Cosa unisce Claudio Scajola, Walter Veltroni e Papa Benedetto XVI? Una predilezione per i gatti. Cosa invece Massimo D’Alema, Bill Clinton, Umberto Bossi e Vladimir Putin? La scelta di un labrador come amico "di razza" per il proprio tempo libero. A parteggiare per i cani sono anche politici distanti tra loro, come il deputato Pdl, Guido Crosetto – che sostiene: "Più conosco gli uomini e più amo i cani" – e la passionaria del Pd, Rosy Bindi. Mentre Roberto Calderoli ammette di aver avuto nel passato sempre tanti animali, tra i quali due lupi e un tigrotto, dato via dopo che aveva divorato un cane.
Sono queste solo alcune delle molte curiosità raccolte dalla giornalista Carola Vai nel libro che raccoglie nel titolo un suggerimento del presidente degli Stati Uniti Harry Truman: «In politica se vuoi un amico comprati un cane» (pp.238, Daniela Piazza Editore, Euro 17).
I politici e uomini di Stato vengono così raccontati da un angolo prospettico decisamente particolare: quello delle loro passioni per gli animali domestici.
Gli aneddoti sono raccolti in anni di ricerche attraverso archivi, biblioteche e raccolte di giornali ma anche, e soprattutto, in contatti diretti con i diversi protagonisti. Vengono mescolate vicende storiche, gossip, affetto dei potenti verso cani, gatti, cavalli tratteggiando in questo modo il carattere dei diversi leader: da Garibaldi, che creò la prima società per la protezione degli animali, a Silvio Berlusconi, da Giovanni Spadolini a Umberto Bossi, da Giorgio la Malfa a Sandro Pertini.
All’estero spesso i politici al comando dei vari governi non disdegnano l’utilizzo degli animali domestici per affascinare o comunicare.
A loro è dedicata una seconda sezione del libro Si scopre in questo modo che l’ex premier russo Putin utilizza un sistema radar messo a punto dalla difesa per rendere sempre rintracciabile la sua Koni, una femmina di labrador color nero, e che nel marzo 1970 la regina Rania di Giordania nel disperato tentativo di salvare la vita del proprio cane si rivolse ad una clinica veterinaria israeliana, organizzando un viaggio segreto con tanto di scorta.
Ma le curiosità del libro sono anche altre. Un capitolo è dedicato al primo cimitero per animali domestici d’Italia, creato a Roma, nel quale almeno tre Presidenti della Repubblica hanno sepolto i loro amici-animali. Un altro capitolo a Torino, considerata attualmente la prima città italiana "a misura di animali" anche perché vide 150 anni fa la nascita della "Regia società torinese protettrice degli animali". Insomma un viaggio attraverso politici e grandi della terra realizzato zoomando una angolatura particolare, quella del loro rapporto con gli animali domestici.