Si è spenta ieri a Roma la storica dell’arte italiana Gioia Mori. Curatrice di mostre e docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Roma era conosciuta a livello internazionale come la maggiore esperta al mondo dell’artista Tamara de Lempicka pubblicando nel 1994, il primo libro in assoluto a lei dedicato. Mori ha lavorato fino all’ultimo giorno, curando per il Fine Arts Museums of San Francisco la prima mostra mai dedicata a Tamara de Lempicka da un museo americano. L’esposizione in corso al De Young Museum di San Francisco sarà inaugurata la prossima primavera anche al Museum of Fine Arts di Houston.
Mori, che ha dedicato circa trenta anni della sua vita a studiare Tamara de Lempicka, aveva fatto una scoperta chiave sulla vera data di nascita dell’artista proprio nel gennaio dello scorso anno. “Tamara aveva falsificato la sua data di nascita, cosa che sposta completamente l’asse della sua vita”, aveva dichiarato la storica dell’arte. La rivelazione era emersa durante una ricerca tra i documenti conservati al Fine Arts Museum di San Francisco.
Mori è stata attiva anche in ambito editoriale dirigendo il giornale “Art e Dossier” dal 1996 al 2007 di Giunti Editore, Milano e capo redattrice del sito “Artonline” dal 1996 al 1999. Nel corso degli anni ha curato numerose mostre dedicate alla pittrice di origine polacca in varie città italiane ed europee come Milano, Roma Parigi, Torino, Verona e Madrid.
Di recente aveva lavorato sull’Art Deco in Italia per la realizzazione di mostre ai Musei di San Domenico, a Forlì, e sull’immagine della donna moderna negli anni Venti con le mostre a Zurigo e al Guggenheim di Bilbao nel 2020, sulle artiste emigrate dalla Russia con le esposizioni Divine Avanguardie a Palazzo Reale a Milano nel 2020, sulle artiste del Rinascimento e del Barocco con le mostre intitolate Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600 a Palazzo Reale di Milano nel 2021. I funerali si svolgeranno a Roma, giovedì 23, presso San Giovanni Battista dei Fiorentini.