L’impressione è quella di entrare in un caveau. La sala è scura, le luci fredde puntano su dodici teche in successione. Sono le preziosissime tavole del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, in esposizione presso la Martin Luther King JR Memorial Library di Washington fino al 20 agosto.

La mostra monografica, dal titolo “Imagining The Future. Leonardo da Vinci: In the Mind of an Italian Genius” è arrivata nella capitale americana grazie a un ambizioso progetto di Confindustria in collaborazione con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e la DC Public Library. Per la prima volta il pubblico statunitense potrà ammirare una serie di disegni autografi selezionati tra i 1119 fogli degli studi a cui Leonardo si dedicò per oltre quarant’anni, dal 1478 al 1519.
A sostenere l’operazione di Confindustria ci sono Intesa Sanpaolo, ITA Airways, 24 ORE Cultura, Dolce&Gabbana, Dompé, Pirelli e Trenitalia. L’iniziativa conta sul patrocinio dell’Ambasciata Italiana e dell’Istituto Italiano di Cultura di Washington D.C.
La mostra giunge nella capitale in concomitanza con l’inaugurazione della nuova sede dell’associazione delle imprese manifatturiere e di servizi italiane. Nell’ambito del progetto “Confindustria nel mondo”, infatti, l’organizzazione ha aperto quest’anno uffici a Kiev, Singapore ed ora anche Washington. “Era necessario e doveroso – ha ribadito il presidente Carlo Bonomi, durante la conferenza stampa di presentazione, sottolineando l’importanza delle relazioni transatlantiche – Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato extraeuropeo e il secondo dopo la Germania. Più dell’11% delle nostre esportazioni”.

Alla presentazione, moderata da Stefano Salis, capo redattore Il Sole 24 Ore Cultura, hanno preso parte Pierpaolo Monti, Country Manager USA & Americas Intesa Sanpaolo; Pierfrancesco Carino, VP International Sales, ITA Airways; Mirja Cartia d’Asero, CEO Gruppo 24 Ore, 24 Ore Cultura; Fedele Usai, Managing Director, Dolce&Gabbana; Sergio Dompé, Executive President Dompé Farmaceutici; Claudio Zanardo, CEO North America Pirelli.
Una scelta non casuale, quella di Leonardo da Vinci, geniale anticipatore di innovazioni a tutto campo, dall’arte alla scienza, all’ingegneria. “Il migliore ambasciatore per rappresentare l’industria italiana, il genio italiano”, ha affermato Bonomi. “Per la prima volta realizziamo una mostra monografica di Leonardo con 12 tavole che rappresentano l’industria”. I disegni, difatti, hanno come tema l’idraulica, la meccanica, il volo, proprio per sottolineare la tradizionale cultura politecnica delle nostre imprese.
I preziosi fogli hanno attraversato l’Atlantico a bordo dei velivoli di ITA Airways, custoditi in blindati di massima sicurezza, a condizioni ambientali di ventilazione e temperatura meticolosamente controllate. Una volta tornati a Milano, a fine agosto, saranno “messi a riposo” per circa tre anni. L’affascinante viaggio americano di Leonardo verrà anche raccontato in un docufilm in uscita a settembre.
Un’operazione Paese, l’ha definita il presidente di Confindustria, che si incanala nel segno della diplomazia economica. “I nostri partner hanno condiviso con noi l’idea di non fare un’operazione che avesse solo un taglio economico ma che rappresentasse cosa è l’Italia. L’Italia è fatta di cultura, fare impresa è cultura”.

Da qui la scelta dei vivacissimi spazi pubblici della Martin Luther King JR Memorial Library di Washington D.C. Una istituzione storica della capitale, simbolo di inclusione e di aggregazione comunitaria.
A curare l’esposizione, il direttore della Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Monsignor Alberto Rocca. “Sono felice di questa collaborazione perché la nostra missione dal 1607 è esattamente quella di creare ponti tra le culture attraverso lo studio del loro pensiero” ha detto intervenendo all’incontro con la stampa.
La Biblioteca Ambrosiana custodisce il Codice Atlantico dal 1637. Leonardo lasciò in eredità i suoi autografi all’allievo prediletto Francesco Melzi. Dopo vari passaggi di mano, ad allestire e riordinare la raccolta fu lo scultore Pompeo Leoni, alla fine del Cinquecento. Il Codice include schizzi e disegni preparatori per opere pittoriche e ricerche nei più svariati campi. C’è anche spazio per la filosofia e la letteratura. Ed ovviamente non mancano gli studi sulle celebri macchine avveniristiche.
Monsignor Alberto Rocca ha sottolineato la sintonia con l’istituzione bibliotecaria washingtoniana che ha allestito anche una mostra interattiva sviluppata dal Carnegie Science Center, che permetterà ai più piccoli di esplorare le idee geniali dell’artista italiano cimentandosi con costruzioni, disegni ed esperimenti.
