Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Arte e Design
September 30, 2019
in
Arte e Design
September 30, 2019
0

Isadora Duncan, la profetessa della danza libera in mostra a Firenze

A villa Baldini, la prima mostra in Italia sulla ballerina che ha aperto le porte al 20esimo secolo, influenzando la danza italiana con il suo stile "libero"

Marinella GuatterinibyMarinella Guatterini
Isadora Duncan Exhibits Herself…with Her Usual Panache

Plinio Nomellini. Gioia tirrena, 1914.

Time: 5 mins read

Se il corpo, per un danzatore, non è solo lo strumento, ma anche l’immagine visibile della sua sagoma interiore e del suo vissuto, e viene percepito, fissato e trasfigurato, a sua volta, come “opera d’arte” in molteplici fotografie, schizzi, possenti disegni, quadri e sculture , allora non v’è dubbio alcuno sulla affascinante e pertinente collocazione, alla Villa Bardini di Firenze, della mostra A passi di danza – Isadora Duncan e le arti figurative in Italia tra Ottocento e avanguardia. 

A Maria Flora Giubilei e Carlo Sisi, i due curatori della prima ricca esposizione italiana dedicata alla profetessa americana di una nuova danza libera e del futuro (nata a San Francisco il 27 maggio 1877 e scomparsa a Nizza il 14 settembre 1927) sarebbero bastati, in realtà, alcuni dati storici, legati alla città dantesca, per costruire un itinerario duncaniano. Nel 1902, e per tre recite (25, 27 e 28 ottobre) “una leggiadra Isadora, di rara intelligenza artistica” – come ebbe a scrivere l’anonimo cronista di un giornale locale -, si esibì nel salone del Circolo degli Artisti fiorentini. Danzò, con il suo corpo gioiosamente turgido, scalzo, avvolto in pepli ellenistici, e il movimento ispirato al moto ondulatorio delle onde marine, e al volo degli uccelli, una sua libera interpretazione della Primavera di Sandro Botticelli, presumibilmente sulla musica di Claudio Monteverdi e su melodie di maestri anonimi più antichi. Riprese anche l’Orfeo di Gluck, già proposto nello stesso mese a Monaco di Baviera e a Trieste, la sua prima tappa italiana. Fu un successo controverso.

Isadora improvvisava, seguendo ben precise linee guida e di ascolto del corpo. Quelle linee partivano, per lei, dalla respirazione e dal fulcro energetico che aveva individuato nel plesso solare, dall’asimmetria del busto che ruota in senso contrario al movimento delle gambe, ma anche dalla musica. Fu la prima danzatrice in assoluto a sdoganare le sonorità del passato: Beethoven, Chopin, Scriabin e tanti altri grandi compositori. Nessuna musica preconfezionata, o creata da musicisti minori come nel balletto accademico del suo tempo: poteva forse piacere a tutti? Intanto Firenze le offrì la tanto desiderata occasione di trascorrere ore, anzi “giornate intere” alla Galleria degli Uffizi davanti alla Primavera del Botticelli, poco altro importava. Isadora lasciò la sua firma in calce a una pagina dei Soci del Gabinetto Vieusseux, ove si era recata per ricercare l’euforico trafiletto giornalistico che la riguardava. Confermò anche  la sua presenza ottobrina  all’Hotel Helvetia Bristol, ove soggiornò, con altra firma regolarmente esposta in una bacheca della mostra: 175 pezzi, tra quadri, statue , libri e lettere .

Ma quella Firenze, ieri come oggi magnifica, che la Villa Bardini, ex secentesca Villa Manadora,-  di cui l’antiquario che ancora le presta il nome fu l’ultimo proprietario prima della donazione pubblica – rivide ancora la nostra artista nell’ottobre 1906. Vi era giunta per l’allestimento, le prove e il debutto, il 5 dicembre, di Rosmersholm di Ibsen. La pièce, non certo accomodante, o usuale, riportava in scena al Teatro della Pergola, e dopo lunga assenza, l’amica Eleonora Duse; soprattutto era stata concepita e firmata da Edward Gordon Craig, allora suo compagno. La sala dedicata al rapporto Duncan-Craig è una delle più impressionanti. Si evince quanto profonda fosse la comprensione anche artistica tra i due. Craig fissa nei suoi acquarelli, xilografie, fotografie e nella cartella con dodici acqueforti, in cui spuntano figurine di vibrante immobilità, la rivoluzionaria semplicità della sua partner, decisa non a rifondare la danza, bensì, spiritualmente, l’uomo. Coglie la sua innocenza e infantile solarità; scopre una naturalezza che non sarebbe mai esistita senza purezza greca e ideali filosofici (nella sua autobiografia “My life” Isadora scrisse:  ‘I realised that the only dance masters I could have were Jean-Jacques Rousseau (Emile), Walt Whitman and Nietzsche’). Questi tratti appartennero anche all’arte di Craig: essenziale sino al Minimalismo, eppure maestosa come nel magnifico bozzetto (di Sauro Mommasini) per la ricostruzione, nel 1986, della sua Elettra, che in parte ricorda Adolphe Appia. 

La Duncan tornò a Firenze nel 1907 per ritrovare l’amato Craig e di passaggio, nel 1913, diretta in Versilia, dalla Duse. A Viareggio, grazie al conforto dell’amica attrice, provò a colmare il dolore per la perdita dei suoi due bambini ( Deirdre, figlia di Craig e il più piccolo Patrick, avuto da Paris Singer), annegati nella Senna entro l’auto che li stava riportando a casa. L’atroce ferita cambiò in modo irreversibile la sua danza: non più aerea, volta al cielo, ma attratta dal suolo e quasi mimica, come nel bellissimo pezzo Mother su musica di Scriabin (ricostruito in video nella mostra). Quella sofferenza avrebbe paralizzato qualsiasi altra artista, ma non Isadora, così materna e legata alla sua attività pedagogica da fondare, in diversi paesi, molte scuole per bimbe da educare non solo a un nuovo movimento del corpo, ma anche a una vita più libera e intensa. 

In Versilia, le sue passeggiate sul mare, la vista delle alpi Apuane, le infusero un senso di pace. Così ritrovò il piacere di ascoltare musica e di danzare. Incontrò e ispirò nuovi amici: il pittore-scrittore Lorenzo Viani, il pittore Plinio Nomellini e lo scultore Romano Romanelli; tutti le tributarono omaggi, tra i tanti, invece internazionali, immortalati anche in questa esposizione, come Auguste Rodin, con Eve au Rocher , la nota scultura in marmo bianco; Eugène Carrière con i suoi ritratti e le sue litografie affumicate, evanescenti, già vagamente funebri, e Antoine Bourdelle, autore di tre bellissimi bronzi, uno dei quali ispirato ad Isadora.

Proprio pensando alla grande mostra sulla Duncan allestita, nel 2009, al Museo Bourdelle di Parigi, del tutto priva di artisti italiani, deve essere scattata nei curatori di A passi di danza- Isadora Duncan, e nei loro consulenti, l’idea di confezionare un avvolgente entourage nazionale “di arti figurative in Italia tra Ottocento e avanguardia”, con molti pezzi post-ellenistici, in onore all’idillio ateniese di Isadora. Ma il coup de théâtre che rende obbligatoria una visita a Villa Bardini entro fine mese (o attendere sino a che la mostra non emigrerà, dal 19 ottobre sino al primo marzo 2020, al MART, l’importante Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, la sua sede) è il grande dipinto Mare più Gioia (Tirrena) di Nomellini, da 30 anni assente “dalle scene”. In Versilia il pittore divisionista/simbolista ammirò Isadora e creò numerosi disegni su di lei, di cui dieci qui esposti. Nel 1914 dipinse un unico quadro ad olio e poi lo separò: a sinistra flutti di mille colori sembrano accogliere fantasmi di uccelli in volo e cavalli svaporati (Mare), a destra Gioia  (Tirrena) di proprietà, e prestito, di Silvio Berlusconi, la Duncan corre sulle onde, il capo reclinato indietro, un grande scialle rosso l’avvolge, ma segue il soffio del vento. Il dipinto trasuda una sensualità stanca e forzata: quasi profetica. E’ vero che a Viareggio, l’artista s’innamorò dell’aitante scultore Romanelli, ma altre tragedie sarebbero state in agguato.

 Un terzo figlio concepito con Romano, – l’autore di un sanguigno autoritratto, di un gesso e di un bronzo in mostra -, sarebbe morto, a Parigi, poco dopo la nascita. L’unico uomo che Isadora sposò, il grande poeta russo Sergej Esenin, si suicidò trentenne. Lei, infine, lanciata sulla sua Bugatti, a Nizza,  finì strangolata dallo scialle rosso (che tanto ricorda Nomellini !), impigliatosi nei raggi delle ruote. Il destino riservò alla più amata delle danzatrici libere, una morte non meno spettacolare della sua profetica e seminale carriera artistica.      

Share on FacebookShare on Twitter
Marinella Guatterini

Marinella Guatterini

Saggista e critico di danza e balletto dagli anni Ottanta, è docente di Estetica e Teoria della danza alla Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano e responsabile delle attività del Corso Danzatori. Ha scritto e scrive saggi e libri. Ospite, dal 1999, come maître de conference all’Université Paris III – La Sorbonne, dal 2004 ha tenuto corsi di “Metodologia della critica di danza” al Dams dell’Università “Alma Mater” di Bologna per sette anni e di “Scrittura critica” presso l’Università Cattolica di Milano per due anni. Tiene conferenze e ha allestito mostre sulla danza, elaborando altresì progetti speciali. An essayist, dance and ballet critic since the 1980s, she teaches aesthetics and dance theory at the university 'Paolo Grassi' Civic Theater School in Milan, and is responsible for the activities of the Dancers’ Course for Dancers. She has written essays and books on all aspects of dance, and on its leading protagonists. Beginning in 1999, she became a maître de conference at the Université Paris III - La Sorbonne; from 2004, she has held courses in 'Methodology of dance criticism' at Dams of the Alma Mater Studiorum in Bologna, the oldest University in the world. She also created a course in ‘Critical Writing’ at the Catholic University of Milan. Currently, she holds conferences and organizes exhibitions on dance, while also developing special projects related to performance and research of the Italian dance scene.

DELLO STESSO AUTORE

Il talento senza età di Twyla Tharp torna a New York

Il talento senza età di Twyla Tharp torna a New York

byMarinella Guatterini
Mara Galeazzi in “Portrait of Silvana Cenni” by Felice Casorati, one of the reinterpretations of “Through the Frame - When the Journey Begins” by Marco Pelle

Marco Pelle and “Through The Frame,” Dancing Paintings at IIC New York

byMarinella Guatterini

A PROPOSITO DI...

Tags: artedanzaIsadora Duncan
Previous Post

La causa di Erich Priebke e il conto dello Stato Italiano presentato a chi la vinse

Next Post

Vitiligine: che cos’è e come combattere la malattia che colpisce la pelle

DELLO STESSO AUTORE

Marco Pelle e “Through The Frame”,  i quadri danzanti all’IIC di New York

Marco Pelle e “Through The Frame”, i quadri danzanti all’IIC di New York

byMarinella Guatterini
Danza italiana a Manhattan: Roberto Zappalà con il suo “Fauno”

Danza italiana a Manhattan: Roberto Zappalà con il suo “Fauno”

byMarinella Guatterini

Latest News

Attesi fino a 250mila fedeli all’insediamento di Papa Leone XIV

Attesi fino a 250mila fedeli all’insediamento di Papa Leone XIV

byAnsa
Un Leone che non ruggisce e non circuisce

Un Leone che non ruggisce e non circuisce

byLuigi Troiani

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Vitiligine: che cos’è e come combattere la malattia che colpisce la pelle

Vitiligine: che cos'è e come combattere la malattia che colpisce la pelle

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?