel che è cominciato in Ucraina potrebbe non fermarsi lì. Putin potrebbe facilmente applicare il suo distorto senso della storia altrove, a partire dalla Moldavia e dagli Stati baltici”.
I discorsi si sono prolungati per tutta la giornata di venerdì dando precedenza a quei paesi rappresentati dai ministri. Per la lista lunghissima di iscritti, i discorsi continueranno anche lunedì, quando parlerà anche l’Italia rappresentata dal suo ambasciatore Maurizio Massari.