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Primo maggio: anche negli USA la festa riscattava i lavoratori, ma poi fu cancellata

May Day si celebrava anche in America, ma dopo i disordini a Chicago, le autorità federali spostarono la data: una lezione per gli studenti

Filomena Fuduli SorrentinobyFilomena Fuduli Sorrentino
Primo maggio: anche negli USA la festa riscattava i lavoratori, ma poi fu cancellata

Primo maggio, 1913, a New York: la data della festa dei lavoratori negli USA è stata già cambiata, ma i lavoratori emigrati, soprattutto italiani ed ebrei si riuniscono comunque per celebrarla a Union Square (Foto da Flickr: Library of Congress, Prints and Photographs Division, hdl.loc.gov/loc.pnp/pp.print)

Time: 12 mins read

“Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire” fu la parola d’ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa in tutto il mondo dal movimento sindacale organizzato a partire dalla fine del XIX secolo.

Il lavoro è dignità per ogni essere umano, e ognuno di noi ha il diritto di lavorare senza che la propria dignità sia calpestata. La festa dei lavoratori fu una conquista lunga e difficile, attraverso sofferenze, lotte, e perdite di vite umane. Per questo motivo insegnare agli studenti di italiano la festa del Primo Maggio può essere una lezione molto utile perché il tema affronta i diritti umani. Il lavoro è tutelato a livello internazionale dalle carte, e in Italia è sancito anche dalla Costituzione, che sottolinea l’importanza attribuita al lavoro nell’ambito dello stato sociale come mezzo di sussistenza, come strumento necessario per affermare le proprie capacità e per sopperire ai bisogni materiali. L’articolo 1 della  Costituzione italiana afferma: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.(art 1). Poi continua dell’articolo 4:“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.

Nonostante questa è la festa internazionale dei lavoratori molti studenti non la conoscono per il fatto che negli USA viene celebratala il primo lunedì di settembre con il Labor Day. Per molti americani, in particolare bambini e i giovani adulti, il Labor Day rappresenta la fine dell’estate e l’inizio della stagione del ritorno a scuola. Vedere gli studenti americani confusi in classe su questa festa è normale ed è importante insegnar loro che in passato anche negli Stati Uniti si celebrava il primo maggio e si chiamava May Day. Negli USA dal settembre nel 1894 la festa dei lavoratori fu spostata dal primo maggio al primo lunedì di settembre in seguito alla violenta manifestazione di Haymarket, nella città  di Chicago. Allora era presidente Grover Cleveland, ed egli ha spostato la festa dei lavoratori al primo lunedì di settembre per evitare che gli avvenimenti di Chicago diventassero simbolo di violenza nel resto del Paese. Perciò, nel 1894 il primo lunedì di settembre divenne una festa federale in 30 Stati degli USA.

Un’ immagine dei disordini durante la manifestazione del primo maggio 1886 a Chicago

Il Primo Maggio può essere un’occasione per riflettere e per fermarsi su temi che hanno profondità storica sui diritti umani, e su quei elementi di attualità come il rispetto e la dignità dei lavoratori. Il tema del lavoro minorile e dei diritti dei lavoratori è molto emotivo per tutti, adulti e ragazzi di tutte le età, e in una classe con studenti di culture diverse questo tema deve essere integrato nella lezione di lingua e cultura. Importante prendere in considerazione sia l’età e sia il livello degli studenti, e usare fonti diverse per motivare ognuno di loro alla lettura e all’ascolto. Quando in classe si parla del lavoro si apre una porta (o una finestra) nel futuro di ogni studente. Su questo tema si possono creare lezione per un’intera settimana (5 lezioni). Per introdurre il tema consiglio visitare il sito della RAI Storia, dove si può leggere, guardare, e ascoltare un ricco articolo con video e notizie sulla storia della festa dei lavoratori dal titolo: Da Chicago a Roma: storia per immagini del 1 maggio. Siccome il Primo Maggio negli Stati Uniti rappresenta un giorno normalissimo, in classe bisogna considerare che molti americani credono che la festa sia legata al movimento comunista e non sanno che invece è legata alla manifestazione di cittadini americani della città di Chicago. Fu il sacrificio dei Martiri di Chicago, ad attirare l’attenzione degli operai costretti a lavorare 12 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, in condizioni disumane. Però bisogna nelle scuole pubbliche stare attenti a non fare di questo tema una lezione politica, bensì una lezione sui diritti umani, dei lavoratori, e in particolare sui diritti dei bambini. Anche perché in diversi paesi del mondo molti bambini, ancora oggi, sono costretti a lavorare e sono privati dall’ andare a scuola, proprio come avveniva negli USA e in Italia nel XIX secolo.

Per motivare gli studenti consiglio di incominciare la lezione con alcune domande tipo: Chi di voi conosce la storia di questo giorno dedicato ai diritti dei lavoratori? Perché viene celebrato in tutto il mondo?

Spesso gli studenti sanno poco o niente su questa festa, non sanno che ebbe le sue origini negli Stati Uniti alla fine del 1800, proprio all’apice della rivoluzione industriale statunitense. Quindi fare domande agli studenti sulla  festa o sui diritti dei lavoratori può essere utile per stimolare la loro curiosità e aprire una stimolante conversazione in classe. Molto importante che l’insegnante informi gli studenti sui fatti storici con l’aiuto di fonti ( video soprattutto sono delle ottime documentazioni). Bisogna insegnare agli studenti che negli Stati Uniti fino alla fine del 1800 un americano medio lavorava un minimo di 12 ore al giorno per sette giorni la settimana e senza benefici. E, nonostante le restrizioni in alcuni stati, i bambini invece di andare a scuola alla giovane età di 5 o 6 anni dovevano lavoravate nei mulini, nelle fabbriche, e nelle miniere per aiutare la famiglia. Quindi, non andando a scuola crescevano nella miseria ed erano pagati una frazione delle retribuzioni degli adulti. Il maggior numero di questi bambini erano di famiglie immigrate. Tutte le persone, a tutte le età, in particolare gli immigrati appena arrivati negli USA, lavoravano 12 ore al giorno, e a volte anche 16, ed erano costretti a lavorare in condizioni estremamente pericolose, come in miniere senza accesso all’aria aperta, o nelle fabbriche con insufficiente accesso di aria e senza servizi igienici o pause.

Un po’ di storia sul Primo Maggio

La festa internazionale dei lavoratori del Primo Maggio nasce il 20 luglio 1889 al Congresso della II Internazionale di Parigi. Al Congresso di Parigi fu annunciato: “Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore e di mandare ad effetto le altre risoluzioni del Congresso di Parigi”. Da allora il Primo Maggio è celebrato in circa 80 paesi. Una giornata che nasce per la lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti sul lavoro, raggiungere obiettivi, e migliorare la condizione lavorativa, e difendere i diritti di tutti i lavoratori.

Lo slogan delle otto ore lavorative era nato nel 1860 in Australia. Il motto dei lavoratori australiani per abbreviare la giornata lavorativa senza tagli alla loro paga continuò nella classe operaia negli USA, che non aveva ancora il consenso dai loro datori di lavoro di lavorare 8 ore al giorno e avere benefici e servizi igienici. Gli operai americani non riuscivano nemmeno a sopravvivere. Infatti, migliaia di uomini, donne, e bambini morivano ogni anno sul posto di lavoro. In quel periodo l’aspettativa di vita era inferiore ai venticinque anni in alcuni settori industriali. Eppure, nonostante lavorassero dalle 12 alle 16 ore al giorno, e in condizioni davvero drastiche, per loro c’era poca speranza che uscissero dalla loro miseria. Lo slogan delle “otto ore” aprì la strada verso i diritti dei lavoratori, i quali ottennero un giorno per festeggiare, il Primo Maggio; un giorno in cui tutti i lavoratori di tutti i paesi potessero fermarsi, incontrarsi, lottare per i loro diritti, o affermare la propria autonomia e indipendenza.

Il Quarto Stato (1901) di Giuseppe Pellizza da Volpedo
Il Quarto Stato (1901) di Giuseppe Pellizza da Volpedo

E cosi, grazie ai sindacati, le cose incominciano a cambiare anche per gli operai. Un cambiamento si incomincio a vedere nella produzione dell’agricoltura, una delle più grandi fonti di occupazione americana. I sindacati diventarono protagonisti anche per assicurare i diritti e le ore di lavoro nella produzione agricola iniziando ad organizzare scioperi e manifestazioni contro le pessime condizioni, e per costringere i datori di lavoro a rinegoziare le ore della giornata. Fu cosi che il Primo maggio del 1867 venne introdotta nello Stato dell’Illinois una legge che introduceva, per la prima volta nella storia americana, la giornata lavorativa delle “tre otto” che gli operai avevano chiesto per anni: otto ore di lavoro, otto di svago, e otto per dormire. Ma passarono anni prima che i sindacati riuscissero ad avere abbastanza consenso e forza per dichiarare la giornata lavorativa di 8 ore, praticamente fino alla fine del 1880. In seguito, nel 1884 fu tenuta una convenzione nazionale a Chicago, la Federazione dei sindacati, che in seguito divenne la Federazione americana del lavoro, alla quale fu proclamato: “otto ore costituiscono il lavoro legale del giorno a partire dal 1° maggio 1886”.

Lavoratori in sciopero a Chicago nel 1919

La lotta dei lavoratori non finì nonostante la legge era stata introdotta dal 1867. Nell’Illinois le condizioni di lavoro non erano migliorate per gli operai durante gli ultimi 20 anni, e così, il 3 maggio del 1886 migliaia di operai scesero in piazza, Haymarket Square, a Chicago per protestare contro i ritmi e le condizioni massacranti di lavoro nelle fabbriche. La manifestazione coinvolse migliaia e migliaia di lavoratori i quali si presentarono in fronte alle fabbriche con le braccia incrociate in segno di protesta. Però, la polizia chiamata a reprimere i manifestanti sparò sugli operai e ne uccise 2, ferendone molti altri. Il giorno dopo, il 4 maggio, il raduno diventò uno scontro di sangue tra polizia e classe operaia a causa di un’esplosione proveniente dalla folla contro le forze dell’ordine. Fu il primo attentato con esplosivi nella storia degli Stati Uniti. In quell’attentato persero la vita undici persone, inclusi poliziotti, e altri centinaia di presenti rimasero feriti. Un raduno violentissimo quello di Haymarket, anche perché ci fu un processo contro gli organizzatori dello sciopero che portò alla condanna a morte di otto esponenti anarchici, e malgrado non ci fossero prove della loro partecipazione, l’undici novembre del 1887, a seguito di una montatura politico-giudiziaria, due di loro ebbero l’ergastolo: Louis Lingg fu trovato morto in cella, e George Engel, Adolph Fischer, Albert R. Parsons, e August Spies furono impiccati in carcere.

Roma: Concerto per il Primo Maggio, 2007 (Foto Wikipedia/ Alessio Damato)

Da quegli anni sono passati molti anni, e molti diritti sono stati acquisiti dai lavoratori di quasi ogni paese. Il lavoro ha raggiunto dignità in molti paesi, ma ogni anno questa festa serve a ricordarci che molte lotte sono state fatte e molte ancora dovranno essere condotte affinché vengano superati gli attuali problemi del mondo del lavoro, tra i quali spiccano la disoccupazione giovanile e lo sfruttamento dei più deboli e bisognosi.

In Italia la festa del Primo Maggio fu soppressa durante il ventennio fascista. Il regime scelse di istituire una propria Festa del Lavoro Italiano il 21 Aprile, data in coincidenza col Natale di Roma. Ma la festività fu poi ripristinata nell’immediato dopoguerra, il Primo Maggio del 1945.  Roma ogni anno accogliere la più grande manifestazione della Festa dei Lavoratori, inaugurata nel 1990 da CGIL, CISL e UIL. Si tratta di una grande festa che culmina con un concerto musicale che aderisce a quel particolare spirito che già il Senatore Ettore Ciccotti aveva evocato nel 1903 affermando: “Un giorno di riposo diventa naturalmente un giorno di festa, l’interruzione volontaria del lavoro cerca la sua corrispondenza in una festa de’ sensi; e un’accolta di gente, chiamata ad acquistare la coscienza delle proprie forze, a gioire delle prospettive dell’avvenire, naturalmente è portata a quell’esuberanza di sentimento e a quel bisogno di gioire, che è causa ed effetto al tempo stesso di una festa“. I sacrifici di tante persone non possono essere dimenticati o bisognerà lottare nuovamente per riottenere i diritti già acquisiti. Questo è il motivo per cui si celebra il Primo Maggio, e per questo è importante insegnare la storia dei lavoratori che lottarono e persero la vita per i diritti di tutti i lavoratori.

Una famosa scena del film “Tempi Moderni” con Charlie Chaplin.

Materiale sulla festa dei lavoratori per creare lezioni interessanti per studenti di italiano di tutti i livelli. Cliccare sui link per aprire le pagine: 

 Un libro: Il romanzo di Edmondo De Amicis “Primo Maggio”. Introvabile nelle librerie, “cucito” nel 1980 da materiali solo in parte pubblicati in vita (in “Lotte civili” del 1910, Treves editore) e da appunti inediti, “Primo Maggio” è l’opera più politica di Edmondo De Amicis, il principale scrittore italiano a cavallo tra fine ‘800 ed inizi ‘900; è possibile scaricarlo, qui potete scaricarlo gratis dall’Internet: “Alberto, un insegnante torinese, si unisce al socialismo spinto dalla sua profonda onestà e dalla scoperta della bestiale condizione di povertà in cui vivono milioni di proletari. Per aver manifestato le sue convinzioni, Alberto viene emarginato, abbandonato dalla famiglia, licenziato e minacciato di morte. Decide allora di dedicarsi completamente alla causa del popolo e, durante una manifestazione, viene mortalmente ferito dai soldati inviati dal Governo per sedare le proteste operaie”.

Una canzone, Se otto ore vi sembran poche: un canto popolare cantato dalle mondine nelle risaie del nord Italia che racconta una storia sul lavoro femminile. Le donne rivendicavano l’istituzione delle 8 ore come orario massimo di lavoro giornaliero. Un video sul lavoro femminile e sottolinea che le lotte e le conquiste sancite dal primo maggio riguardano sia gli uomini e sia le donne.

Un ottimo esercizio di ascolto, l’Inno del Primo Maggio: scritto da Pietro Gori sulla base della melodia del Va’ pensiero, nel 1892, nel carcere milanese di San Vittore dove era stato rinchiuso preventivamente.

Una poesia di Gianni Rodari incentrata sui mestieri: L’omino della gru. Un modo molto efficace di descrivere e insegnare agli studenti alcuni tra i lavori più comuni.

I Film sono sempre un ottimo strumento didattico:Tempi moderni , di Charlie Chaplin: con il suo talento e il suo stile Chaplin è capace di esprimere dolore e compassione attraverso in linguaggio divertente e giocoso. Ottimo per attrarre l’attenzione in classe e incuriosire gli studenti.Il film dimostra la catena di montaggio, gli scioperi, la povertà di chi, in seguito alla Grande Depressione, era finito ai margini del sistema produttivo.

Un’immagine che rappresenta la festa dei lavoratori è Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo: un’opera d’arte divenuta l’emblema della lotta di classe operaia. Gli studenti possono usare l’opera d’arte per fare una piccola ricerca tramite Google immagini, dove possono trovare diverse copie e ognuna con significato diverso dall’opera originale. Loro possono osservare i particolari e fare la loro interpretazione.

Un luogo da visitare: Portella della Ginestra: una località in provincia di Palermo dove il primo maggio del 1947 vi fu un eccidio di lavoratori per mano della banda di Salvatore Giuliano (anche se ci sono ancora molti misteri intorno ai veri mandanti della strage). Nel luogo è sorto un memoriale particolare e originale, perché immerso in modo armonioso nel paesaggio. È un’ottima occasione per legare la storia a un luogo della memoria realizzato con particolare accuratezza e rispetto sia del paesaggio che degli eventi.

Esercizio di ascolto per livelli avanzati: Il professor Claudio Venza, docente di Storia contemporanea all’Università di Trieste, parla sulle origini del Primo Maggio. Audio: venza_primo_maggio

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Filomena Fuduli Sorrentino

Filomena Fuduli Sorrentino

Calabrese e appassionata per l’insegnamento delle lingue, dal 1983 vivo nel Long Island, NY. Laureata alla SUNY con un AAS e in lingue alla NYU con un BS e un MA, sono abilitata dallo Stato di New York all’insegnamento K-12 in italiano, ESL e spagnolo. Insegno dal 2003 lingua e cultura italiane nelle università come adjunct professor e come docente di ruolo in una scuola media del Newburgh ECSD. Nel mio tempo libero amo scrivere, leggere, cucinare, ascoltare musica, viaggiare, visitare i centri storici (soprattuto italiani) e creare cose nuove. Tra le mie passioni ci sono la moda, il mare e la natura.

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