A long road to New York. Passati i lampi di Armory e Frieze Seoul a inizio settembre, il sistema dell’arte ha rimesso in moto la sua macchina scintillante un mese fa, mobilitando gallerie, case d’asta, collezionisti e appassionati di tutto il mondo. Tra storiche ma affaticate capitali (Hong Kong, Londra) e rampanti e rigenerate destinazioni (Parigi, Torino) è stato un autunno bulimico, costellato da decine di eventi, come non se ne vedeva da prima della pandemia. Un abbagliante percorso di fiere, mostre, aste che trova ora il suo culmine e compimento fra i grattacieli della Grande Mela. La città che non dorme mai, ma sogna in continuazione. E di fascinazioni e incanti, letteralmente, si compone la dieci giorni newyorkese sul palcoscenico lucente di Manhattan. Sul ring, l’ennesima sfida d’aste tra le major rivali di sempre, Christie’s e Sotheby’s.
Quest’ultima, a dire la verità, ha già messo più di un piede avanti –come raccontavamo nell’ultimo articolo– aggiudicandosi l’affidamento della milionaria Collezione Landau, in programma l’8 e 9 novembre. La sua vendita darà il via a una serie di otto vendite che si estendono fino al 16 novembre. Tra queste la Modern Evening Auction (13 novembre), guidata da Pablo Picasso con Compotier et guitare: un dipinto che ha le sembianze di una natura morta, ma in realtà cela il racconto di una storia che nasce. Quella tra Picasso e la sua musa e amante Marie-Thérèse.
Un amore sbocciato da un incontro casuale nel 1927, che solo nel 1932 (anno di realizzazione del dipinto) si consacrerà pubblicamente. Nell’opera la presenza della ragazza è inconfondibile, espressa attraverso le linee fluide del drappeggio verde che richiama le sue forme; l’uso predominante di una tavolozza di colori con giallo e lavanda, che diventeranno poi tipici della sua rappresentazione; e la forma seducente della chitarra a destra.
La stima non è stata divulgata, ma dovrebbe superare, a rigor di logica, la valutazione più alta a catalogo, ovvero i 30-40 milioni di dollari di Pioppi sulle rive dell’Epte di Claude Monet. Un paesaggio delicato, immerso in una nebbiolina dai toni rosa, riscontrabili in altre due scene intime ed enigmatiche proposte in catalogo: Busto di donna sempre di Picasso, stimato 18-25 milioni, e Pazienza di Balthus, stimato 12-18 milioni.
La serata del 15 novembre è invece dedicata al Contemporaneo. The Now Evening Auction è dominata da Jenny Saville e il suo Shift, olio su tela di membra e carni schiacciate fino a sovrapporsi: un valzer di corpi che potrebbe valere un nuovo record in asta, vista la stima di 9-12 milioni (il top price è di 12,5 milioni). Subito dopo andrà in scena la Contemporary Evening. Un trittico di opere su tutte ne satura il catalogo.
La meglio valutata -40-60 milioni di dollari- è Self-Portrait as a Heel di Jean-Michel Basquiat. Se le scritte, le maschere e lo stile frenetico sono tipiche del writer americano, il verde acceso e potente che fa a loro da sfondo è tanto singolare da rendere il dipinto particolarmente raro. Da qui al rosso vivo di Abstraktes Bild, imponente tela quadrata di quasi tre metri di Gerhard Richter, risalente al 1997. Dodici mesi in cui Richter realizzò solo tre dipinti con queste caratteristiche; tra questi, quello di Sotheby’s è l’unico rimasto in mani private, mentre gli altri sono conservati all’High Museum di Atlanta e all’Israel Museum di Gerusalemme. Anche per questo l’opera è stimata 25-35 milioni. Il terzetto è chiuso da un dittico di Joan Mitchell, Sunflowers stimato 20-30 milioni, una fioritura di colori e volteggi astratti, tipici della fase finale dell’artista, quando viveva fuori Parigi immersa nella natura.
Di simili valenze segniche vive anche Untitled (Bacchus 1st Version II) di Cy Twombly. A proporla, però, è Christie’s, che dal 7 novembre srotola la sua fila di cinque vendite live dal Rockefeller Center. Si parte con la 20th Century Evening Sale. L’opera di Twombly, che celebra il dio greco del vino dei piaceri, è stata realizzata su una tavola, quasi a ricordare il sidro che scorreva a fiumi durante i baccanali. Scorreranno anche le offerte? Si parte da una stima di 18-25 milioni. Il 9 novembre scatta l’ora della 20th Century Evening Sale, anticipata da vari sentori di record. I più insistenti provengono da Recollections of a Visit to Leningrad di Richard Diebenkorn e da Charred Beloved I di Arshile Gorky.
Per entrambi la stima è su richiesta, ma l’importanza è tale da far presumere grandi aggiudicazioni. Il paesaggio di Diebenkorn vibra di echi matissiani, per uso estremo del colore e mistificazione astratta. Il dipinto di Gorky, invece, rappresenta un ponte ideale tra Surrealismo e Astrattismo, con alcuni accenni di figure fantastiche che galleggiano in un mare rosato. In un oceano arancio, invece, affonda Untitled (Yellow, Orange, Yellow, Light Orange) di Mark Rothko datato 1955, anno della sua prima grande mostra alla Sidney Janis sulla 57esima. Un tramonto di fuoco, da almeno 50 milioni di dollari, che bagnerà ancora una volta la sua città d’elezione. Luci caldissime a Manhattan: è il momento clou di tutta la stagione.