In una calda, nuvolosa, giornata di agosto e` piacevole conversare con Tony Vaccaro lungo l’East River che divide Manhattan dal Queens, nell’immediata vicinanza della sua abitazione. Stiamo ammirando lo skyline. Il contorno dei grattacieli di New York. Il suo pensiero vola lontano nei suoi ricordi e racconta quando aveva una Penthouse, un attico all’ultimo piano di un grattacielo al centro di Manhattan, sulla 6 West 77th Street. Aveva un terrazzo con giardino ed era il ritrovo abituale degli italiani che vivevano a New York. Ospiti fissi di Tony: artisti come Alberto Burri, giornalisti famosi come Ruggero Orlando e Antonello Manescalchi della Rai, grandi firme da Luigi Barzini, Ugo Stille del Corriere della Sera, Manisco del Messaggero. Tony racconta aneddoti e particolari incancellabili nella sua verde memoria. Anche lui a suo tempo e` stato uno dei grandi fotoreporter, come lo defini` la BBC di Londra, coprendo la storia dell’Italia con i suoi reportage fotografici dal 1946 al 1948. E` stato testimone del passaggio dalla monarchia alla Repubblica attraversando l’intera penisola dalle Alpi alla Sicilia. Ha raccontato, sulle patinate e famose riviste americane dell’epoca, un’ Italia reale, umile e povera. All’epoca il nostro Paese era importante per gli USA e c’era molto interesse sul piano politico, economico e sociale.
E` un fiume in piena, continua il suo piacevole racconto avviandoci verso casa dove andiamo per prelevare l’intera mostra fotografica sulle Torri gemelle. Sono passati dieci anni. In ricorrenza del decimo anniversario della loro distruzione, la nostra Associazione molisana ospitera` il reportage fotografico che Tony ha ben saputo testimoniare. Infatti, attraverso il suo lavoro, che inizia dalla costruzione fino alla distruzione con un atto terroristico, si potra` ammirare questa esposizione dell’avvenimento che tutti ricordiamo con emozione.
Credo che ognuno di noi ricordera` chiaramente cosa stava facendo quel giorno, in quel particolare momento!
L’undici settembre 2001, dieci anni fa, due aerei di linea dirottati da alcuni terroristi colpirono le torri gemelle di New York con uno schianto terribile facendole crollare al suolo. Quella splendida luminosa mattina settembrina, alle 8,46 il primo aereo colpi` la torre nord e pochi minuti dopo il secondo aereo colpi` quella sud. Dopo 102 minuti del World Trade Center restavano solo macerie fumanti, inghiottendo 2749 persone, causandone una morte atroce.
Le drammatiche immagini di quel giorno, per chi le ha vissute direttamente o attraverso le cronache televisive, sono rimaste impresse per sempre nella nostra memoria. Quelle immagini tornano vive, e attuali piu` che mai, rivedendo le foto di Tony Vaccaro.
Con questa mostra Tony racconta attraverso i suoi scatti, la nascita e la distruzione delle Torri gemelle, conosciute in tutte il mondo e che ormai rappresentavano dei "simboli" degli Stati Uniti d’America.
Costruire le due torri a quell’epoca fu un’impresa titanica. Erano gli edifici piu` alti del mondo mai realizzati dall’uomo. Un’altezza di 415 metri circa, 110 piani con 43.000 finestre. Progettista era l’architetto Minoru Yamasaky statunitense di origine giapponese. I lavori iniziarono nel 1966 e l’inaugurazione avvenne nel 1973.
La nostra mostra inizia con Yamasaky, con il gruppo di lavoro e il prototipo delle torri in scala originale. Tony racconta che l’architetto Yamasaky e` stato un appassionato della cultura italiana ed ha fatto molti viaggi in Italia. A suo dire questi viaggi hanno influenzato anche il progetto delle Twin Towers. Questa sua tesi e` verosimile, confrontando la sequenza delle foto esposte, con l’analogia delle torri di San Gimignano, in Toscana, e i palazzi Veneziani.
L’esposizioni delle successive immagini mostrano la tranquilla vita dei Newyorchesi e turisti che
si godono la vita nei parchi con lo sfondo rassicurante delle torri.
Poi, seguono le foto dell’undici Settembre di dieci anni fa in cui ci fu l’abbattimento e la distruzione del "Simbolo" della potenza economica e finanziaria degli Stati Uniti ad opera di un gruppo di terroristi. Tony ricorda quando attraverso` a piedi il ponte di Brooklyn alle due di notte. Era l’unica via possibile per accedere a Manhattan. Effettuo` gli ultimi scatti a un "simbolo" che ha visto nascere, crescere e morire. Nell’ammirare la foto delle due torri che bruciano, Tony mi dice: "Guarda attentamente que-ta foto. Lo vedi? In questa torre che sta bruciando si vede il volto del diavolo. Vedi! ho fatto la foto del diavolo".
Attraverso le tv e i giornali assistiamo tutti i giorni a rievocazioni di ogni tipo dell’attacco terroristico, con interviste, reportage e documentari.
Gli USA si stanno preparando per il decennale della celebrazione di questo grande avvenimento con la distribuzione, a tutte le citta` e i musei che ne faranno richiesta, di reperti del WTC. Detti reperti sono conservati in un hangar dell’aeroporto JFK di New York.
L’operazione e` stata chiamata "a sacred mission" una missione sacra. Consapevoli della sacralita` dell’anniversario, anche la nostra associazione vuole essere presente, nel giorno della ricorrenza, con una testimonianza diretta. Il vice presidente del nostro sodalizio, Saverio D’abate, lavoro` per molti giorni a"Ground Zero" per la messa in sicurezza dell’aerea. Da uno degli autoarticolati, che portavano i residui alla discarica di Staten Island, cadde un pezzo di ferro delle travi delle torri, lui lo raccolse e ne ha realizzato un’artistica croce. Questo sacro simbolo di ferro, residuo della caduta delle torri, e` esposto nel centro della nostra mostra.
L’Associazione Culturale Molisana dedica questa mostra in memoria delle 2749 persone che hanno perso la vita in quel drammatico evento del 2001, agli affetti che hanno lasciato, alle loro famiglie, ai loro amici.
Un doveroso ringraziamento va a tutti i volontari che hanno dato un grosso contributo di aiuto in quei giorni. A tutti quelli che a rischio della loro vita hanno dedicato giorni di duro lavoro senza pensare alle conseguenze di salute che andavano incontro. Un grazie di cuore a tanti altri che si sono prodigati per lenire le ferite di tutti quelli che furono colpiti, sia sul piano fisico, che su quello psicologico. Noi non dimenticheremo mai.
*Alfredo Brunetti Presidente Associazione Culturale
Molisana – New York Web site: camr-uco.org
La mostra di Tony Vaccaro e` visibile pres- so l’Associazione Culturale Molisana The Buzzeo Building Gallery 31-16 36th Avenue Queens Subway N o Q Uscita 36th Ave.