Biografia rigorosa, frutto di impegno e documentazione eccezionali: il libro di Giulia Galeotti Siamo una rivoluzione! Vita di Dorothy Day (Jaka Book 2021) riesce a districarsi con abilità in una esistenza complessa e restituirci un quadro degli Stati Uniti lungo tutto il secolo scorso, dal Village di inizio secolo alla Grande Depressione, Hiroshima, Vietnam. Galeotti analizza i fatti prima delle opinioni, non fa tentativi agiografici né sconti alle asperità di una donna che tutto volle fuorché divenire un ‘santino’.
Di famiglia borghese, con un padre razzista, antisemita, misogino, Dorothy Day ha una infanzia girovaga tra Brooklyn e la California. Fin da piccola mostra di essere caparbia, decisa, combattiva, si spende per cause umanitarie, ecologiste, di non violenza.
La svolta avviene con l’adesione al cattolicesimo nel 1927, scelta in perfetta sintonia col suo già forte impegno politico e sociale. Una anarchica, una pazza per molti, una comunista per l’FBI. Dal 1917 al 1973 imprigionata più volte per le manifestazioni di piazza, sempre tenuta sotto controllo dalle autorità ecclesiastiche (invisa al cardinale Spellman) e governative. Insieme a Peter Maurin fonda nel 1933 il Catholic Worker Movement e un giornale apertamente pacifista, Catholic Worker.
Contemporaneamente apre una casa di accoglienza nei quartieri poveri di N.Y., cui seguono centri in altre città del nord America, Europa, Australia. Accoglie senzatetto, diseredati, tossicomani, concepisce la sua vita e il lavoro come servizio alla comunità e vive con loro, condividendone la miseria, l’odore insopportabile, le ferite del corpo e della mente. Ha una turbolenta vita sessuale, un aborto e poi una figlia, Tamar, che fa battezzare contro la volontà del compagno Batterham da cui, nonostante lo amasse, si allontana, perché lui rifiuta di sposarla.
Avverte e denuncia il contrasto tra ideali e pratica cristiana, è antipatica ai cardinali, scrive articoli e libri viene fotografata da Avedon.
Nel 2000 da Giovanni Paolo II è proclamata Serva di Dio, primo passo per il processo di canonizzazione. Sarà prima o poi dichiarata santa? Non lo sappiamo, ma Galeotti sembra dirci che la santità è unica, originale e spesso appartiene ai ribelli.
Libri in inglese usciti di recente sullo stesso argomento: Dorothy Day: the world will be saved by beauty – An Intimate portrait of my grandmother by Kate Hennessy (Simon & Schuster)
Dorothy Day: Dissenting Voice of the American Century by Blythe Randolph and John Loughery (Simon & Schuster)