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Donald Trump in tribunale: la città in allerta. Niente riprese tv al processo

A New York sia la zona di Midtown sulla Quinta Avenue che quella del Civic Center sono chiuse al traffico

Massimo JausbyMassimo Jaus
Donald Trump in tribunale: la città in allerta. Niente riprese tv al processo

Former US president Donald J. Trump arrives to Trump Tower in New York, New York, USA, 03 April 2023 - ANSA/EPA/JUSTIN LANE

Time: 4 mins read

L’ex presidente Donald Trump è arrivato ieri pomeriggio a New Yok per il procedimento giudiziario che comincia oggi alle 2:15. Ieri sera il giudice Juan Merchan era alle prese con la vicenda. Diversi canali televisivi avevano chiesto al magistrato il permesso di trasmettere in diretta il processo e tre delle maggiori testate giornalistiche, New York Times, il Washington Post e il Wall Street Journal, data l’importanza storica del procedimento giudiziario, avrebbero voluto conoscere i capi di accusa prima per esaminare in tutti i particolari l’atto giudiziario. 

Nella loro richiesta di mandare in diretta le immagini il processo, i canali televisivi avevano sottolineato che “questo è un procedimento giudiziario senza precedenti nella storia americana e per tanto deve raggiungere il maggior numero possibile di persone”.

Il giudice Merchan le ha respinte entrambe, aggiungendo però “Che questa incriminazione riguardi una questione di importanza monumentale non può essere contestata. Mai nella storia degli Stati Uniti un presidente in carica o passato è stato incriminato con accuse penali. L’accusa per Donald Trump ha generato un interesse pubblico e un’attenzione dei media senza precedenti “, ha scritto. “La popolazione vuole avere informazioni più accurate e aggiornate disponibili. Suggerire il contrario sarebbe falso”.

Mare mosso nel team legale dell’ex presidente. Alcuni dei suoi avvocati hanno emarginato Joe Tacopina, il suo legale che lo rappresenta in questa vicenda in cui è accusato dal pagamento in denaro alla porno star Stormy Daniels. Non si caapisce se è una scena di gelosia tra avvocati o se Trump lo abbia emarginato. Parlando di Tacopina gli altri avvocati di Trump lo hanno descritto privatamente come “stupido” e “chiacchierone”. Un’altra fonte lo ha descritto come “un dannato idiota”.

Lotte intestine che secondo il ben informato news web Salon sarebbero state alimentate dallo stesso Trump con i suoi graffianti commenti per scaricare sui suoi avvocati le eventuali colpe se dovesse essere riconosciuto colpevole. Sta di fatto che ha assoldato all’ultimo minuto Todd Blanche, un importante avvocato della difesa penale dei colletti bianchi ed ex procuratore federale, per unirsi alla sua difesa. Blanche e altri avvocati di Trump oggi hanno esortato il giudice a non consentire la videografia, la fotografia e la copertura radiofonica dell’accusa. In una lettera a Merchan, si sono opposti a consentire tale copertura, affermando che “avrebbe esacerbato un’atmosfera già quasi da circo equestre attorno a questo caso” e “sminuito sia la dignità che il decoro del procedimento e dell’aula”.

Donald Trump has departed New York's LaGuardia Airport as he makes his way to his residences at Trump Tower in Midtown Manhattan ahead of his Tuesday arraignment https://t.co/loy3kzMzbL pic.twitter.com/eMABhqaAMN

— Bloomberg (@business) April 3, 2023

Trump deve affrontare 34 imputazioni relative a frodi commerciali nell’accusa. L’indagine dell’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan è iniziata quando Trump era ancora alla Casa Bianca e si riferisce a un pagamento di $130.000 effettuato dal suo allora avvocato personale Michael Cohen alla star del cinema per adulti Stormy Daniels alla fine di ottobre 2016, giorni prima delle elezioni presidenziali, per zittirla dal rendere pubblica una presunta relazione con Trump un decennio prima. 

Donald Trump ha annunciato che terrà un discorso in Florida questa sera quando tornerà a casa a Mar A Lago. Sia la zona di Midtown sulla Quinta Avenue dove sorge il Trump Building, dove l’ex presidente ha trascorso la notte, che la zona del Civic Center dove ci sono i tribunali e l’ufficio del District Attorney sono chiusi al traffico. Migliaia di poliziotti sono presenti per le strade di New York. La città che non dorme mai, con questo processo a Trump, ha preso altra caffeina. Non si parla d’altro.  

Per Trump il futuro diventa più scuro. Secondo il Washington Post, il dipartimento di Giustizia e l’Fbi hanno raccolto le prove che dimostrano che l’ex presidente ha tentato di nascondere i documenti top secret trovati nella sua residenza di Mar-a-Lago. Un crimine federale, molto più serio che non quello del pagamento in nero a Stormy Daniels e del finanziamento illecito della campagna elettorale.  

Gli avvocati difensori di Trump hanno detto che l’ex presidente oggi pomeriggio sarà puntuale e si presenterà in tribunale, dove gli verranno prese le impronte digitali e gli verrà scattata la foto segnaletica e si svolgeranno gli accertamenti di routine comuni a tutte le persone rinviate a giudizio: il controllo se abbia altre accuse o mandati penali in sospeso. Una volta completata la registrazione comparirà davanti al giudice Merchan per l’udienza preliminare. E solo in questo momento quando il magistrato gli leggerà le conclusioni del gran giurì si conosceranno le imputazioni che gli sono state mosse.

L’ex presidente cerca di presentarsi come la vittima di una persecuzione politica e tenta, così, di mantenere il rapporto ccon la base dei suoi sostenitori. Per farlo lancia insulti e minacce a chi lo contrasta. Poco importa che la decisione di rinviarlo a giudizio sia scaturita dal verdetto di almeno due terzi dei giurati del gran giurì che, se non avessero avuto le prove, avrebbero potuto tranquillamente proscioglierlo. Ma prendersela con i giurati è troppo complicato, sono tanti. E quindi personalizza la vicenda e insulta il District Attorney di Manhattan Alvin Bragg definendolo “un animale”, per poi passare al giudice Merchan.

“Mi odia”, ha detto del magistrato che ha già presieduto il processo contro la Trump Organization e il chief financial officer, Allen Weisselberg, uno dei consiglieri più fidati di Trump. Merchan è anche supervisore nel procedimento per frode e riciclaggio contro Steve Bannon, l’ex “capo stratega della Casa Bianca”. “E’ un tribunale fantoccio”, ha ripetuto l’ex presidente ribadendo che si tratta di “interferenze nel voto”. Che “loro”, non si capisce chi siano questi “loro”, hanno paura. E più urla e accusa di manipolazioni e complotti contro di lui, e più soldi cadono nel suo salvadanaio elettorale. Il processo non è ancora iniziato e già sono stati raccolti 7 milioni di dollari per la sua campagna elettorale. Jason Miller, uno dei più stretti collaboratori dell’ex presidente lo ha annunciato con un “cinguettio” su Twitter 

 

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Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. È stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Massimo Jaus. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga.

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