Chiunque accetterebbe a inizio carriera un contratto discografico da 8 milioni di dollari. Sarebbe da pazzi rifiutare. Ma Oliver Anthony lo ha fatto. Di recente, infatti, il trentenne originario di Farmville, in Virginia, ha spiegato in un lungo post su Facebook la sua storia e quello che ha vissuto nelle ultime settimane, menzionando di aver apparentemente rifiutato un contratto perché “non mi interessa avere 6 pullman per i tour, 15 furgoni e un jet privato”, scrive. “Non voglio suonare negli stadi, non voglio stare sotto ai riflettori. Ho scritto questa musica perché soffrivo di depressione”. In qualche giorno, è volato in cima alle classifiche, superando
Barba rossa, t-shirt dai loghi improbabili e chitarra acustica sottobraccio, – una Gretsch G9220 Bobtail Resonator che attira l’attenzione dei fan. Oliver Anthony da un giorno all’altro è diventato l’uomo del momento. C’è chi, come il New York Post, stima che potrebbe arrivare a guadagnare 14 milioni di dollari all’anno, ma lui preferisce suonare in posti di provincia, piccoli, dove le persone cantano a squarciagola quei pochi pezzi che sono già diventati virali.
Tutto è iniziato un paio di settimane fa. Il canale YouTube Radio WV, che promuove artisti degli Appalachi condividendo filmati delle loro esibizioni all’aperto, ha pubblicato un video di Anthony che canta Rich Men North of Richmond. Il video ora ha più di 38 milioni di visualizzazioni. Il profilo di Anthony su TikTok prima e su tutte le altre piattaforme poi ha iniziato a ricevere migliaia di follower, l’audio è stato riprodotto milioni di volte e la canzone è stata acquistata su iTunes e Apple Music, dove è prima in classifica dal 19 agosto. È entrata nel US Top 50 chart su Spotify e ha sorpassato Taylor Swift e Luke Combs nel Hot 100 chart di Billboard.
Rich Men North of Richmond racconta la frustrazione di un uomo della classe operaia che si ammazza di lavoro tutti i giorni per guadagnare un salario infimo, a causa delle tasse e dell’inflazione. È un grido contro l’élite che mangia sulla popolazione. Sembrerebbe aver conquistato alcuni dei repubblicani in carica, tanto che durante il dibattito di ieri sera Martha MacCallum di Fox News ha chiesto agli otto aspiranti presidenti di commentare quello che sembra essere diventato “l’inno dell’America dimenticata” perché “parla di alienazione, di profonda frustrazione nei confronti dello Stato”.
This is the song that Washington DC needs to hear.
It is the anthem of forgotten Americans that our government no longer cares about.
These are my people, the hardworking good men and women holding up America.
I will fight for them every damn day.
— Rep. Marjorie Taylor Greene (@RepMTG) August 11, 2023