Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Cultura
October 9, 2023
in
Cultura
October 9, 2023
0

When Things Happen: a New York Angelo Cannavacciuolo presenta il nuovo libro

Il romanzo dello scrittore campano sarà lanciato all'Istituto Italiano di Cultura

Nicola CorradibyNicola Corradi
When Things Happen: a New York Angelo Cannavacciuolo presenta il nuovo libro

Angelo Cannavacciuolo - Wikimedia

Time: 4 mins read

A 67 anni, Angelo Cannavacciuolo ha esplorato tante sfaccettature dell’arte. Nato ad Acerra, inizia la carriera da attore a Napoli, ottenendo successo con “Le occasioni di Rosa” nel 1981, prima di recitare accanto a Marina Suma in “Sapore di mare” nel 1982. Dopo alcune altre apparizioni cinematografiche diventa scrittore e regista. Nel 2010 ha organizzato la rassegna di letteratura “Parole in viaggio” e ora il suo quarto romanzo, “Le Cose Accadono”, è arrivato negli Stati Uniti con il titolo “When Things Happen”. Un libro che verrà presentato il 10 ottobre all’istituto Italiano di Cultura di New York.

Angelo Cannavacciuolo, come nasce il libro che presenterà a New York?

“Questo romanzo nasce dall’esigenza di coniugare l’interiorità di un uomo, la visione del suo progetto di vita e l’inatteso quanto dirompente suo coinvolgimento nel mondo che lo circonda, una volta che le cose cominciano ad accadere. Al tempo stesso, un tentativo di mettere a nudo il senso di precarietà che aleggia in tutti noi. Fin dai primi momenti di gestazione, ho sempre immaginato questo romanzo come un viaggio nella storia personale del protagonista Michele Campo, dalle origini fino a quello che è diventato ad un certo punto della sua vita, vale a dire fino a quando una voce dal profondo gli chiede di fare i conti proprio con l’uomo che è diventato. E mi piaceva immaginare questo viaggio come un ponte lanciato nei territori accidentati della sua coscienza, dove spesso si ritrova a procedere per sfinimento, dove molto spesso la ragione e il cuore non trovano né risposte né armonia. Michele Campo si trova a vivere una vita ovattata, tutto preso dal progetto di portare a termine la sua compiutezza di uomo. È al sicuro nella vita che si è costruito: tiene fuori dalla porta il “chiacchiericcio del mondo”, la contemporaneità, il rumore di fondo e le voci che lo circondano. Poi, improvvisamente, accade ciò che non pensava sarebbe mai accaduto: Martina, una bambina di cinque anni, ospite di una casa-famiglia dove lui collabora come logopedista, irrompe nella sua vita. L’ingresso di Martina nella sua vita, lo spinge a snocciolare, con partecipazione e stupore, gli eventi che gli accadono intorno, e a ricordare il suo passato. C’è un mistero nella vita di quella bambina che gli riguarda molto da vicino”.

Lei ha una connessione speciale con New York. In che modo la città ha influenzato la sua scrittura?

“New York è stato il mio primo approdo americano. Erano gli anni Ottanta, ed ero un ragazzo. Ho cominciato a conoscere la città attraverso grandi autori come Philip Roth, De Lillo, Paul Auster, Joan Didion. Ma è stata la città a insegnarmi i codici che poi sarebbero diventati i punti fondamentali della mia scrittura. Di questa città, nel tempo, ho imparato ad assorbirne il cuore pulsante, viverla giorno dopo giorno, godere dello scintillio perpetuo, vivere le mutazioni, le trasformazioni che l’ha vista a volte piegata sulle ginocchia, ma subito dopo rialzarsi e mirare a una nuova palingenesi. Ciò che amo di questa città, è l’anima indomabile. Credo che sia stata proprio New York a fornirmi i primi strumenti indispensabili a una narrazione che dalle immagini è confluita nella narrativa. E se ho scritto un romanzo dal titolo SACRAMERICA, lo devo proprio a quel nucleo pulsante di vita che una città come questa mi ha lasciato in eredità. Qui ho tanti amici, e ogni volta che ci ritorno mi sembra sempre di tornare a casa”.

Nel corso della sua carriera ha sperimentato sia il mondo del cinema che quello della letteratura. Qual è la differenza più significativa tra queste due forme d’arte?

“Quest’anno cade il quarantennale della mia carriera artistica. In fondo, sono un narratore, lo sono sempre stato, forse sono nato narratore. E ho sempre amato attraversare tutti i territori accidentati della narrazione. Sono stato un attore, e con la recitazione narravo con il corpo e la voce. Poi ho cominciato a scrivere per il cinema, costruendo sulla carta la narrazione che diveniva immagine. Come regista ho pensato poi alle immagini visive come conseguenzialità temporale della stessa narrazione. Sono passato dal racconto per immagini a quello della scrittura, sia per il teatro che per la letteratura. In realtà, non esiste una grande differenza tra queste forme di narrazioni. È solo una questione di codici, e i codici si possono imparare. Esistono tante scuole che insegnano la tecnica di questi codici. Ciò che non si può imparare, invece, è il senso della narrazione, che è qualcosa che appartiene a ciascuno di noi geneticamente. È dentro di noi. E se non ce l’hai, puoi imparare tutti i codici che vuoi, non sarai mai un narratore”.

“When Things Happen” è stato tradotto in inglese da Gregory Pell. Com’è stato vedere il suo lavoro sbarcare negli Stati Uniti?

“Questa pubblicazione è stata possibile anche grazie alla traduzione di Gregory Pell. Il tentativo era quello di restituire in una lingua diversa il senso più profondo della mia storia. E lui ci è riuscito. È stato entusiasmante lavorare con lui. Alcuni miei romanzi sono già stati tradotti in Europa, ma questa pubblicazione negli USA ha un sapore speciale, se si pensa che l’editoria americana è sempre stato poco interessata alla letteratura internazionale. La possibilità di raggiungere un vasto pubblico di lingua inglese è un punto di arrivo e di partenza al tempo stesso. Ma, a dire il vero, ciò che è davvero interessante, che non mi aspettavo, è l’apprezzamento da parte di critici, scrittori e intellettuali americani. Anche se è il pubblico poi a decretare il successo di un romanzo. Per questo abbiamo pensato a presentarlo, oltre che a New York, anche a San Francisco e a Los Angeles”.

Lei ha organizzato la rassegna di letteratura internazionale “Parole in viaggio” a Pompei nel 2010. Qual è il ricordo più significativo che ha dell’evento e come ha cambiato la sua visione della letteratura internazionale?

“Quella negli scavi di Pompei del 2010 è stata la prima edizione di Words In Journey (Parole in Viaggio), ed è quella alla quale siamo tutti più legati. Una serata di grande letteratura internazionali con ospiti del calibro di Gore Vidal e Jay Parini. Stare sul palcoscenico del Teatro Grande di Pompei e conversare con Gore Vidal, trascorrere tre giorni in sua compagnia è un ricordo che conserverò per sempre, insieme ai tanti aneddoti sulla sua vita, che mi ha raccontato. A quell’edizione ne sono seguite altre sei nelle località più belle e rinomate della Campania. Napoli, Sorrento, Ravello, Scala, Salerno. Con ospiti come Jeffrey Deaver, Jim Nisbet, Tracy Chevalier, Arturo Perez Reverte, Philippe Claudel, Etan Canin e tanti altri. E da tutti loro ho imparato molto. Ed è stato attraverso lo studio delle loro opere che ho costruito maggiormente la mia conoscenza della letteratura internazionale. Una conoscenza che ha finito indubbiamente per influenzare anche il mio modo di narrare”.

Share on FacebookShare on Twitter
Nicola Corradi

Nicola Corradi

DELLO STESSO AUTORE

Da Parma al mondo: storie di emigrazione in “Do You Speak Pramzan?”

Da Parma al mondo: storie di emigrazione in “Do You Speak Pramzan?”

byNicola Corradi
Los Angeles si prepara a nuove fiamme e attende l’arrivo di Trump

Los Angeles si prepara a nuove fiamme e attende l’arrivo di Trump

byNicola Corradi

A PROPOSITO DI...

Tags: Angelo Cannavacciuolo
Previous Post

Guerra Israele Gaza, Guterres: “I civili devono essere rispettati e protetti”

Next Post

La guerra a Israele mette in crisi la Camera USA che cerca un nuovo leader

DELLO STESSO AUTORE

Us Open: a 9 anni da Vinci-Pennetta, l’Italia a New York riprova l’exploit

Us Open: a 9 anni da Vinci-Pennetta, l’Italia a New York riprova l’exploit

byNicola Corradi
A New Path Forward: Democrats Embrace Joy and Unity at DNC

A New Path Forward: Democrats Embrace Joy and Unity at DNC

byNicola Corradi

Latest News

Elena Mazzon in una scena di “The Popess: Instructions for Freedom”.

The Popess: Elena Mazzon porta in scena l’eresia al femminile

byMonica Straniero
Il piccolo protagonista di The Legend of Ochi Courtesy of A24/Universal Pictures

Isaiah Saxon e “The Legend of Ochi”: il fantasy più strano dell’anno

byMonica Straniero

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Ritorno al Congresso: la lotta tra Repubblicani e Democratici dopo le vacanze

La guerra a Israele mette in crisi la Camera USA che cerca un nuovo leader

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?