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September 29, 2014
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La cultura nelle scuole siamo noi, ma con la mente aperta!

Filomena Fuduli SorrentinobyFilomena Fuduli Sorrentino
Time: 5 mins read

Cosa s’intende per cultura quando parliamo di scuole? Ci riferiamo alle discipline come l’arte, la musica, le scienze, e i club all'interno della scuola, oppure alla struttura organizzativa dell’istituto, come la leadership e il codice di condotta che rileva l'accettabile e l'inaccettabile?

La cultura è un tema affrontato in molte università e istituti, ma definirla non è facile perché l’argomento è troppo vasto e abbraccia sia la comunità (il paese o la nazione) e sia la sub-cultura composta di singoli gruppi di persone, i quali hanno visioni e valori diversi tra di loro. Di conseguenza, la cultura è molto più di un gruppo di persone all'interno di una comunità perché è anche quello che le persone si portano dentro. Questo insieme di valori trasmessi positivamente o negativamente determinano il successo o l’insuccesso della scuola. 

Sicuramente, la cultura è anche quello che ci divide nelle diverse comunità, e ciò che ci unisce come esseri umani. Perciò è una diversità intellettuale che si estende nelle nostre scuole e nelle nostre classi insieme a un sistema giuridico che avvia a far rispettare i valori della civiltà. Il problema di tutto questo è che nel mondo di oggi, sempre più globale, la diversità diventa sempre più importante, mentre la comprensione, e l’apprezzamento della varietà culturale è in continua riduzione. Perciò, se in ogni istituto scolastico esistono sistemi di valori eterogenei e credenze individuali, come definire la cultura a scuola? 

Per esperienza personale posso dire che ho insegnato in parecchie scuole medie, superiori e università, e in ogni istituto intuivo un clima culturale diverso. Quindi ogni cultura scolastica ha le sue varietà e le sue differenze a secondo la comunità. Gli amministratori, i docenti, e il personale, di solito, contribuiscono a una cultura già stabilita nell’istituto, se questa è positiva e non dannosa per la visione pedagogica. Tuttavia, in molte scuole (come in quella dove insegno adesso) i presidi e i docenti lavorano insieme nel creare una cultura scolastica che rifletta un ambiente positivo. Modificare una cultura radicata è difficile e richiede collaborazione e lavoro da tutti i dipendenti dell’istituto. In queste situazioni, la missione e gli obiettivi della scuola diventavano una sfida di amministrazione, e collaborano anche la consulenza e la risoluzione dei conflitti. Creare una cultura positiva è compito del preside, il quale deve essere un leader visibile per contraddistinguere il benessere positivo nell’istituto, e dirigere la scuola creando una cultura collaborativa. 

La cultura ci aiuta a essere sensibili e umili a scuola. 

Qualunque visitatore che entra in una scuola può sentire qualcosa di positivo o di negativo in breve tempo, basandosi semplicemente sulla visibilità che determina (oppure no) il clima di collaborazione e di accettazione che costituisce una cultura impegnata nel successo dell'istruzione. All’interno di ogni scuola deve esistere una cultura che stabilisca l’atmosfera e distingua l'obiettivo scolastico. Questo è un insieme di conoscenze e di esperienze del mondo che ci circonda, le quale evidenziano il vivere e il lavorare in una comunità, e dove tutti dovrebbero sentirsi trattati uguali condividendo visioni di rispetto, di responsabilità, di valori di vita, d’istruzione, ma anche di modo di parlare, vestire, e mangiare. Una scuola non può avere successo se la sua cultura non è condivisa positivamente da tutta la comunità scolastica. Malgrado ciò negli istituti degli USA parlare di cultura non è facile, perchè significa riflessione, motivazione, passione, comprensione, e successo per tutta la comunità. 

La scuola è una società all'interno di un’altra comunità più grande. Il sistema di valori, le credenze, le regole sociali e il comportamento individuale formano la cultura della comunità riflettendo il suo stile di vita sociale-economico, politico ed etico. Perciò, la cultura a scuola si può definire in diversi modi: Se una società è dominata da una comunità liberale, il clima scolastico molto probabilmente sarà liberale, ma se una comunità è dominata da un popolo conservatore, allora il clima scolastico sarà quello di una società conservatrice. La cultura è ampia ed è rilevante alla classe socio-economica o quella appartenente a un partito politico. Quindi, ciò rende anche la cultura dell’istituto di destra o di sinistra. A parte le classi politiche, dobbiamo anche pensare a come le cose diventano complicate in una nazione d’immigrati come gli USA. Siamo tutti americani, partecipanti della cultura americana, parliamo la stessa lingua e mangiamo gli stessi cibi, ma la cosa più importante negli States dovrebbe essere il riconoscimento e l'accettazione delle differenze. In altre parole, condividendo la nostra diversità questa diventa un segno distintivo della nostra cultura, insegnando e apprendendo un mondo diverso, utilizzando elementi culturali presenti in classe come punti di partenza per discutere i concetti di base della cultura. Aggiungendo poi le discontinuità vissute da studenti immigrati di recente di altre culture, sia linguistici e comportamentali. 

Per insegnare la cultura, noi docenti abbiamo bisogno di aggiornamento, perché trovare il modo di saper parlare della cultura in classe non è facile. Ci dobbiamo rendere conto che le nostre aule sono modelli in miniatura della comunità globale e dobbiamo avere una grande comprensione sul significato della parola "cultura”, termine ricco di accezioni, sfumature e connotazioni soggettive. Oggigiorno si parla molto sulle scuole che devono avere docenti efficaci in tutte le aule. Si legge molto che le università sono convocate a rivedere i loro programmi di formazione degli insegnanti, in modo di garantire che i futuri laureati siano docenti preparati ed efficaci. Però non si legge sul fatto che gli insegnanti efficienti hanno bisogno di un ambiente scolastico in cui sentirsi apprezzati, rispettati e sostenuti; tenendo anche conto della classe multiculturale nella comunità in cui molti docenti insegnano. Tutto questo richiede tempo e una pianificazione delle lezioni a secondo la cultura della scuola nella quale si evidenziano la sensibilità e gli approcci istruttivi. Cioè, i docenti hanno bisogno di tempo sia per discutere le diversità culturali e sia per includere il "diverso" nelle loro lezioni, quindi “differenziare”. 

In conclusione: Cos’è la cultura? In parole semplici, la cultura fa parte di noi, è come noi ci sentiamo a vivere in un qualsiasi ambiente. Perciò, la cultura ha a che fare con le nostre emozioni (sentimenti, tradizioni, cibo, credenze, etc.) tutte quelle cose che ci fanno provare un certo tipo di piacere, soddisfazione, disagio, disgusto o dolore messi insieme. Capire "le culture" rende il nostro cervello libero di spaziare verso universi sconosciuti. Ci aiuta a crearci dei pensieri, delle domande, a notare particolari, sfumature, a essere obiettivi e a capire che esistono scuole di pensiero diverse dalla nostra. Cultura significa aprirsi mentalmente e incamerare anche le opinioni altrui bilanciandole con le nostre, ma senza puntare il dito contro. Questa è la cultura: apertura mentale! 

 


FiloFilomena Fuduli Sorrentino, insegna alla South Middle School, ECSD, Newburgh, NY.  Nata e cresciuta in Italia, calabrese, vive  a New York dal 1983. Diplomata alla scuola Magistrale in Italia, dopo aver studiato alla SUNY, si è laureata alla NYU- Steinhardt School of Culture, Education, and Human Development, con un BS e MA in Teaching Foreign Languages & Cultures.  Dal 2003 insegna lingua e cultura italiana nelle scuole pubbliche a tempo pieno e nelle università come Adjunct Professor. È abilitata dallo Stato di New York all’insegnamento nelle scuole pubbliche delle lingue italiana 1-6 & 7-12, ESL K-12 e spagnola 1-6 & 7-12.

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Filomena Fuduli Sorrentino

Filomena Fuduli Sorrentino

Calabrese e appassionata per l’insegnamento delle lingue, dal 1983 vivo nel Long Island, NY. Laureata alla SUNY con un AAS e in lingue alla NYU con un BS e un MA, sono abilitata dallo Stato di New York all’insegnamento K-12 in italiano, ESL e spagnolo. Insegno dal 2003 lingua e cultura italiane nelle università come adjunct professor e come docente di ruolo in una scuola media del Newburgh ECSD. Nel mio tempo libero amo scrivere, leggere, cucinare, ascoltare musica, viaggiare, visitare i centri storici (soprattuto italiani) e creare cose nuove. Tra le mie passioni ci sono la moda, il mare e la natura.

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