Il governo italiano ha restituito al Messico 101 reperti archeologici appartenenti al patrimonio culturale nazionale. La restituzione si è svolta a Roma presso l’ambasciata messicana durante una cerimonia cui hanno partecipato la sottosegretaria degli Esteri, María Teresa Mercado Pérez, arrivata in Italia in rappresentanza del ministro degli Esteri messicano Juan Ramón de la Fuente, delle autorità dell’Istituto Nazionale di Antropologia e storia messicano e del Ministero della Cultura messicano. All’evento erano presenti anche l’ambasciatore Carlos García de Alba,il sottosegretario per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale Giorgio Silli e Francesco Gargaro, Comandante generale dell’Arma dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale italiano.
I beni restituiti, di inestimabile valore storico e artistico, erano arrivati in Italia mediante il traffico illegale internazionale e provengono da diverse regioni della Mesoamerica che gli esperti hanno datato a partire dall’anno 900 a.C. fino al XVI secolo, periodo dell’occupazione spagnola nel Centroamerica.
Il Direttore generale dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia messicano (INAH), Diego Prieto Hernández ha rivelato che i reperti archeologici sono stati sequestrati in particolare a Roma, Perugia, Udine, Ancona e Cosenza. “La maggior parte sono figure antropomorfe, che dimostrano l’enorme valore della cultura dei nostri antenati relativamente al corpo umano” sottolinea l’esperto.
Già a partire dal 2018, il Messico ha ottenuto la restituzione di 800 pezzi archeologici confiscati dalle forze dell’ordine italiane. Il processo di restituzione da parte dell’Italia sottolinea pertanto, l’impegno da parte del governo messicano per il recupero e la protezione del patrimonio autoctono, promosso dalla politica della presidente Claudia Sheinbaum Pardo per la restituzione dell’eredità culturale messicana distribuita illegalmente all’estero.
A proposito di ciò, durante l’evento all’ambasciata, la sottosegretaria messicana Mercado Pérez ha sottolineato la carica simbolica della cerimonia,“ che riflette l’eccellente stato delle relazioni bilaterali Messico-Italia”.