L’italiano, se confrontato con le altre lingue, è considerato una delle più facili da imparare, con la reputazione di essere la lingua più bella, più melodica, e più romantica al mondo. Ed è anche definita la lingua della musica, della poesia, e dell’amore. Eppure, anche se la nostra lingua è tra le più facili da apprendere, nasconde dei tranelli e ha delle ambiguità che scoraggiano gli studenti a proseguire i loro studi linguistici. Questo succede quando la lingua diventa fonte di confusione a causa dell’uso di parole che possono avere significati diversi o addirittura contrari tra di loro.
L’ambiguità nel linguaggio è un fatto comune perché la comunicazione è un sistema cognitivo strettamente legato al pensiero di chi parla, o di chi ascolta, e per il fatto che il possesso linguistico di ciascun parlante è diverso da individuo a individuo. Quindi, il significato di un termine può essere diverso da quello compreso dal destinatario. A volte però l’incomprensione di un testo è un fenomeno linguistico e non ha niente a che fare con la comprensione dello studente. Infatti, nel dizionario della lingua italiana ci sono termini con due significati contrari completamente opposti tra di loro. Quindi, per agevolare la comprensione linguistica in classe è utile spiegare e insegnare agli alunni queste parole il cui significato può arrivare a indicare una cosa e allo stesso tempo il suo contrario.
Queste parole fanno parte di un fenomeno linguistico chiamato enantiosemia, una condizione di polisemia per cui una parola assume un significato opposto a quello etimologico. Perdiamo come esempio il termine ospite, un esempio di enantiosemia, una parola con due significati tra loro contrari. Chi è l’ospite? Ospite è sia chi ospita e sia colui che viene ospitato. Un altro esempio è il verbo sposare, che significa sposarsi (prendere in sposo/sposa), ma anche dare in sposa (sposare la figlia o il figlio). Per gli studenti stranieri queste parole sono dei veri grattacapi. Questo fenomeno non esiste solo nella lingua italiana, ma anche in altre lingue, però ho notato che gli studenti madrelingua spagnoli hanno molta difficoltà ad imparare la parola storia perché in spagnolo viene in aiuto la H in historia per differenziare la storia che si racconta la sera ai bambini, come le favole, dalla disciplina che si occupa dello studio del passato tramite l’uso di fonti.
Il termine enantiósema deriva dal greco enantios, opposto o contrario, e semaino o sema, che significa segno, significato. Il concetto di enantiosemia fu introdotta dal teologo e orientalista inglese Edward Pocock (1604-1691) per indicare le parole di significato opposto da lui rintracciate nelle diverse lingue che aveva studiato, come l’ebraico, l’aramaico e l’arabo. Un fenomeno diverso da quello della polisemia, dal greco polysemos, che significa dai molti significati: polys, molteplice, e sema, segno. Le parole enantiosemiche richiedono un’attenta lettura del contesto, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di locuzioni comuni e non serve un grande sforzo interpretativo. Per esempio: se chiedono di spolverare un mobile non si intende di spolverarlo con zucchero a velo ma di togliere la polvere. Al contrario, se invece osserviamo la frase “ho affittato la casa”, non è chiaro se chi lo dice ha dato la casa in affitto oppure l’ha presa in affitto. Ecco sotto una lista di termini con due significati contrari o opposti:
- Affittare: può significare sia prendere in affitto e sia dare in affitto.
- Alto: può significare sia profondo (come in alto mare) e sia elevato (come in alta montagna).
- Avanti: può significare sia prima (come in avantieri) e sia dopo (come in d’ora in avanti), (il giorno avanti, oppure poi, d’ora in avanti).
- Bandire: può significare sia vietare che sancire, stabilire.
- Cacciare: può significare sia inseguire (come in cacciare la selvaggina) e sia allontanare (come in cacciare il nemico)
- Confessare sia per il prete che ascolta i peccati del fedele, che per il fedele che confessa i suoi misfatti.
- Corretto: indica qualcosa di giusto ma anche qualcosa di sbagliato: “Sei stato corretto!”
- Curioso: può significare sia persona che prova curiosità e sia la persona che suscita curiosità.
- Feriale: indica sia il periodo dei giorni feriali, cioè delle ferie, e sia il periodo lavorativo. Questo termine genera un po’ di confusione quando si ritrova nei cartelli stradali di divieto di sosta nei giorni feriali, quindi fate attenzione perché i giorni feriali non sono quelli festivi (indicati con una croce) ma quelli lavorativi (indicati col simbolo di due martelli che si incrociano tra loro).
- Fondere: indica fondere una campana distruggerla sciogliendo il metallo, o crearla sciogliendo il metallo
- Fuggire: può significare sia allontanarsi da qualcuno (come in fuggire dai suoi carcerieri) e sia andare presso qualcuno (come fuggire verso i suoi genitori).
- Laico: può significare sia non religioso sia religioso non consacrato.
- Noleggiare: vale quanto detto sopra per affittare per cui può significare prendere a noleggio e dare in noleggio.
- Ospite: può significare sia chi ospita qualcuno in casa propria e sia chi è ospitato da qualcuno.
- Pauroso: può significare sia che incute paura sia che ha paura.
- Passare: in un certo linguaggio informale, può voler dire rinunciare a qualcosa, rinunciare ad andare da qualche parte, cioè il contrario di “passare” nel senso di fare un salto da qualche parte.
- Sanzionare: può significare sia approvare che punire. Il fallo di gioco è stato sanzionato con un cartellino giallo; la legge è stata sanzionata dal governo.
- Sbarrare: può significare sia chiudere e sia aprire (come in sbarrare le finestre o sbarrare gli occhi).
- Spolverare: può significare sia toglier la polvere e sia mettere la polvere (come in spolverare la torta con lo zucchero in polvere oppure togliere la polvere dai mobili).
- Sposare: può significare sia sposarsi (in quanto sposo) sia dare in sposa come colui che celebra il matrimonio come officiante.
- Storia: può significare sia un racconto veritiero e sia un racconto falso
- Tirare: significa sia lanciare lontano da sé e sia attrarre a sé
Ce ne sono altri? Sicuramente ce ne sono ancora, e assegnare agli studenti il compito di scovarli nel dizionario oppure nel web potrebbe essere un’ottima attività di ricerca e di pratica. Un compito che stimola la motivazione per apprendere bene l’italiano, e un esercizio che fa bene al cervello e tiene gli studenti occupati in un’abilità mentale che non ha a che fare con la grammatica.
Per saperne di più vi invito a cliccare sul link per vedere un’attività da usare con in classe, e due link utili per dimostrare agli studenti che queste parole con due significati opposti esistono anche nelle altre lingue: qui un articolo sulla lingua inglese, e un video sulla lingua spagnola.