L’opera “Sun & Sea” – vincitrice del leone d’oro alla Biennale di Venezia del 2019 – sta facendo un tour mondiale e arriva anche a New York. Sun & Sea esordirà alla Brooklyn Academy of Music dal 15 al 26 settembre.
L’opera in collaborazione tra Rugilė Barzdžiukaitė, Vaiva Grainytė e Lina Lapelytėm è pronta per di colpire anche i pubblici americani. In seguito, da New York si sposterà all’Arcadia Exhibitions, a Philadelphia; al the Momentary in Bentonville, Arkansas, e infine al Museum of Contemporary Arts di Los Angeles.
Sun & Sea è stato originariamente esposto nel Padiglione della Lituania alla Biennale di Venezia del 2019, dove ha vinto il Leone d’Oro (il premio più è prestigioso del festival) per la migliore partecipazione nazionale.

In che cosa consiste l’opera Sun & Sea, successo della Biennale di Venezia 2019?
Il titolo della Biennale del 2019 era “May You Live In Interesting Time” (possiate vivere in tempi interessanti). Ralph Rugoff (il curatore dell’edizione del 2019) ha scelto questo titolo – ripreso da un proverbio cinese – invitando tutti gli artisti scelti a riflettere sul momento che si sta vivendo.
Rugoff aveva affermato che “l’arte è più di una mera documentazioni del periodo storico in cui viene realizzata”. Dunque, secondo Rugoff, l’arte non documenta uno specifico periodo, ma ne diventa metafora, non si parla di reportage storico del momento che si sta vivendo.
Sun & Sea è un musical, ha occupato l’intero padiglione lituano trasmettendo l’urgenza della crisi climatica attraverso le arti visive e la performance. Il musical alla Biennale era costruito su due livelli. Nel piano terra è stata ricostruita una spiaggia artificiale, il pubblico osserva dall’alto. Erano presenti 13 performer, tutti professionisti. Il musical durava l’intero giorno, c’era una parte cantata, musicata e una coreografica. Ognuno di loro interpretava un ruolo. La performance partiva con una situazione rilassata, si parte da una cosa quotidiana, individuale e privata fino a risalire all’universale.

Una spiaggia emulata in tutto e per tutto: ci sono famiglie con i bambini che giocano e si divertono nella sabbia, c’è chi si rilassa prendendo il sole, chi legge un libro. Il suono in sottofondo e le voci dei performer danno ritmo all’opera cantando la vita di tutti i giorni con i suoi problemi e preoccupazioni. Nonostante siamo concentrati nelle loro vacanze, la realtà continua ad intromettersi.
I bagnanti cantano di aeroplani e piña colada, delle fabbriche sfruttatrici cinesi che realizzavano i loro costumi da bagno. Una madre su una sedia a sdraio desidera che suo figlio visiti la Grande Barriera Corallina prima che scompaia, e i gemelli in costumi da bagno identici immaginano la vita dopo la morte tramite la stampa 3D.
Problematiche di tutti i giorni che diventano problemi universali, “ho perso il lavoro!”, metafora della crisi economica, “c’è caldo!”, metafora del riscaldamento globale.
Nonostante l’atmosfera apparentemente rilassata da spiaggia, il pubblico è invitato a riflettere su problemi ben più grandi, come la crisi climatica, lasciando sottintendere che non possiamo metterci troppo a nostro agio.