Sulla romana collina del Pincio, si erge un maestoso complesso architettonico che al tempo dei Medici fu sede di ambasciatori fiorentini alla Corte Vaticana e prestigioso luogo di approdo di imponenti personalità culturali: Villa Medici, i cui giardini impreziositi di busti e bassorilievi introducono il visitatore negli interni magnificamente decorati da Jacopo Zucchi, ospita l’Accademia di Francia a Roma, nata nel 1666 per volontà di Luigi XIV con il fine di accogliere i borsisti vincitori del Prix de Rome, ma designata da Napoleone nel 1803 a nuova sede dell’Accademia di Francia, imperitura testimonianza di ciò, un’iscrizione che troneggia in uno dei lussuosi saloni che si susseguono nella dimora: “A Napoléon le Grand, les Arts reconnaissans” (A Napoleone il Grande, le Arti riconoscenti).
Villa Medici con la sua Accademia di Francia, oggi guidata dal direttore Sam Stourdzé, rappresenta inequivocabilmente un fulcro internazionale di produzione culturale e valorizzazione dell’arte nel mondo e presenta, infatti, in anteprima, la mostra-evento “Gribouillage / Scarabocchio. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly“, concepita dalle due curatrici Francesca Alberti, direttrice del dipartimento di storia dell’arte all’Accademia di Francia a Roma e professore di storia dell’arte a l’Università de Tours – CESR e Diane Bodart professore di storia dell’arte alla Columbia University, New York, con la collaborazione di Philippe-Alain Michaud, storico dell’arte, curatore al Musée national d’art moderne Centre Pompidou, Parigi.

La Mostra è prodotta e organizzata dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e dal Beaux-Arts di Parigi nella persona di Anne-Marie Garcia, curatrice, responsabile delle collezioni e con il sostegno del Musée national d’art moderne – Centre Pompidou di Parigi in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma, grazie al curatore designato Giorgio Marini, storico dell’arte. L’evento culturale si snoda in due presentazioni complementari, una a Roma e l’altra a Parigi: la prima a Villa Medici, dal 3 marzo al 22 maggio 2022, sarà seguita dalla seconda al Beaux-Arts di Parigi dal 19 ottobre 2022 al 15 gennaio 2023. La mostra a Villa Medici è accompagnata da una serie di conferenze e da proiezioni di film d’artista provenienti dalle collezioni del Musée national d’art moderne – Centre Pompidou di Parigi.

L’esposizione a Roma presenta in esclusiva alcuni prestiti eccezionali: il palinsesto di disegni tracciati sul retro del Trittico della Madonna di Giovanni Bellini, conservato alle Gallerie dell’Accademia a Venezia, che il pubblico avrà l’occasione di scoprire per la prima volta, così come i disegni di Benozzo Gozzoli, Fra Bartolomeo, Michelangelo, Pontormo, Tiziano, Taddeo Zuccari, le opere dei Carracci, di Simone Cantarini, Algardi, Bernini provenienti dalle più importanti collezioni italiane, la testa grottesca di Leonardo da Vinci, data in prestito dal Beaux-Arts di Parigi e il taccuino di Delacroix conservato all’Istituto nazionale di storia dell’arte di Parigi (INHA).
Denominatore comune tra i due eventi di Roma e di Parigi, le opere comuni alle due sedi espositive, che includono le porzioni di pareti staccate della bottega di Mino da Fiesole o dell’atelier di Giacometti; il Ritratto del Fanciullo con disegno di Giovanni Francesco Caroto; le fotografie di Brassaï e di Helen Levitt così come le opere di Cy Twombly, di Asger Jorn, del gruppo Cobra, di Luigi Pericle e Giacomo Balla.

Saranno 300 le opere originali, dal Rinascimento all’epoca contemporanea, prestiti concessi dalle più prestigiose istituzioni italiane ed europee tra le quali la Galleria degli Uffizi, Firenze, Gallerie dell’Accademia, Venezia, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli, Biblioteca Reale, Torino, Opera Primaziale Pisana, Musée du Louvre, Parigi; Staatliche Museen, Berlino; Museu Nacional Soares dos Reis, Porto; Bibliothèque Sainte-Geneviève, Parigi; Casa Buonarroti, Firenze; Archivio Nazionale di Stato, Roma; Musée du Petit Palais, Parigi. Il catalogo della mostra riunirà le 300 opere esposte a Roma e a Parigi e verrà pubblicato, in versione italiana e francese, da Villa Medici e dalle Beaux-Arts de Paris éditions. Focus che traspare dal progetto espositivo, l’importanza della funzione liberatoria e catartica di uno degli aspetti più nascosti della pratica istintuale del disegno: lo scarabocchio, manifestazione grafica di un viaggio a ritroso nella spontaneità primordiale dell’artista, che focalizza l’attenzione dell’osservatore sul retro delle opere o al margine degli affreschi, esortando ad inedite riflessioni ed accostamenti fra le creazioni di maestri come Leonardo da Vinci, Michelangelo, Pontormo, Tiziano, Bernini fino ai più moderni e contemporanei, Picasso, Dubuffet, Henri Michaux, Helen Levitt, Cy Twombly, Basquiat, Luigi Pericle. Un nuovo approccio attivatore di originali modalità interpretative che, contravvenendo alla consueta standardizzazione cronologica e stilistica delle opere, rende attore principale lo schizzo o scarabocchio, fonte originaria, rivalutata ed autentica del genio creativo, la cui delineazione nell’evento vedrà il suo evolversi in sei sezioni tematiche, (L’ombra della bottega, Il gioco del disegno,Componimenti inculti, L’infanzia dell’arte,Fantocci,Il richiamo del muro), che accompagneranno il visitatore in un excursus cosmogonico, inconsueto e rivelatore.