Quasi un anno fa avevamo intervistato il gallerista David Totah, perché ci aveva colpito molto sia la location della sua galleria che il suo essere cittadino del mondo, italiano, libanese, londinese.
La settimana scorsa siamo tornati nel suo spazio per partecipare all’opening di Letters from Home, la personale di TR Ericsson, nato a Cleveland nel 1972. Il lavoro riguarda un tema già affrontato dall’artista, anzi è IL suo tema, il suicidio della madre, avvenuto 20 anni fa.

L’avvenimento diventa la ragione e il pretesto per una meticolosa ricerca d’archivio tra le foto di famiglia, e per la sperimentazione con procedimenti fotografici non tradizionali e materiali scultorei come argilla, bronzo e altri arrivando a incorporare addirittura ceneri funerarie e frammenti di ossa nelle sue opere, che sono parte delle collezioni quali il Cleveland Museum of Art o il Dallas Museum of Art.
L’artista era presente all’opening tra collezionisti, amici e familiari, e il vernissage si è svolto tra un brindisi nello spazio elegante della galleria e un hamburger grigliato nell’adiacente community garden.
La mostra è aperta fino al 4 novembre
https://www.davidtotah.com/exhibitions
