Figlio di immigrati italiani a San Francisco, fondatore della Bank of America: la parabola di Amadeo Peter Giannini simboleggia il sogno americano e la ricchezza innovativa che l’Italia portò agli Stati Uniti. La raccontano Valentina Signorelli e Cecilia Zoppelletto in Bank to the Future, un documentario pieno di immagini d’archivio e interviste, presentato il 13 ottobre alla sede dell’Istituto Italiano di Cultura, 686 Park Avenue.
Giannini nacque nel 1870 a San José, figlio di migranti liguri. Personaggio rivoluzionario, banchiere ma anche grande innovatore, cominciò a guadagnare nel settore dei prestiti offrendo denaro anche alle classi umili – artigiani e commercianti di origine italiana – che non trovavano finanziamenti dopo le distruzioni causate dal terremoto di San Francisco nel 1906. Il suo istituto nato come Bank of Italy diventò Bank of America nel 1927.
Giannini concepì per primo i servizi bancari come un settore da aprire a tutti, finanziò la vendita a rate delle automobili, fu il primo a usare la pubblicità nel settore, superò il periodo della Grande Depressione e finanziò idee innovative come il Golden Bridge a San Francisco e le creazioni di Hollywood, dal Monello di Chaplin a Accadde una notte di Frank Capra a Biancaneve, il primo lungometraggio di animazione della Disney – ma anche l’industria del vino in California. Dopo il secondo conflitto, finanziò anche il Piano Marshall per la ricostruzione europea.
Alla fine della proiezione del documentario sarà possibile rivolgere domande alle registe e all’attore Giorgio Contarini. L’evento fa parte delle celebrazioni dell’Italian Heritage and Culture Month.