“Dal caos può nascere una stella danzante” diceva Nietszche. In tempo di pandemia, l’arte sta trovando una nuova identità, quell’arte che prende vita proprio nelle strade, ora deserte. Un progetto per animare le strade deserte e aiutare le persone in difficoltà.
Il progetto, chiamato Color4Action è promosso da Yourban2030 – organizzazione no profit fondata in Italia da Veronica De Angelis e ora approdata negli USA con Frank Ferrante della Ferrante Law Firm e comprende Italia, Spagna, USA, Perù, Australia, Inghilterra, Brasile, India con 60 artisti.
Tra questi spicca un artista italiano che vive e lavora a New York. Federico Massa, in arte Iena cruz. Milanese, vive a Brooklyn, ha esposto per molte gallerie a New York, Boston, Miami, suo tra i tanti, il murale contro l’inquinamento a Lambrate dal titolo “Anthropoceano”; ha pubblicato in questi giorni alcuni video su Facebook dalla sua casa di Brooklyn. S’intitolano “Non farti prendere dal panico, siamo italiani”. Racconta: “Mi piace parlare delle problematiche legate all’ambiente e agli animali in via d’estinzione. In questo momento i miei familiari sono tutti a Milano, la zona rossa e ho avuto notizie in tempo reale che anticipavano la situazione che si è venuta a creare più tardi in America. La zona dove abito, a Brooklyn, è molto popolata ma piano piano la realtà è diventata apocalittica. Stare in casa mi ha dato una spinta a voler approfondire la mia ricerca. Una sorta di nuova sfida con me stesso. Mi ritrovo a disegnare volti umani, che non avevo mai fatto prima “, da un certo punto di vista, lo reputo un regalo.”

Tutto ciò è stato possibile grazie alla partnership con la Dorothy Circus Gallery, un’istituzione nel mondo dell’arte contemporanea pop/surrealista impegnata nella promozione della street art.
L’operazione ha una grande importanza per la raccolta fondi destinata e alle associazioni che affrontano l’emergenza Coronavirus come la Ong Word save World” proposta dall’artista Max Papeschi e altri artisti brasiliani impegnata a distribuire kit di emergenza con alimenti e generi di prima necessità all’interno della favelas Cidade de Deus di Rio De Janero; la Ong Nashulai in supporto al popolo Masai in Kenya segnalata dall’artista londinese Louis Masai; la Scuola Bronx Arts Ensemble proposta dall’artista GioRomo; gli Ospedali Sacco di Milano e San Gavino Monreale in Sardegna segnalati, appunto, dagli italiani Iena Cruz e Giorgio Casu residenti in America.
Color4Action mette a disposizione 40 disegni di grandi artisti da colorare, un modo per mettersi in gioco, per rilassarsi e scoprirsi abili coloristi. Le opere in bianco e nero sono scaricabili sul sito Yourban2030 con una donazione. Una volta colorati, i disegni potranno essere spediti alla mail gro.0302nabruoy ed essere selezionati dagli artisti stessi per entrare a far parte del primo Colouring Book mondiale della Street Art, un libro unico nel suo genere che testimonierà come l’arte possa curare lo spirito e dar vita a dei percorsi di solidarietà internazionale. @dnes

Recentemente il The New York Times ha raccontato in un articolo di un’ iniziativa curiosa : una mostra a cielo aperto chiamata “Drive-By-Art” (arte pubblica ai tempi del distanziamento sociale),” che si è svolta recentemente negli in Hamptons. Organizzata dall’ artista Warren Neidich, ha coinvolto 50 artisti che hanno montato le loro opere fuori dalle proprie abitazioni per dare modo alle macchine di passaggio di poter osservare i loro lavori. Insomma, una forma di esibizione insolita che ha animato un luogo lontano dalla città, dove molti creativi si sono rifugiati durante il lockdown, andando via dai loro studi di Brooklyn o Queens. Tutto è stato pensato in modo che si possa usare l auto per compiere un piacevole viaggio, l’esposizione dal finestrino . “Drive-By-Art” continuerà a coinvolgere artisti che vivono a Los Angeles e sarà allestita in gran parte dei quartieri. La mostra sarà visibile a East Los Angeles dal 23 al 25 maggio e a West Los Angeles il 30 e 31, le location si possono trovare qui.
Mentre musei e gallerie sono costretti a mantenere le porte chiuse l’arte, il progetto LAZZARO art doesn’t sleep mette in mostra l’arte che non dorme, l’arte che vive e vince la paura.

Agli artisti è stato chiesto di concedere due immagini di lavori realizzati durante la fase di quarantena. Non è stato chiesto, di proposito, di ricevere opere che interpretino necessariamente questo periodo storico.
Il progetto è nato con la collaborazione tra Claudia Pecoraro, curatrice e ricercatrice con base a Roma, e Laura Mega, artista italiana da anni residente a New York che si è trovata a vivere la sua quarantena a Roma.
“In questa prima fase, sono stati chiamati a raccolta artisti internazionali con base a Roma e a New York, circa 15 per ogni città-spiega Laura- e a ciascuno è stato chiesto di concedere immagini di opere realizzate durante il lockdown, che saranno parte di una mostra collettiva proiettata simultaneamente, domenica 17 maggio alle 22.30, sui muri dei palazzi delle due città”.
L’intento dichiarato è di allargare la rete, in una seconda fase, con una open call a livello globale. Tutti i possessori di un proiettore sono stati invitati a rivolgere il proprio apparecchio fuori dalle proprie finestre e proiettare sui muri dei palazzi antistanti. L’ambizione è di pervadere strade abitate, piazze, cortili, giardini, monumenti… tutti gli spazi pubblici che in questi mesi sono stati costretti al silenzio.
Anche qui, con il titolo Family Business realizzato con l’arte digitale, Iena cruz ha dato il suo contributo con un tema delicate ma molto sentito. “Lavoro casa, casa lavoro. Per alcune persone il luogo dove svolgere la propria professione è diventato come una seconda abitazione, o anche un modo per evadere dalla propria realtà famigliare . Ma cosa succede quando cambiano gli equilibri e si è costretti a raccogliere la propria vita in una stanza?”.
Insieme a lui anche l’artista Angelica Bergamini, a New York dal 2006, affermata artista che ha proposto due opere di una nuova serie nata proprio in tempo di lockdown.

“Ho voluto sottolineare il concetto che siamo tutti polvere di stelle -spiega Angelica- I lavori sono tutti blu da quando è cominciata la pandemia. Non scelgo il colore a priori ma lascio che l’inconscio guidi. Sono due mesi che in studio è tutto blu, un cielo stellato, un colore associato con la sensazione di pace e fiducia, e se ci pensi il cielo stellato parla di introspezione. Nel contesto della quarantena è stato terapeutico usare questo colore che invita al rilassamento. Poi, ho ribadito il concetto dello zero. In sanscrito zero era sunya, il vuoto che implica quell’assenza di qualità che esiste oltre tutto ciò che appare. La sua radice implica che è un grembo ricettivo, un vuoto gravido che può potenzialmente dare la nascita a tutte le cose. Come l’uovo cosmico, lo zero è il principio fecondazione”.
Per il progetto Lazzaro, Angelica ha proposto una stampa monotipo a base di colori a olio, per trasmettere la sua esplorazione del cosmo come luogo delle nostre origini. “In tempo di lockdown è diventato un cielo notturno che parla di infinito”.
Ecco l’elenco degli artisti a New York
Noah Becker – Angelica Bergamini – Billy The Artist – Craig Collins – Rodolfo Edwards – Icy & Sot – iena cruz – Chris Klapper & Patrick Gallagher – Libby Schoettle – poieverywhere (Yusuke Ochiai) – Streetfauna (Michele Palazzo) – Mila Tenaglia – Yvette Molina