“C’era un collante che ci teneva insieme: tutto sembrava possibile. Il buono, il brutto e il meraviglioso. Per tutte le altre persone, alcune cose erano possibili, ma non la totalità. Per noi, invece, la promessa del tutto era lì fin dall’inizio”. La citazione è di Paul Newman e la scrive l’attore stesso in un libro biografico che racconta tutta la sua vita e carriera: The Extraordinary Life of an Ordinary Man. Esistenza inscindibile da quella della moglie attrice Joanne Woodward. I due per decenni hanno fatto sognare Hollywood, gli Stati Uniti e il mondo intero. La coppia d’oro in cui tutti si rivedevano, a cui tutti ambivano, ma che nessuno poteva raggiungere. La loro storia inizia all’alba degli anni Cinquanta, quando arrivano a New York per realizzare il loro obiettivo: diventare attori, vivere il sogno americano. Sembra impossibile, ma nel 1953 sono già vicini a raggiungerlo: lo sceneggiatore William Inge li sceglie per Picnic, una nuova produzione di Broadway. Del resto, Newman l’ha detto: “tutto sembrava possibile”. Quattro anni dopo lavorano insieme al film The Long, Hot Summer. Nel 1958 si promettono amore eterno in una suite del casinò El Rancho di Las Vegas. Mantengono l’impegno per 50 anni, prima della morte di Newman nel 2008. Nel mezzo, una vita trascorsa insieme, con gli occhi di ammiratori e appassionati fissi su di loro, la coppia perfetta che conduceva una vita da favola tra finzione e realtà.
Per questo la serie di incanti (live e online) che Sotheby’s propone questo giugno, a New York, ha l’aspetto di un riflettore che si accende per l’ultima volta sulle due star. L’ultima e quasi estrema occasione per vivere il sogno che i due hanno rappresentato, attraverso gli oggetti della loro collezione personale. “I nostri genitori hanno dedicato la loro vita a collezionare le cose che li ispiravano, personalmente e professionalmente”, hanno dichiarato i membri della famiglia Newman-Woodward. “Spero che il pubblico ami questa collezione come la nostra famiglia ha fatto per decenni. Una raccolta che offre ulteriori informazioni su chi erano, anche al di là degli affascinanti personaggi che impersonavano a Hollywood”. All’asta, dunque, oltre 300 articoli, provenienti perlopiù dalle loro residenze in Connecticut. Tra questi cimeli cinematografici, oggetti da collezione, fotografie di famiglia, mobili antichi, opere d’arte. Nel complesso, gli oggetti proposti cercano di far emergere le vite parallele vissute dai coniugi: quella glamour di Hollywood e quella privata tra le persone che amavano. Ecco quindi sceneggiature autografate, premi, oggetti di scena e abiti legati ad alcuni iconici film di Joanne e Paul; come Il colore dei soldi, I tre volti di Eva, Butch Cassidy e Sundance Kid, Nessun acconto, Hud, Rachel, Rachel e Cool Hand Luke. Seguono una vasta selezione di memorabilia legati al mondo delle automobili, una delle passioni di Paul. Ci sono tute da corsa, caschi, medaglie e premi del team corse Newman/Haas e Rolex 24 at Daytona. E poi cimeli politici e presidenziali, tra cui lettere autografe e fotografie dei presidenti Jimmy Carter, George H.W. Bush e Bill Clinton. Più intima la selezione di effetti personali, come l’abito da sposa e l’anello di Joanne indossati durante il matrimonio. A ponte tra i due mondi le fotografie con i colleghi e amici Robert Redford, Anthony Perkins e altri attori o personaggi dello spettacolo. Spazio infine all’arte con alcuni ritratti di American Folk Art del XIX secolo, mobili statunitensi e anglosassoni del XVIII secolo, chicche di arte decorativa e altro ancora, da rivelare in questi mesi di avvicendamento al giorno dell’incanto, non ancora definito con precisione. Il telefono di York Avenue è bollente, ci tengono a far sapere dalla casa d’aste. L’attesa per conoscere i lotti è tangibile, soprattutto per quanto riguarda alcune reliquie raccolte sui vari set d’autore e il ventaglio di macchine d’epoca che sarà proposto in catalogo. D’altronde, se “tutto era possibile”, di certo nessun oggetto sarà stato impossibile da ottenere.
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