Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Arts
June 28, 2017
in
Arts
June 28, 2017
0

Quella volta che il fascismo rovinò la fama di Pirandello a New York

Il 28 giugno 1867 nasceva a Girgenti lo storico drammaturgo Luigi Pirandello, Premio Nobel per la Letteratura nel 1934

Carmelo FucarinobyCarmelo Fucarino
Quella volta che il fascismo rovinò la fama di Pirandello a New York

Luigi Pirandello e Marta Abba in una foto del 1930

Time: 5 mins read

Fu il 20 luglio 1935 che Luigi Pirandello sbarcò al faro di Ambrose a New York dal transatlantico Conte di Savoia, varato appena quattro anni prima, il 1931, per mano di Maria José. Il piroscafo non ottenne mai il nastro azzurro dell’Atlantico (Blue Riband), come il maestoso Rex (traversata 4 giorni, 12 ore e 53 minuti alla media di 29 nodi), ma in compenso lo superò per lusso e raffinatezza, con il suo salone Colonna che riprendeva in stile classico la galleria dell’omonimo palazzo.

Già nel dicembre del 1923 Pirandello si era imbarcato sul Duilio ed era approdato a New York, invitato e sponsorizzato da Henry Ford. G.B. Shaw, dopo avere assistito a Londra ad una replica, aveva fatto da intermediario con un impresario americano per la messinscena di I sei personaggi in cerca d’autore. La tournée era stata accolta con un qualche consenso di pubblico e di critica. Così scrisse a Marta Abba: “Allo scalo ho trovato…una rappresentanza della Società Italo-Americana, di cui sono ospite… associazioni d’Italiani emigrati… e all’uscita, una folla infinita, di migliaia e migliaia di persone, che mi hanno accolto come un sovrano con grida di evviva e applausi strepitosi. Non mi sarei mai aspettato tanto”.

Ma il viaggio principe delle eccelse e prospere speranze era stato propiziato nel 1935, quando un anno prima, il 1934, il commediografo impresario era già stato coronato con il Nobel. Era allora il drammaturgo osannato e riconosciuto in tutto il mondo, all’apice della sua intensa e costante attività teatrale. Da questo viaggio si aspettava una ulteriore affermazione nella nuova arte, la nuova Musa del Cinematografo, che aveva i suoi santuari negli States. Surclassando le glorie dei palcoscenici la nuova Musa prometteva successi planetari e folle immense di spettatori.

Furono tre lunghi mesi di delirio, una lunghissima ed estenuante via Crucis, in attesa di una chiamata, che confermasse e consolidasse la sua arte, un solo invito a realizzare sullo schermo la sua genialità. Da una porta all’altra, senza nessun esito concreto. Non se ne stette con le mani in mano. Ancora urgeva nella sua mente e nel suo cuore un mondo, tanti personaggi che ardevano di realizzarsi. Ebbe il tempo di scrivere la raccolta di novelle Una giornata e iniziò il romanzo, rimasto incompiuto, Informazioni su un involontario soggiorno sulla terra, progettò il romanzo Adamo ed Eva, la storia avveniristica e fantascientifica di due fanciulli che restano soli sulla terra per un cataclisma.

Non si trattava solo dell’invito della diva dell’epoca, Marlene Dietrich, che sperava di avere una parte in una riduzione cinematografica dalla commedia Trovarsi, il dramma dell’attrice scissa tra la realtà della scena e quella della vira, scritta per Marta Abba e da lei magistralmente interpretata al teatro dei Fiorentini di Napoli il novembre del 1932.

Lo eccitavano i contatti con le potenti major del cinema la Goldwin Mayer, la Paramount, la Fox e l’Universal. Si riprometteva un progetto ciclopico, una lettura in chiave cinematografica delle sue Maschere nude. Eppure già dall’attracco non trovò quella folla delirante che lo aveva accolto la prima volta. Non si era reso conto che la tecnica e le prospettive del cinema erano assai diverse dal teatro in genere e in particolare dal suo teatro. Il cinema aveva uno sviluppo narrativo diverso, si avvaleva di altri strumenti tecnologici, di sequenze e letture della realtà che non trovavano rispondenze nella fissità di prospettive del palcoscenico. L’immagine e l’azione cinematografica seguivano altri processi narrativi, in cui tutto era visibile e reale, rispetto allo spazio concesso alla fantasia e all’intuizione del teatro. Nonostante la fama e l’apice della carriera fu la più cocente delle delusioni tanto da scrivere al figlio Stefano: «La nausea di cui m’ha riempito fino alla gola il contatto continuo di tre mesi con questa gente che s’occupa di spettacoli, che vive di spettacoli, offendendo brutalmente l’arte e quanto essa ha di più intimo e segreto».

Non si era forse reso neppure conto del contesto storico in cui si presentava a New York ad incassare i risultati del successo, sanzionato dal Nobel. L’atmosfera socio-politica era radicalmente mutata dal 1923, quando il fascismo era solo alle prime prove forzate, quando tutte le potenze lo ritenevano un’ubriacatura transitoria e passeggera. Erano passati sulla sua pelle gli anni dell’affermazione del fascismo, la sua “collateralità” negli anni in cui il movimento si era trasformato in regime. Erano noti i suoi trascorsi e le sue plateali collusioni. Era stato ricevuto a Palazzo Chigi da Mussolini al primo anniversario della marcia su Roma il 28 ottobre 1924, l’anno successivo era avvenuta la sua pubblica adesione con il telegramma al Duce, reso pubblico, in cui si dichiarava il “più umile e obbediente gregario”. Poi erano proseguiti i rapporti con Bottai presso il Min.Cul.Pop.

Luigi Pirandello (da destra, il primo seduto) partecipa a un Festival Letterario in Italia durante il ventennio fascista

Dilaniante e malaccorta era stata la conferenza stampa in cui gli era stato rinfacciato il colonialismo etiopico, quando già tutte le Nazioni europee, civili e democratiche, avevano trovato il loro posto al sole, prima incontrastata e insuperata per metodi ed estensioni la Gran Bretagna, fino alla Germania con le sue guerre per il Marocco. La difesa di un diritto riconosciuto a tutte le nazioni europee e osteggiato all’Italia fascista come atto di barbarie era stato certamente troppo aspro per una Nazione che ha da sempre nascosto la polvere del colonialismo e neo-colonialismo sotto il tappeto. Ora Trump vuole sfidare ancora quegli indigeni con il suo oleodotto, passando attraverso le loro “riserve”. Ho visto e patito l’orrore delle riserve degli indigeni di Australia, chiusi in recinti, quelli che Trump vuole innalzare per imprigionare gli Americani (ogni recinto è una prigione, a seconda della prospettiva dalla quale si guarda). Pirandello ribatté con una provocazione feroce: «Anche l’America era un tempo abitata dagli Indios e voi l’avete occupata. Se era diritto il vostro, lo è anche il nostro». Si possono immaginare le reazioni di un establishment che faceva le sue prove di colonialismo ferreo nell’America latina, a partire da quella dottrina Monroe del Congresso 2 dicembre 1823, isolazionista, ma perentoria nello slogan: «L’America agli americani».

Non meno sconvolgente e controverso dovette essere a Princeton il colloquio, di cui non sappiamo nulla, con Einstein nel campus dell’Institute for Advanced Study ove insegnava fisica, profugo ed emigrato alle leggi razziali della sua patria, la Germania. Qui si erano incontrati diverse volte durante questa inconsistente tournée e diffusa è la leggenda che il fisico tedesco avesse esclamato “Noi siamo parenti”. Le diagnosi e le analisi epistemologiche degli intellettuali azzardarono addirittura un parallelo tra il relativismo pirandelliano e la Teoria della relatività, mentre era evidente l’antitesi tra il singolare relativismo psicologico, su base irrazionale ed idealistico di Pirandello, siciliano e pur tuttavia universale, ed il relativismo positivista e scientista del fisico. Ne era consapevole lo stesso Pirandello, che in un intervista del 1922 per “Epoca”, rispose: «Ebbene, quei problemi erano unicamente miei, erano sorti spontanei nel mio spirito, si erano naturalmente imposti al mio pensiero. Solo dopo, quando i miei primi lavori apparvero, mi fu detto che quelli erano i problemi del tempo, che altri, come me, in quello stesso periodo si consumavano su di essi».

Di ritorno, prima di sbarcare a Napoli, fu colpito da attacco cardiaco. Morì a Roma il 10 dicembre 1936 e le sue ceneri, riposte in un vaso greco, si trovano nella sua villa-museo del Caos. Era nato a Girgenti il 28 giugno 1867, centocinquanta anni fa, e così voglio ricordare ai miei cari concittadini e conterranei di America il genio che ancora vive e presenta i suoi Personaggi su tutti i palcoscenici del mondo.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Carmelo Fucarino

Carmelo Fucarino

Carmelo Fucarino, siciliano di Prizzi, dopo essersi laureato in lettere classiche nell’Università di Palermo, ha insegnato lingua e letteratura latina e greca presso il Liceo classico «G. Garibaldi» della stessa città. Sensibile alla poesia, ha pubblicato liriche e dato contributi a riviste del settore letterario italiano, svolgendo un’ampia e continua attività di saggista nel campo degli studi classici. Oggi ha ampliato il suo campo di indagine alla storia locale all’etnologia e alle tradizioni popolari siciliane.

DELLO STESSO AUTORE

“Cenere”: l’opera-inchiesta trent’anni dopo le stragi di Cosa Nostra

“Cenere”: l’opera-inchiesta trent’anni dopo le stragi di Cosa Nostra

byCarmelo Fucarino
La Resistenza e la sua luce: E così rimase per sempre il 25 Aprile

La Resistenza e la sua luce: E così rimase per sempre il 25 Aprile

byCarmelo Fucarino

A PROPOSITO DI...

Tags: adamo ed evaLuigi Pirandellomarta abbaNapoliPalazzo Chigiteatro a New YorkUniversal
Previous Post

“We are in a Time of Testing”: Special Envoy De Mistura Reports on Crisis in Syria

Next Post

“La Canzone del 29 giugno”, una Spoon River in memoria di Viareggio

DELLO STESSO AUTORE

La Settimana Santa in Sicilia con “lu ballu di li diavuli” a Prizzi

La Settimana Santa in Sicilia con “lu ballu di li diavuli” a Prizzi

byCarmelo Fucarino
Pier Paolo Pasolini: saggista inesauribile, regista geniale, poeta di un’epoca

Pier Paolo Pasolini: saggista inesauribile, regista geniale, poeta di un’epoca

byCarmelo Fucarino

Latest News

Gaza, caos tra aiuti ONU e piano USA-Israele mentre la fame avanza

Gaza, caos tra aiuti ONU e piano USA-Israele mentre la fame avanza

bySimone d'Altavilla
L’Unione Europea digitalizza le frontiere, mentre gli USA alzano l’allerta

L’Unione Europea digitalizza le frontiere, mentre gli USA alzano l’allerta

byCostantino Del Riccio

New York

Crypto Kidnapping of Italian Citizen in SoHo: Swiss Trader Surrenders

Crypto Kidnapping of Italian Citizen in SoHo: Swiss Trader Surrenders

byMaria Nelli
Crypto shock a SoHo: si chiude il cerchio sul sequestro del “turista” italiano

Crypto shock a SoHo: si chiude il cerchio sul sequestro del “turista” italiano

byMaria Nelli

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post
“La Canzone del 29 giugno”, una Spoon River in memoria di Viareggio

"La Canzone del 29 giugno", una Spoon River in memoria di Viareggio

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?