Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Libri
April 5, 2019
in
Libri
April 5, 2019
0

Dalla rete al climate change: le riflessioni di Franzen per evitare la fine della fine

Recensione di "La fine della fine della Terra" di Jonathan Franzen, pubblicato negli Usa da Farrar, Straus and Giroux e ora in Italia da Einaudi

Marco PontonibyMarco Pontoni
Dalla rete al climate change: le riflessioni di Franzen per evitare la fine della fine

"La fine della fine della terra", di Jonathan Franzen.

Time: 4 mins read

Franzen, pur essendo uno scrittore puro – uno come Flaubert, insomma, o Lessing, o Morante – ci ha sempre abituati anche alla sua vena saggistica, o meglio forse editorialistica (nel senso che i saggi di solito si portano dietro un’impronta accademica, hanno note a piè di pagina, abbondano di citazioni ecc. mentre qui abbiamo piuttosto degli editoriali lunghi, che si leggono senza particolare difficoltà).

The End of the End of the Earth, pubblicato negli Usa da Farrar, Straus and Giroux e ora in Italia da Einaudi (traduzione di  Silvia Pareschi) è il quarto volume di questo tipo proposto dall’autore de Le correzioni. Io ho amato più di tutti il primo, Come stare soli, in cui veniva perfettamente esplicitata la sua vena umanistica e antitecnologica (leggi: anti-ICT e social network, che ritorna anche stavolta).

In seguito il mio entusiasmo per il Franzen saggista si è un po’ affievolito, senza peraltro spegnersi del tutto. Una parabola simile a quella che ha conosciuto la mia considerazione per il Franzen scrittore, che ho trovato: magistrale in Le correzioni, quasi-magistrale ma assolutamente coraggioso in Libertà (il coraggioso si riferisce al suo tentativo di riportare le sue passioni ecologiste dentro il meccanismo narrativo), un po’ fuori fuoco in Purity (come noteranno i più attenti, non ho menzionato i primi due romanzi, perché per il 99% di noi lettori Franzen, il vero, grande Franzen, inizia con Le correzioni, punto).

Di cosa parlano dunque gli articoli contenuti in questo libro? Del futuro del pianeta, certo, o della sua probabile fine, almeno nelle forme che noi conosciamo e sperimentiamo ora. Quindi degli effetti del cambiamenti climatico, che i conservatori negano permicamente e i progressisti non sanno come arginare. Ma anche di New York, di viaggi – dal Ghana all’Antartide – di altri scrittori, William Vollmann, in particolare, degli amati uccelli, di Trump e così via. Il tono, qui, rispetto al passato, si è fatto un po’ meno moralista-disilluso, come riconosce lo stesso autore, riandando con la memoria a cose scritte in passato, in cui denunciava con maggior vigore l’ipocrisia (o la debolezza) della stessa opinione pubblica “di sinistra”, un tipo di denuncia che in Italia conosciamo benissimo perché da sempre abbiamo qualcuno un po’ più a sinistra di qualcun altro. Rimane, tuttavia, l’avversione nei confronti dei social, che Franzen non frequenta, pur venendo messo a conoscenza da amici dei giudizi che altri esprimono su di lui in Facebbok o con Twitter, e pur citando ad esempio un video postato su youtube, il che fa pensare che ogni tanto un’occhiata a quel che passa la rete gliela dia.

Il valore dei diversi interventi – che compongono anche una sorta di diario – è diseguale. Alcune delle questioni toccate sono naturalmente molto importanti. Su tutte, ancora una volta, quella relativa al nostro rapporto coi i social network: perché ci ostiniamo a privilegiare micro narrazioni episodiche, quelle che rimbalzano da un post a un tweet, anziché leggere dei saggi? Cioè, detto in altro modo: perché preferiamo la superficialità, la mera testimonianza, lo sfogo, la polemica sterile, alla complessità? Sia come sia, sentenzia Franzen, Trump non sarebbe esistito senza Facebook e Twitter. Si può essere d’accordo, ovviamente. Anche se (e diciamolo in maniera un po’ schematica, come si farebbe in un saggio, o come faceva un tempo il nostro Scalfari nelle sue lenzuolate su La Repubblica):  a) non è chiaro a questo punto se i progressisti dovrebbero semplicemente smettere di usare la rete oppure se dovrebbero usarla meglio, come mi pare suggerisca invece Baricco b) in fin dei conti siamo sempre alle prese con il vecchio problema del rapporto fra alto e basso, fra Cultura con la C maiuscola e cultura-spazzatura, fra criteri di giudizio oggettivi, argomentati, universalmente accettati, e opinioni meramente personali, generate da umori e inclinazioni soggettive.

Questo è anche il problema posto dalla questione epocale dei cambiamenti climatici: da un lato, abbiamo i rapporti della IPCC, ovvero di uno dei più grandi forum scientifici esistenti oggi al mondo, dall’altra le opinioni di qualche “cavallo pazzo” della politica, che sono appunto solo tali, opinioni, spesso nemmeno disinteressate. Ma tant’è. Il mondo oggi va così e nemmeno Franzen, che oggi ricorda il suo passato e i suoi ormai lontani esordi newyorkesi senza nemmeno tanta osborniana rabbia, può farci nulla. Se non testimoniare, questo sì, caparbiamente, la sua coerenza e la sua onestà intellettuale.

Tuttavia questo libro contiene alcuni spunti di riflessione interessanti. A mio parere uno di questi riguarda un certo “riduzionismo climatologico” che, secondo Franzen, rischia di invalidare qualsiasi altra iniziativa in favore dell’ambiente, degli animali, di qualche tema anche molto specifico, del tipo: come impedire che qualche migliaio di uccelli si sfracellino ogni anno contro le pareti trasparenti di un nuovo stadio? Se il punto è che fra qualche tempo il pianeta terra, così come noi lo conosciamo, non esisterà più, darsi tanta pena per combattere battaglie molto specifiche e settoriali non può che sembrare uno spreco. Franzen, pur con il suo tono pacato e dialogante, prende nettamente le distanze da questo modo di ragionare. “Finché la necessità di mitigare i cambiamenti climatici prevarrà su ogni altro problema ambientale, nessun paesaggio del pianeta sarà al sicuro”, dice ad esempio, parlando di un progetto di conservazione ambientale in Costa Rica. Un progetto che, a quanto si capisce, ricalca proprio l’approccio descritto da Franzen in Libertà, che potremmo definire: basato su un ragionevole compromesso. Funziona così. Un pezzo di territorio viene sottoposto ad un protezionismo radicale, e diventa una culla di biodiversità, un habitat interamente votato alla conservazione. Attorno a questa sorta di “oasi”, però, le attività umane, anche alcune molto impattanti, vengono consentite. In questo modo si crea una sorta di equilibrio, vantaggioso per entrambi gli schieramenti, quello protezionista e quello sviluppista. Ma non basta: anche nell’area destinata a parco è necessario ottenere via via un sempre più forte coinvolgimento delle popolazioni residenti, altrimenti queste continueranno a vedere il parco come un corpo estraneo (da violare ogni volta che si può o che conviene).

“Il climatismo – scrive ancora Franzen – è estraniante quanto il globalismo”. Per difendere l’ambiente bisogna perciò entrare ben dentro i rapporti e i legami che intercorrono fra i diversi habitat e le diverse specie animali, uomo compreso.

Jonathan Franzen, La fine della fine della terra, Einaudi, 2019 (trad. Silvia Pareschi).

Share on FacebookShare on Twitter
Marco Pontoni

Marco Pontoni

Sono nato in Sudtirolo 50 anni fa, terra di confine, un po' italiana e un po' tedesca. Faccio il giornalista e ho sempre avuto un feeling per la narrazione. Ho realizzato video e reportages sulla cooperazione allo sviluppo in varie parti del mondo. Finalista al Premio Calvino, ho pubblicato il romanzo Music Box e, con lo pesudonimo di Henry J. Ginsberg, la raccolta di racconti Vengo via con te, tradotta negli USA dalla Lighthouse di NYC con il titolo Run Away With Me. Ho da sempre una sconfinata passione per gli autori americani, Lou Reed, l'Africa, la fotografia, i viaggi e camminare.

DELLO STESSO AUTORE

Il paradosso Salvini e dei suoi “squadristi patridioti”: un pericolo per la democrazia

Come siamo arrivati al politico Salvini uno di noi, il declino che ben ci rappresenta

byMarco Pontoni
We Shall Not Be Moved. Un libro e 4 CD per raccontare l’America che resiste

We Shall Not Be Moved. Un libro e 4 CD per raccontare l’America che resiste

byMarco Pontoni

A PROPOSITO DI...

Tags: Climate ChangeJonathan Franzenletteraturalibrisocial network
Previous Post

Alfred Hitchcock sbarca a Pisa con una mostra “da paura”

Next Post

BowLand che trip: viaggio nel magico mondo di Leila, Saeed e Pejman

DELLO STESSO AUTORE

Ritorno a Fascaray: un libro sull’identità, un affresco scozzese

Ritorno a Fascaray: un libro sull’identità, un affresco scozzese

byMarco Pontoni
Franco Battiato alla Highline Balloroom, New York. Foto: Tomas Fanutza

Quando Franco Battiato annunciò “L’era del Cinghiale Bianco” postmoderno

byMarco Pontoni

Latest News

Johnson, non ci fidiamo di TikTok, aveva 9 mesi per vendere

Donald Trump Pressures House Speaker Mike Johnson on Tax Hikes for the Wealthy

byRalph Savona
Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

byStefano Vaccara

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
BowLand che trip: viaggio nel magico mondo di Leila, Saeed e Pejman

BowLand che trip: viaggio nel magico mondo di Leila, Saeed e Pejman

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?