Appena un anno fa, l’8 novembre 2022, usciva la sua autobiografia Friends, amanti e la Cosa Terribile in cui raccontava senza filtri la sua lotta di tutta la vita con alcol e droghe. Matthew Perry, amatissima star della sitcom Friends, è stato trovato morto in una vasca a idromassaggio nella sua casa di Los Angeles, riferiscono fonti di polizia al Los Angeles Times. Non ci sarebbero segni di sostanze stupefacenti. Sul luogo sono arrivati polizia e ambulanze e poi la madre e il patrigno dell’attore; è stata aperta un’inchiesta. E la notizia si propaga per il mondo lasciando attoniti, in lutto i fan, increduli che il sarcastico, tenero, autocritico – e autodistruttivo – Chandler Bing di Friends non ci sia più.
Al di là della cronaca, ogni ricordo di Matthew Perry non può prescindere da questa sitcom dal successo planetario che andò in onda dal 1994 al 2004, e che ancora oggi – con tutti i suoi limiti – serve da farmaco antidepressivo e cerotto per l’anima in caso di lutti e malinconia per milioni di persone in diversi continenti. In Friends – con le sue co-star Jennifer Aniston (Rachel), Courtney Cox (Monica), Lisa Kudrow (Phoebe), Matt LeBlanc (Joey) e David Schwimmer (Ross) – il genio degli autori David Crane e Marta Kauffman raccontava le vicende di sei amici per la pelle a Lower Manhattan, fra amori, solidarietà, matrimoni e figli. Dissacrante, penetrante, fonte di inesauribile divertimento e di meme e gruppi sui social network; ma soprattutto, capostipite di un genere nuovo, quello in cui gli amici diventano la vera famiglia, prescelta per amore.
“Salve, il mio nome è Matthew, anche se potreste conoscermi con un altro nome. I miei amici mi chiamano Matty. E dovrei essere morto”: l’autobiografia di Perry cominciava così. Raccontava della chimica del suo corpo che lo aveva portato all’assuefazione da alcol fin da adolescente. Dei mille problemi di salute, ricoveri, disintossicazioni; della casualità che lo portò a diventare famoso a 24 anni conquistando l’ambitissimo ruolo nella serie più attesa dell’epoca. Anche allora, i fan sapevano che qualcosa non andava: il Chandler sottile e leggero come un ballerino degli esordi si trasforma nel corso degli anni di Friends seguendo il ritmo della dipendenza, si gonfia, dimagrisce, gonfia di nuovo, riesce a tornare sottile ma invecchiato, appassito nelle ultime due stagioni.
Ma lo spirito sardonico e tenero di Perry, che aveva trasferito integralmente nel suo personaggio, riusciva a travalicare le debolezze della carne e del corpo e a incarnarsi in Chandler Bing anche quando il fisico non lo sosteneva come avrebbe voluto.
Il grande pubblico lo aveva rivisto in onda nel 2021 nell’attesissimo show Friends: The Reunion, uno speciale tv di un’ora che ripercorreva sullo stesso set le vicende della sitcom fra interviste e memorabilia. Dei sei attori, Perry era il più cambiato. L’anno dopo il suo libro aveva spiegato tutte le pieghe delle sue dipendenze.
Le star di Friends nelle ultime stagioni – grazie alle astute manovre sindacali di David Schwimmer alias Ross – prendevano tutte un milione di dollari a puntata. Ma solo Jennifer Aniston ha avuto una carriera di rilievo dopo la sitcom; gli altri si sono limitati a qualche show e qualche apparizione cinematografica. Perry recitò per due stagioni, ad esempio, nell’acclamata West Wing (con tanto di due nomination agli Emmy).
Era nato il 19 agosto del 1969 in Massachusetts da una giornalista canadese, Suzanne Marie Morrison, e dall’attore John Bennett Perry; crebbe in Canada, dove la madre era diventata portavoce del celebre primo ministro Pierre Trudeau (padre dell’attuale premier Justin Trudeau). A 15 anni era già a Hollywood a seguire i suoi sogni. Recitò nella sitcom di Fox Second Chance che divenne poi Boys Will Be Boys. Ma la celebrità vera – stellare, senza precedenti – arrivò con Friends. 25 milioni di spettatori di media per ogni nuovo episodio. Dieci stagioni di successi. 52,5 milioni di americani sintonizzati nel 2004 per l’ultima puntata, un record che ha retto per tutti gli anni Duemila. E da allora, come i Beatles, ancora non invecchia nonostante non rispetti appieno i canoni del politically correct.
“Siamo devastati dalla morte del nostro caro amico Matthew Perry” scrive un comunicato della Warner Bros. Television Group, che produceva Friends. “L’impatto del suo genio comico era riverberato nel mondo e la sua eredità vivrà nel cuore di tantissimi”. “Siamo incredibilmente rattristati dalla scomparsa prematura di Matthew Perry” scrive a sua volta la NBC che mandò in onda le dieci stagioni della serie. “Ha portato gioia a centinaia di milioni di persone nel mondo con la perfezione del suo ritmo comico e il suo umorismo sardonico”. Tutto vero, e Friends non sarà mai più lo stesso; ciao, Chandler Bing.