Catena Fiorello è al settimo cielo, perché ha appena saputo che il film Picciridda, tratto dal suo omonimo romanzo sbarcherà anche negli Stati Uniti. “Un sogno che si avvera” mi dice subito felice, quando la chiamo per parlare del nuovo romanzo Cinque donne e un arancino edito dalla Nave di Teseo. Un libro ambientato di nuovo nella sua Sicilia, il primo di 5 romanzi che avranno come protagoniste le 5 donne e nel titolo ognuno un piatto tradizionale siciliano.
Ci si tuffa nella storia e si arriva tutto d’un fiato all’ultima pagina passando dalla Milano del design e dei grattacieli ai paesaggi intensi e struggenti della Sicilia più sconosciuta sino alle strade scintillanti di New York con i suoi alberghi e le sue celebrità. E’ la storia di cinque amiche, dai caratteri diversi, ma unite da un sentimento forte di amicizia e dalla voglia di sfidare pregiudizi e immobilismo.
Sarà Rosa emigrata a Milano, ma ritornata al paese d’origine una volta andata in pensione, a convincere le altre che ci può essere una possibilità anche per loro in quel piccolo fazzoletto di terra, Monte Pepe, un paese immaginario, abbandonato negli anni dai suoi abitanti andati a cercare fortuna altrove.
La storia di un successo ottenuto per la tenacia delle cinque donne e per la generosità di una sconosciuta americana che Rosa incontra per caso ed ha tutte le sembianze di Ophra Winfrey. Un romanzo che racconta l’oggi ed è lo specchio di quel sud che Catena Fiorello conosce molto bene, perché ci è nata e cresciuta. C’è tutto il suo amore per quella terra siciliana e la cultura di quei luoghi.
Un libro divertente dove ognuno si sente libero di fare il tifo per quelle cinque donne e sperare che facciano le scelte giuste, ma non sempre andrà secondo i nostri desideri. Le loro vite sono complesse, abitate da affetti lontanti, come figli e nipoti e molestate da principi azzurri inconsistenti. Ma Catena Fiorello alla fine metterà ordine a tutto, facendoci godere ogni pagina, trasformando le cinque donne in eroine che hanno avuto il coraggio di sognare e seguire le proprie passioni. Una fiaba moderna che potrebbe diventare senza dubbio un film, e che emana ottimismo, di cui c’è tanto bisogno in questi tempi.
In questa intervista Catena Fiorello ci spiega quello che pensa della Sicilia e dell’amicizia tra donne. Ci parla delle donne maschiliste che ha incontrato sul suo cammino, ma anche delle amiche che le danno forza. Parla dell’America e di quei siciliani che l’hanno resa grande e di quegli altri che sarebbe stato meglio non ci andassero. Ci racconta il suo sogno e ci spiega perché per la prima volta ha deciso di firmare il libro anche con il cognome della mamma.