Si chiamerà «Napoli-New York» il nuovo film di Gabriele Salvatores, prodotto da Paco Cinematografica. Le riprese inizieranno presumibilmente a maggio, proprio nella città partenopea. Il prossimo lungometraggio del regista settantaduenne, premio oscar nel 1992 con il cult «Mediterraneo», si ispirerà al soggetto scritto da Federico Fellini nella seconda metà degli anni quaranta, ritrovato qualche anno fa presso l’archivio Pinelli. I protagonisti di questa storia sono due «scugnizzi» di una Napoli ancora devastata dagli orrori della seconda guerra mondiale, costretti a lasciare la loro amata città per andare incontro al grande sogno americano. Una volta giunti dall’altro lato dell’Oceano, i giovani partenopei si ritroveranno dinanzi ad una Grande Mela del tutto diversa rispetto alla realtà dell’epoca, frutto della fantasia di uno dei padri del cinema italiano. Sarà proprio in questa città dai contorni così indefiniti che i due protagonisti tenteranno di fare fortuna.
Tutto è cominciato nel 2006 quando da un vecchio baule è riaffiorata una cartellina rossa e l’allora 97enne Tullio Pinelli, sceneggiatore drammaturgo e scrittore che nel dopoguerra ha lungamente lavorato con Fellini, riconosce nei 58 fogli scritti a macchina il trattamento di quello che doveva essere un film scritto da entrambi alla fine degli anni ’40 e che si sarebbe dovuto intitolare Napoli-New York. Marsilio ha poi pubblicato quelle pagine con il titolo Napoli-New York. Una storia inedita per il cinema, a cura di Augusto Sainati, ora Salvatores ne firmerà la regia.
Non si sa ancora chi ci sarà nel cast del film, di certo a febbraio sono stati scelti dei bambini napoletani fra gli 8 e i 14 anni nei ruoli dei protagonisti. La stessa Napoli, con i suoi vicoli ricchi di storia, il suo mare ed il suo folclore sarà una delle protagoniste di riferimento dell’intero racconto, che uscirà nelle sale, presumibilmente, ad inizio 2024. Gabriele Salvatores, dunque, dopo oltre vent’anni, torna a girare nella sua città natia. Nell’ormai lontano 2000, il regista aveva ambientato presso il capoluogo campano il suo «Denti», film al quale avevano preso parte, tra gli altri, Sergio Rubini, Anita Caprioli ed il mai dimenticato Paolo Villaggio. «A Napoli vengo accolto ogni volta come il figliol prodigo, come quello che se n’è andato», aveva dichiarato alcuni anni fa lo stesso Salvatores, «la città mi adotta e mi protegge. Napoli ha sempre avuto un enorme potenziale: prima si girava di meno perché c’era un po’ di paura e meno sicurezza, oggi è diverso».