Per raggiungerla ci si lascia alle spalle una chiassosa e assolata via Roma, percorrendo le stradine interne di una Palermo che pare quasi assopita, godendo dell’ombra refrigerante delle case malferme, tra residui di smog e qualche macchina che prova a introdursi a forza tra un motorino e un’Ape fuori posto.
Passerebbe quasi inosservata a un occhio non troppo attento, se non fosse per la girandola colorata posta all’imbocco di Piazza Monte di Santa Rosalia. Una girandola consunta ma vivace, che nei giorni di scirocco o maestrale vortica attirando la curiosità dei passanti, turisti in cerca di percorsi poco battuti o studenti fuori sede che di Palermo non ne hanno mai abbastanza.
Pochi passi ed ecco dipanarsi dinanzi agli occhi una sfilza di scaffali, accostati l’uno all’altro, disposti lungo i due lati della strada e straripanti di volumi d’ogni dimensione e colore. E più ci si addentra, più gli scaffali e i volumi si moltiplicano, sino a invadere una piazza intera. Un labirinto di libri nel cuore silenzioso del centro storico di Palermo.
Subito a venirti incontro è un signore baffuto dal volto gioviale, spesso adornato da una coppola siciliana vecchio stile, che si presenta stringendoti con vigore la mano, tentando di decifrare la tua espressione incredula di fronte a uno spettacolo tanto inconsueto.
“Pietro Tramonte, tanto piacere. È la prima volta che viene?”, si introduce il guardiano di quel tesoro, porgendo gentilmente un bigliettino da visita a chiunque si imbatta nella sua biblioteca. Originario di Gibellina, provincia di Trapani, il signor Tramonte è un ragioniere in pensione, custode di una libreria privata “itinerante” che si allunga per tutta una piazza e che oggi conta quasi 50mila volumi.
“Io la definisco biblioteca sociale” precisa, raccontando l’evoluzione di un’iniziativa di condivisione nata da una collezione privata di libri, arricchitasi grazie alla sua passione per la lettura. “Tutto è iniziato nel febbraio 2013, con 5mila volumi che avevo in casa e che ho sistemato all’interno di un piccolo magazzino concessomi in comodato d’uso. Qualcuno mi ha suggerito di mettere in mostra quei libri e così ho cominciato a esporli fuori. In breve tempo l’idea ha avuto successo”.
La biblioteca si alimenta del baratto con i cittadini, che possono scambiare i loro libri con i quelli del signor Pietro, oppure acquistarli dietro offerta libera o per pochi euro, ed è ricca di ogni genere di volumi. Per scovarli bisogna rovistare tra le mensole dove sono impilati a migliaia, suddivisi per categoria dal signor Tramonte e dai suoi aiutanti, spesso abitanti del quartiere o studenti, che quando possono prestano una mano per catalogare vecchi e nuovi testi che ogni giorno arrivano a infoltire la collezione. Armati di un po’ di pazienza e di voglia di scoperta, in certe giornate si possono portar via delle vere e proprie rarità.
Dalla storiografia alla poesia siciliana, dai libri sulla mafia alle guide turistiche di un’Italia mutata nel tempo, sono tantissime le sezioni della biblioteca itinerante, tra cui quella di lingua straniera, quella delle riviste, dei fumetti, degli usi e costumi palermitani. “Itinerante” è però la natura del progetto, che si propone di condividere la cultura non soltanto in loco, ma anche di esportarla.
Alcuni dei pezzi tra i più interessanti della biblioteca hanno infatti lasciato l’Italia: “Ho donato dieci libri di poeti siciliani alla costituenda biblioteca d’Alessandria d’Egitto – racconta il signor Tramonte, mostrando orgoglioso la lettera di ringraziamento ricevuta – e ne ho spediti altrettanti alla Library of Congress di Washington”.
Ma per lui è improprio parlare di libri più pregevoli di altri. “Un libro che per te è pregiatissimo, per altri non lo è”. Per l’ex ragioniere i libri sono strumento di crescita sociale. Sono molteplici, infatti, le donazioni di libri fatte alle scuole e alle associazioni che operano per educare i ragazzi di quartieri difficili, come il Laboratorio Zen Insieme. Recentemente il signor Pietro ha anche donato 70 libri al SeRT (Servizi per le Tossicodipendenze) e regalato altri volumi in occasione della Giornata mondiale del libro.
“Il Comune di Palermo sa della mia attività, mi ha anche convocato in Consiglio, dove ho spiegato la valenza della mia iniziativa, che funge da biblioteca sociale di quartiere”, precisa e sottolinea come l’allestimento della stessa sia avvenuto anche in un’ottica di riciclo, attraverso il riutilizzo di vecchi oggetti per la custodia dei libri, o il baratto, come nel caso delle scaffalature.
Il signor Tramonte è anche uomo di marketing e per pubblicizzare la sua attività ha coinvolto il bar all’angolo, regalando un libro per ogni caffè consumato agli avventori che, dietro scontrino, hanno potuto ritirare il volume in piazza Monte di Santa Rosalia.
“Sono sempre qui, sole, pioggia o maestrale che tiri, faccio orario continuato. Non chiedo cifre, ma un semplice like su Facebook alla pagina della biblioteca, creata per me dai ragazzi. Non spaccio niente, se non cultura, una bella cosa di questi tempi”.