Dal Piemonte alla California per portare a Los Angeles un’ “Italia bellissima“.
In occasione dell’edizione 2018 della Giornata del Design Italiano nel Mondo, l’Istituto Italiano di Cultura ed il Consolato Generale di Los Angeles hanno organizzato il 1° marzo scorso un evento speciale sulla relazione tra design e sostenibilità, che ha visto protagonisti artisti italiani, due di loro piemontesi doc.
“Tra gli scopi dell’iniziativa – come sottolineato dal console generale Antonio Verde – vi è quello di riconoscere al design un ruolo di vera e propria tradizione culturale del nostro Paese, con radici profonde in tutti i territori, stimolo trainante della manifattura e delle esportazioni.

Insieme all’ architetto romano Massimo Catalani, hanno partecipato anche l’artista albese Valerio Berruti e l’architetto astigiano Andrea Capellino, ideatore del progetto “Italia bellissima” per promuovere il design contemporaneo italiano nel mondo.
Ma vediamo chi sono i testimonial del design italiano in Usa.
Andrea Capellino, è un architetto con studio ad Asti che ha scelto di portare il meglio dell’Italia oltreoceano. Capellino ha ideato il progetto che sta sviluppando con un network di più di 100 aziende tra le migliori aziende italiane del settore dell’edilizia, dell’interior design e piccoli laboratori di artigianato, insomma un sistema di rete nel quale, all’esperienza dello studio nell’ambito della progettazione e del restauro, si affianca una selezione di arredi, complementi e materiali di pregio, prodotti da aziende e laboratori artigianali di lunga tradizione.
“La California – racconta l’architetto astigiano – è pronta per accogliere l’italianità dello stile. Gli americani amano l’artigianalità, il pezzo unico, quello fatto a mano. L’obiettivo di Italia bellissima è di unire le eccellenze delle grandi aziende affermate in tutto il mondo e far conoscere artigiani che realizzano piccolissime produzioni”.

In Italia e nel mondo, si sta strutturando una rete di architetti e designer, a oggi più di 200, che lavorano per il progetto, ad oggi sono più di venti: “Il gruppo è in grado di offrire al cliente una gamma di prodotti e di stili completa, che consentirà, grazie alle competenze del team di progettazione, di vivere all’estero in una casa interamente italiana. Nei prossimi mesi saranno organizzati seminari riservati agli addetti ai lavori, alle aziende coinvolte e ai professionisti, per affrontare gli aspetti tecnici e le proposte di sviluppo del progetto e una serie di appuntamenti per presentare il progetto di Italia bellissima nel mondo. I committenti saranno accompagnati a scegliere i materiali direttamente nei laboratori italiani”.

Lo scopo è di far conoscere le migliori produzioni artigianali legate all’architettura, alimentando la passione per il saper fare italiano e per l’idea che diventa materia e bellezza. Gli artigiani che possono utilizzare il marchio di Italia Bellissima devono aderire al “manifesto” del progetto che prevede l’obbligo che le produzioni siano realizzate al 100% in Italia, la scelta di un lavoro etico, il rispetto dell’ambiente, l’unicità del prodotto, la condivisione e il rispetto del genius loci. Nell’ambito del progetto, tra il 2009 e il 2014, Capellino ha realizzato gli interni e gli arredi di una villa in Costa Mesa, in California. Grazie a questo, oltre 100 artigiani hanno esportato le proprie produzioni in America, Nord Europa, Gran Bretagna e Australia. “Ognuna – spiega- dalla ceramica ai tessuti, viene messa in contatto con i clienti, da designer a privati, che richiedono materiali di qualità prodotti nelle migliori zone d’Italia con una visione fresca, che unisce artigianato a innovazione”.

Durante la giornata Capellino ha presentato l’esposizione “Delineo : Italia Bellissima Meets Valerio Berruti”, che porta, sino al 31 maggio, a Los Angeles creazioni di artigianato e design dell’artista piemontese.
“Sono entusiasta di poter collaborare a questo progetto- dichiara Valerio Berruti – perché sostengo l’esigenza di dialogo tra arte e artigianalità. Così come nell’arte classica l’artista influenzava gli artigiani, credo sia importante diffondere un nuovo concetto di artigianato che è figlio dell’arte contemporanea, fonda le proprie radici nel passato, ma vive nel presente”.
La mostra mette l’accento sul rapporto tra arte e artigianato, la filosofia che sta alla base di Italia bellissima. In esposizione i vasi disegnati da lui e decorati dagli artigiani delle aree italiane dove si lavora la ceramica, e i tessuti a telaio ricavati dall’ortica, dalla ginestra, dalla seta e dalla lana.
In occasione della mostra l’Istituto italiano di cultura ha consegnato a Berruti e Capellino il premio Ici creativity award, riconoscimento all’eccellenza italiana nel mondo consiste in un’opera originale creata appositamente da Emilio Cavallini, artista e stilista noto internazionalmente, ed ispirata al soffitto del Pantheon di Roma.

Berruti ha portato in America 18 nuovi affreschi e 10 disegni dal titolo Endless love, realizzati con l’antica tecnica dell’affresco su grandi arazzi di juta, insieme a “Maddalena”, una grande scultura in ferro che gioca sulla proiezione della propria ombra, e a cinque grandi arazzi del ciclo “Udaka”.
Dichiara Valerio Berruti: “Così come nell’arte classica l’artista influenzava gli artigiani, credo sia importante diffondere un nuovo concetto di artigianato che è figlio dell’arte contemporanea, fonda le proprie radici nel passato, ma vive nel presente. Ho pensato fosse doveroso omaggiare una giornata così significativa con una mia opera inedita, Endless love, un lavoro nato osservando i miei figli e il loro amore puro che sa stupirmi ogni giorno”.
Aggiunge Andrea Capellino: “Il design e l’artigianalità dialogano con l’arte: per questo ho fortemente voluto accanto a me Valerio Berruti. Il nuovo concetto di artigianato necessita di un rilancio che sappia uscire dallo stereotipo della tradizione o del “si è sempre fatto così. Berruti, grande promotore della contaminazione tra le arti, è la persona giusta con cui dialogare in questa direzione: la bellezza dei suoi dipinti e delle sue sculture non può che essere una grande spinta per le produzioni artistiche italiane. In esposizione ci sono vasi con la stessa forma decorati dalle aziende del nostro gruppo”.

La serata si è aperta con un intervento di Massimo Catalani, uno dei 100 testimonial scelti dal MAECI come “ambasciatori” del design italiano nel mondo. Tra i suoi ultimi lavori opere incentrate sulla difesa del mare e contro la pesca illegale.
Massimo Catalani, Andrea Capellino e Valerio Berruti Hanno partecipato a una tavola rotonda insieme alla designer Francesca Garcia-Marques e a Elena Pacenti, preside della School of Design at New School of Architecture & Design di San Diego, moderata da Carlo Caccavale, executive director dell’American Institute of Architects (AIA) di Los Angeles.