Quando suona la prima campanella dell'anno le porte delle scuole si aprono ad accogliere gli studenti in un'atmosfera veramente cordiale. Il primo giorno di scuola è molto importante perché ogni docente programma il suo lavoro con l'emozione di chi pensa ai nuovi studenti. Ogni nuovo anno scolastico inizia con delle novità e molti interrogativi e, nel caso di quest’anno, l'insegnante si trova difronte anche ad una nuova riforma scolastica e altrettante responsabilità. Perciò, anche i docenti con molti anni di esperienza provano una certa ansia pensando a quello a cui andranno incontro. Comunque, due sono gli obiettivi per il primo giorno: il primo è apparire sorridenti e rilassati all’incontro in classe con i nuovi studenti, di cui non si conosce ancora il nome. Il secondo è chiarire tutte le domande che gli studenti potrebbero avere rispetto al percorso di studio, sui requisiti del programma e le regole della classe.
Importante che gli studenti ricevano il programma di studio in tutte le classi di italiano: questo può essere formale, syllabus, o informale, ma deve ben descrivere cosa imparare durante l’anno scolastico. Nella lista si possono includere giochi per studiare il vocabolario, attività per imparare a parlare in italiano, e progetti per capire l’arte, la geografia e la cultura. E’ molto importante che i docenti siano chiari sin dal primo giorno su come gli studenti riceveranno i loro voti e cosa devono fare per meritarsi il voto. Importante spiegare a tutti gli alunni che devono sostenere le prove d’ammissione in tutte le classi, inclusa quella di italiano.
Il primo giorno di scuola è il momento per presentarsi e imparare i nomi degli studenti e la lezione si dovrebbe concentrare sul saluto e la presentazione in italiano. Per imparare l’italiano bisogna scoraggiare gli studenti a tradurre e insegnare loro che il modo migliore per imparare la lingua italiana è iniziare a pensare in italiano. Questo si può insegnare con immagini visive e usando un metodo comunicativo in modo che, ascoltando, leggendo e scrivendo in italiano, piano piano, il cervello si abitui alla nuova lingua. Parlando della routine giornaliera è consigliabile che la grammatica italiana sia insegnata con l’aiuto di contenuti didattici.
Se la prima lezione risulterà divertente, rilassante, fatta di semplici conversazioni, i nuovi studenti saranno motivati a restare nella classe d’italiano. Infatti, gli scolari possono cambiare classe e lingua durante le prime settimane di scuola e i docenti di italiano cercano sempre di aumentare il numero degli alunni nelle loro classi, anche se non sempre è possibile. Per esempio, in una classe A1 italiano spesso gli studenti iscritti vogliono solo vedere il programma e che lavoro devono fare prima di decidere se restare o cambiare classe. I docenti che entrano in una classe d’italiano, dove ci sono studenti che non hanno mai studiato l’italiano e parlano o insegnano solo usando l’italiano rimarranno senza o con pochi studenti in classe dopo un paio di settimane; questo perché gli studenti presi dal panico di non capire, preferiscono lo spagnolo all’italiano, credendolo più facile per il semplice motivo che il maggior numero di studenti lo sceglie.
Dopo la prima settimana si può cercare di parlare italiano ma le spiegazioni dei requisiti del curriculum e della classe si devono fare in inglese, almeno quando si insegna negli USA. Gli studenti che decidono di studiare l'italiano in Italia sono motivati a migliorare le loro abilità linguistiche e a imparare la lingua, invece non è così nelle scuole pubbliche degli Stati Uniti. La formula più logica sarebbe gestire la classe in piccoli gruppi dal primo giorno, in modo che tutti gli studenti possano esercitarsi a parlare italiano e affinché, anche dopo il primo giorno, tutti siano motivati a imparare la nuova lingua e la nuova cultura. Importante ricordare che gli studenti amano le gite scolastiche e gli insegnanti che spesso organizzano un tour attirano molti studenti nelle loro classi, quindi è un’ottima idea parlare di gite da programmare dal primo giorno di scuola. Un’altra motivazione da dare per imparare l’italiano è quella di poter andare in Italia con i compagni di scuola, e se i licei organizzano viaggi all'estero per gli studenti iscritti nei corsi avanzati, mettendo il Bel Paese tra le mete il numero degli studenti nelle classi d’italiano aumenterà in tutte le classi e a tutti i livelli.
E' molto importante che i docenti capiscano che gli studenti non sanno cosa aspettarsi alla prima lezione d'italiano. Ma con l’aiuto di un docente preparato, dopo la prima parte della lezione, essi si sentiranno già a proprio agio, comprendendo che anche se non sarà possibile imparare molto – soprattutto in un grande gruppo – potranno comunque imparare a conversare in italiano e a conoscere la cultura italiana per la fine dell’anno scolastico.
Filomena Fuduli Sorrentino, insegna alla South Middle School, ECSD, Newburgh, NY. Nata e cresciuta in Italia, calabrese, vive a New York dal 1983. Diplomata alla scuola Magistrale in Italia, dopo aver studiato alla SUNY, si è laureata alla NYU- Steinhardt School of Culture, Education, and Human Development, con un BS e MA in Teaching Foreign Languages & Cultures. Dal 2003 insegna lingua e cultura italiana nelle scuole pubbliche a tempo pieno e nelle università come Adjunct Professor. È abilitata dallo Stato di New York all’insegnamento nelle scuole pubbliche delle lingue italiana 1-6 & 7-12, ESL K-12 e spagnola 1-6 & 7-12.