Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Arte e Design
February 14, 2015
in
Arte e Design
February 14, 2015
0

Arte, potere e visione di Helena Rubinstein: una mostra al Jewish Museum

Maria LisellabyMaria Lisella
Time: 4 mins read

Non c'era nulla di soffuso nella magnate dei cosmetici, Helena Rubinstein. Mentre preparava formule di bellezza, questa piccola donna dinamica accumulò un'eclettica collezione d'arte di grande valore, 200 pezzi della quale sono ora in mostra al Jewish Museum di New York fino al 22 marzo, prima di spostarsi al Boca Raton Museum of Art in Florida.

"La bellezza è potere … Il più grande potere di tutti", fu uno dei primi slogan utilizzati da Rubinstein già nel 1904 per la sua campagna pubblicitaria che ha ispirato il titolo della mostra, Helena Rubinstein: Beauty Is Power. Rubinstein convinse le donne a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento che “dipingersi” la faccia non era roba solo per le attrici o per le torte, ma che avrebbe contribuito al loro senso di legittimazione, a prescindere dalla loro classe sociale.

Catalogo

Il catalogo della mostra

La mostra al Jewish Museum esplora per la prima volta le sue idee, le innovazioni e l'influenza della leggendaria imprenditrice, Helena Rubinstein (1872-1965). Mason Klein, uno dei curatori del Jewish Museum, scrive nel catalogo: “è sia una mostra sulla donna, persona complessa e poliedrica che controllava la sua immagine con rigore, sia un'esplorazione della sua fascinazione ironica per come veniva definita la bellezza. Notoriamente Rubinstein sosteneva che non ci fossero "donne brutte, ma solo donne pigre". Tuttavia, radicata nel commercio, questa opinione parla tanto alla sua etica del lavoro che al suo genio pubblicitario”.

Nata nel quartiere di Kazimierz a Cracovia, Polonia, Rubinstein avviò la sua manifattura di cosmetici con i vasetti di crema Modjeska, dal nome di un'amica di sua madre, l'attrice Helena Modjeska che aveva prsentato i Rubinstein al Dr. Jacob Lykusky, il chimico ungherese che creò la crema da una mistura di erbe, essenza di mandorle ed estratto di corteccia dell'abete dei Carpazi.

Non avendo un figlio maschio, il padre di Rubinstein incoraggiò le naturali qualità di leadership della figlia e le insegnò a sfruttare al meglio le opportunità che le si aprivano. Rubinstein visse in un'era di grandi ondate di cambiamento che seppe cavalcare verso il successo.

Si trasferì negli Stati Uniti prima dello scoppio della Prima guerra mondiale e, proprio in coincidenza con il suo arrivo, si verificarono due eventi rivoluzionari: l'Armory Show dell'arte d'avanguardia  europea nel 1913 e una grande manifestazione, nel 1911, delle donne suffragette che, a decine di migliaia, marciarono per le strade. Rubinstein notò che molte delle manifestanti indossavano rossetto e belletto come segno di emancipazione. Il suo colpo di genio fu di sviluppare un marchio di prodotti di bellezza che incontrava i gusti tanto delle acculturate esponenti dell'alta società quanto delle lavoratrici della classe media.

HRAll'Armory Show entrò in contatto con il lavoro di Modigliani, Brancusi, Picasso. A proposito del suo gusto per l'arte, Rubinstein disse: "La scultura africana mi piaceva molto. A pochi dei nostri amici interessava. "Che strano", dicevano, "pensare che una persona che ha dedicato la sua vita alla bellezza acquisti cose tanto brutte". Anni dopo, quando i dipinti di Juan Gris, Picasso e Modigliani cominciarono a ricevere riconoscimenti a livello mondiale, la scultura africana diventò una delle loro fonti d'ispirazione”.

Impegnata a inventare creme per i vari "tipi di pelle" femminile (un'espressione da lei stessa coniata), incoraggiava le donne a usare il make up per definire se stesse come individui, non per conformarsi ad una singola immagine di bellezza.

Ispirata dalla tradizione dei salotti letterari europei, Rubinstein progettò i suoi saloni di bellezza come ambienti intimi in cui ci si scambiavano idee sotto la guida di un sofisticata patrona. Dopo i primi successi in Australia, aprì saloni di bellezza nei più importanti quartieri di Londra e Parigi e fondò il suo primo salone newyorchese nel 1915.

La mostra è dominata da opere dell'inizio del XX secolo di artisti come Elie Nadelman, Georges Braque, Fernand Léger, Joan Miró, Max Ernst e Frida Kahlo, e include anche oggetti e capi d'abbigliamento africani e dell'Oceania, di couturier come Balenciaga, Paul Poiret e Elsa Schiaparelli, gioielli e diorami.

Passando dalla sfilza dei suoi numerosi ritratti – tra cui quelli di Marie Laurencin, Man Ray, Graham Sutherland, Picasso e Andy Warhol –  fino alle sue "eterogenee collezioni", Klein scrive: “Rubinstein professava l'inclusività e non l'esclusività”.

Nella mostra sono documentate, con  fotografie e articoli di riviste, anche le tante case di proprietà di Rubinstein e c'è una sezione dedicata alle sue innovative tecniche di imballaggio, di marketing e pubblicità. Nel 1964, quando Rubinstein, alta meno di un metro e mezzo, aveva 91 anni, Life Magazine la definì una "piccola, instancabile tycoon della bellezza". Il suo marchio è ora di proprietà di L'Oréal e venduto solo in Europa, Asia e America Latina. Della sua collezione Helena Rubinstein disse: “Ho sempre preferito l'insolito e quando ho seguito buoni consigli e il mio "occhio interiore" ho sempre fatto buoni acquisti”. 

 

A corredo della mostra, il Jewish Museum organizza due incontri: il 12 febbraio una conversazione tra Deborah Willis e Michaela Angela Davis; il 3 marzo la proiezione del documentario Advanced Style che racconta come sette newyorchesi affrontino, con stile, l'avanzare degli anni.

 


Traduzione dall'italiano di Maurita Cardone.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Maria Lisella

Maria Lisella

DELLO STESSO AUTORE

Alla Triangle Shirtwaist Factory si ricordano le donne italiane morte nel 1911

Triangle Shirtwaist Factory Fire and Worker Abuse: The Story Worth Retelling

byMaria Lisella
Big Red Books, a Nyack Community Bookstore Fighting the Giants

Big Red Books, a Nyack Community Bookstore Fighting the Giants

byMaria Lisella

A PROPOSITO DI...

Tags: artebellezzacollezione d'artecosmeticacosmeticidonnefashionHelena RubinsteinJewish Museum
Previous Post

Made in Italy? Questione di stile

Next Post

Pagine bollenti e con Cinquanta sfumature

DELLO STESSO AUTORE

Italian Diasporas Summer Seminar in Rome Sponsored by Calandra Institute   

Italian Diasporas Summer Seminar in Rome Sponsored by Calandra Institute  

byMaria Lisella
Who Was Behind the 1960s ”British Invasion”? Now She Tells All in Her Book

Who Was Behind the 1960s ”British Invasion”? Now She Tells All in Her Book

byMaria Lisella

Latest News

Johnson, non ci fidiamo di TikTok, aveva 9 mesi per vendere

Donald Trump Pressures House Speaker Mike Johnson on Tax Hikes for the Wealthy

byRalph Savona
Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

byStefano Vaccara

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Intervista a Enrico Derlingher, un “semplice cuoco” a Buckingham Palace e alla Casa Bianca

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?