President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Libri
March 1, 2018
in
Libri
March 1, 2018
0

Il generale McRaven e qualche semplice regola di vita per non mollare mai

Iniziate col fare il letto: poi buttatevi, osate. Parola dell'ammiraglio, autore del libro "Make Your Bed", famoso per un discorso tenuto a Austin

Valter VecelliobyValter Vecellio
Il generale McRaven e qualche semplice regola di vita per non mollare mai

Il generale William H. McRaven, durante un discorso presso la MacDill Air Force Base, l'8 agosto 2011 (Foto da Jacob N. Bailey, U.S. Air Force)

Time: 3 mins read

L’ammiraglio a quattro stelle della Marina militare William McRaven potrebbe benissimo entrare nel pantheon di quegli eroi “comuni” che ama raccontare Clint Eastwood: come Sully, il comandante del volo US Airways 1549, o come l’American Sniper Chris Kyle; o i più recenti Spencer Stone, Alek Skarlatos e Anthony Sadler di “Ore 15:17 – Attacco al treno”; per non dire del Walt Kowalski, il reduce della guerra di Corea di “Gran Torino”. Persone messe dinanzi a scelte che cambiano l’intera esistenza. Persone che, tassello dopo tassello, di fatto costruiscono quello che si può ben definire “il grande romanzo americano”.

Per tornare a McRaven: nella sua carriera ricopre incarichi a ogni livello, fino a Comandante dell’US Special Operations Command, a capo delle operazioni speciali condotte da tutte le forze dell’esercito. Prende parte alle principali missioni americane in zone di guerra: Desert Storm, che apre la prima guerra del Golfo; Enduring Freedom in Afghanistan; l’operazione Lancia di Nettuno, culminata con l’uccisione di Osama bin Laden. Per il suo coraggio è insignito di due Bronze Star Medal e due Legion of Merit, tra le onorificenze più alte dell’esercito americano. Dopo 36 anni di servizio, nel 2014, McRaven si ritira dall’esercito. Attualmente è rettore di una quindicina di università nel Texas. Chissà se immagina che quel discorso tenuto all’università di Austin davanti ai neo laureati è destinato a diventare prima un agile libro diviso in svelti capitoli con un titolo che sembra l’esortazione di una madre al figlio: “Make your bed”; poi un best seller per mesi, nella classifica del New York Times, tradotto in 24 lingue. Il discorso, che si può agevolmente recuperare in you tube, ha avuto oltre cento milioni di visualizzazioni.

La copertina del libro “Make Your Bed”

Discorso e libro con regole apparentemente semplici, lapalissiane: “Se la mattina vi fate il letto, avrete portato a termine il primo compito della giornata. Questo vi darà una sensazione di orgoglio e vi incoraggerà a concluderne un altro, e poi un altro ancora. Farsi il letto, inoltre, rimarca la consapevolezza che nella vita le piccole cose contano. Se non sapete fare bene le piccole cose, non ne farete mai di grandi”.

Altre “regolette”: buttarsi, rischiare, dimenticare la strada conosciuta e ritenuta più sicura. Chi osa, vince; un po’ il motto dello Special aut service britannico, giusto per restare in campo militare. Traduzione: sudai ersi dei rischi fa parte del gioco della vita. Lavoro di squadra. Ecco, questa è una regola che dovrebbe osservare (e applicare) ogni leader, ogni persona che voglia assumere una responsabilità: vince chi sa fare lavoro di squadra e valorizza al meglio i suoi collaboratori.

Il mondo è pieno di pescecani. Predatori e arroganti prepotenti sono sempre in agguato, pronti a divorare chi è più debole, timido, indifeso. Occorre tenere testa agli squali, sapere che ci sono, tener conto della loro presenza senza consentir loro di paralizzarci. McRaven racconta che dei 150 aspiranti al suo corso Seals, solo in 37 ce la fecero a diplomarsi. Un massacro. E tuttavia questa specie di John Wayne dice che non sono i muscoli che contano, quanto il cuore: vale a dire la generosità, il dare senza attendersi ritorni, la difesa degli altri meno fortunati e più deboli. Non farsi illusioni. La vita per definizione non è giusta. Basta guardarsi intorno, prima o poi arriva la doccia gelata; ma guai a darsi alibi: “La gente comune e gli individui eccezionali sono tutti definiti dal modo in cui hanno affrontato le ingiustizie della vita”.

Il generale William H. McRaven

Sbagliare serve. Non si può essere sempre dei vincenti, occorre fare tesoro delle sconfitte per non avere paura di riprovare, e saper prendere future decisioni. “Date il meglio di voi nei momenti più bui”: McRaven racconta che anche chi indossa una divisa piange; quando, per esempio, sosta davanti alla bara di un compagno, e non c’è da vergognarsi a provare dolore. Il singolo fa la differenza. L’azione di ciascuno di noi pesa e ha forza. Essere speranza e’ la forza più potente del mondo.

Non mollare mai. Il libro di McRaven si chiude con la storia di un ranger, un ragazzo di 19 anni. Perde le gambe durante la sua prima missione. Gravi e diffuse ferita, parla con il linguaggio dei segni, imparato per comunicare con la madre sorda. Il ragazzo si rimette con una quantità di protesi, e caparbio dice: “Io starò bene”. Non molla. È un inno alla vita.
Così devono aver pensato e provato i milioni di lettori di questo libro. Non solo negli Stati Uniti d’America.

Share on FacebookShare on Twitter
Valter Vecellio

Valter Vecellio

Nato a Tripoli di Libia, di cui ho vago ricordo e nessun rimpianto, da sempre ho voluto cercare storie e sono stato fortunato: da quarant'anni mi pagano per incontrare persone, ascoltarle, raccontare quello che vedo e imparo. Doppiamente fortunato: in Rai (sono vice-caporedattore Tg2) e sui giornali, ho sempre detto e scritto quello che volevo dire e scrivere. Di molte cose sono orgoglioso: l'amicizia con Leonardo Sciascia, l'esser radicale da quando avevo i calzoni corti e aver qualche merito nella conquista di molti diritti civili; di amare il cinema al punto da sorbirmi indigeribili "polpettoni"; delle mie collezioni di fumetti; di aver diretto il settimanale satirico Il Male e per questo esser finito in galera... Avrò scritto diecimila articoli, una decina di libri, un migliaio di servizi TV. Non ne rinnego nessuno e ancora non mi sono stancato. Ve l'ho detto: sono fortunato.

DELLO STESSO AUTORE

Anche la Chiesa di Zuppi vuole riforme per la Giustizia

Anche la Chiesa di Zuppi vuole riforme per la Giustizia

byValter Vecellio
Che eredità lasciare ai giovani con gli ospiti dei talk show?

Che eredità lasciare ai giovani con gli ospiti dei talk show?

byValter Vecellio

A PROPOSITO DI...

Tags: consigli di vitalibri americanimarina militare USAresilienzawilliam mcraven
Previous Post

Storie dall’Artico: i portatori di messaggi

Next Post

Giuseppe Paternostro e l’analisi del contesto nel linguaggio della mafia

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

falcone capaci

Ricordare Capaci e le sue tante verità

byValter Vecellio
Un testimone libero chiamato Ennio Flaiano

Un testimone libero chiamato Ennio Flaiano

byValter Vecellio

Latest News

Le audizioni in Congresso contro Trump come una serie tv: ascolti record

Pat Cipollone convocato dalla Commissione che indaga sul 6 gennaio

byMassimo Jaus
Hudson Yards Boasts a New Art Gallery

Hudson Yards Boasts a New Art Gallery

byLa Voce di New York

New York

Hudson Yards Boasts a New Art Gallery

Hudson Yards Boasts a New Art Gallery

byLa Voce di New York
Per la prima volta i Comites sfilano a favore dei diritti LGBTIQ+

Per la prima volta i Comites sfilano a favore dei diritti LGBTIQ+

byClaudia Carbone, Riccardo Costa e Leide Porcu

Italiany

Con il falso Made in Italy gli Usa vogliono invadere il mercato europeo

Con il falso Made in Italy gli Usa vogliono invadere il mercato europeo

byLa Voce di New York
Lo staff di In Scena!

In Scena! Sipario sul festival del teatro italiano a New York che reagisce alla pandemia

byManuela Caracciolo
Next Post
Giuseppe Paternostro e l’analisi del contesto nel linguaggio della mafia

Giuseppe Paternostro e l'analisi del contesto nel linguaggio della mafia

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In