A New York il passaggio dall’estate all’autunno non è solo climatico: è l’energia stessa della città che cambia. La gente comincia a camminare un po’ più veloce, si ha meno pazienza, e sembra che ognuno si porti dietro una montagna di stress. Io stessa inizio a sentirmi come se fossi sempre di fretta, sempre di corsa; le pile di lavoro da sbrigare non fanno che aumentare e la tensione, come se avessi la testa schiacciata in una morsa, diventa sempre più penetrante.
È la sensazione che i giorni della spensieratezza siano ormai finiti. Niente più piacevoli passeggiate con il mio amore, niente più incontri cuore a cuore con gli amici, niente più lunghe dormite ininterrotte dall’incubo di sentirsi come se stessi inseguendo un treno in corsa. Mi sento una persona diversa quando finisce l’estate. Sono più preoccupata di eliminare voci dalla mia lista di cose da fare, che dal godermi un tramonto. Insomma, comincia a mancarmi quella me estiva.
In barca da Manhattan al Mediterraneo
E mentre elaboro la perdita del mio io estivo, nei pochi minuti di inattività che ho in metropolitana, non posso fare a meno di rievocare sui momenti più belli dell’estate, quando mi sentivo quella persona bella e spensierata che so di poter essere. L’ultimo ricordo prezioso che ho dell’estate che si è appena conclusa è su una barca a Manhattan, sorseggiando vini sardi. Questo evento tecnicamente è avvenuto un paio di giorni dall’inizio dell’autunno, il 26 settembre, ma io lo considero come l’ultima scappatella con il mio io estivo.
Santa Maria La Palma
Questa gita in barca è stata occasione per assaggiare i vini Santa Maria La Palma (SMLP), provenienti dalla seconda isola più grande del Mediterraneo, la Sardegna. Dal momento che molti dei viticoltori in Sardegna hanno solo piccoli appezzamenti di vigneti e risorse limitate, le cooperative come SMLP sono una necessità. Quest’azienda fa vino dal 1946 e dicono che la loro forza derivi dal fatto che tutti i coltivatori membri hanno diritto di voto in cooperativa.
Mentre correvo a questo evento, ero stressata e abbattuta dalla tristezza di fine estate. Ma nel momento in cui sono salita a bordo della barca e mi è stato offerto un bicchiere di Vermentino che ho iniziato a sorseggiare ascoltando i racconti della straordinaria bellezza della Sardegna, le dune di sabbia bianca e l’odore salino dal mare, ho iniziato a sentire tornare la me estiva. È stato un incantevole pomeriggio, tra ostriche e frutti di mare, risate e storie con molti di noi semplicemente felici di poter estendere l’estate, anche solo per un giorno.
Il mio io estivo
Dopo quella piacevole esperienza, ho presto dimenticato il mio io estivo, sono subito tornata alle corse quotidiane, al tran tran di New York. Ma quella resta un’esperienza che cerco di tenere vicino al cuore. L’altro giorno, sull’onda del momento, ho deciso di acquistare un vino sardo per ricordare a me stessa che la mia me estiva è sempre lì quando ho bisogno di lei.
I consigli di Cathrine
Per tutti i giorni (a meno di $15)
2015 Cantina Santa Maria La Palma, Aragosta Vermentino di Sardegna DOC, Sardegna ($10): il Vermentino è il vitigno a bacca bianca predominante in Sardegna e davvero evoca la sensazione di essere su questa isola del Mediterraneo con il suo gusto brillante e fresco di pompelmo e la netta mineralità che ricorda una delle spiagge di sabbia bianca dell’isola. Un buon rapporto qualità prezzo e un vino a cui rivolgersi quando vogliamo ristabilire il contatto con quella sensazione d’estate.
Per le occasioni speciali (da $15 a $50)
2014 Cantina Santa Maria La Palma, La Bombarde, Cannonau di Sardegna DOC, Sardegna ($18): il Cannonau è il vitigno a bacca rossa predominante della Sardegna ed è della stessa famiglia del Garnacha spagnolo e del Grenache francese. Si dibatte ancora se questa varietà sia originaria della Spagna o della Sardegna, appunto. Questo vino ha un bel carattere floreale con una nota di pepe nel retrogusto: un rosso leggero, ideale per sognare l’estate.
Fantasia (oltre $50)
Cantina Santa Maria La Palma, Akenta Underwater “Millesimato” Spumante Extra Dry NV, Sardegna (non ancora disponibile sul mercato americano): Questo vino non è ancora presente sul mercato USA, ma la cantina spera in futuro di riuscire a portare una parte della produzione di 700 casse a New York. Questo spumante è invecchiato (con i propri lieviti) sott’acqua, a 40 metri di profondità, da qui il nome. I vini hanno una chiara salinità, ma non so se questa caratteristica venga dal vino stesso o dall’invecchiamento in mare. L’Akenta Underwater Spumante si vende nelle bottiglie originali che riportano quindi i segni di crostacei e simili. Non so quale sarà il prezzo quando arriverà sul mercato americano, ma sarà in quantità limitata e difficile da procurarsi, quindi è un “vino fantasia”, a prescindere dal prezzo e poi questo vino, con il suo legame con il mare, sprizza estate.