Il suo brano più famoso, remixato anche da Skepta e Nicki Minaj, l’ha portato in poco tempo tra i guest di JackBoys, il celebrassimo compilation album di Travis Scott
Negli ultimi due decenni la “drill”, un po’ come successo per la “trap” e Atlanta, ha portato il sound della nuova scena hip hop di Chicago fuori dai confini della città e dello Stato. A buon diritto si può tranquillamente parlare di nuovi fenomeni drill dalla West Coast fino alla Florida. Ovviamente New York non è esclusa e il mix culturale di aree quali East Flatbush, Canarsie, Jamaica e Brownsville sono diventati gli epicentri di una scena musicale dove il gangsta rap e il flow tipicamente newyorchese abbraccia le asperità sonore della drill.
Alcuni di loro sono assurti di recente alla cronaca e alla notorietà internazionale per la richiesta del NYPD di cancellare alcuni artisti inclusi nella ricchissima line up del Rolling Loud, perché implicati in attività legati a gang criminali: il ventunenne Jeffrey Alexander, aka 22Gz, il venticinquenne Sheff G, e i più noti e “veterani” Casanova, nato nel 1986 sempre a Flatbush da genitori di origini caraibiche come gli altri due e l’astro nascente del rap del Bronx Don Q. Tra di loro solo il primo nel 2017 era stato accusato di omicidio in Florida, prima di essere scagionato per non aver commesso il fatto, mentre gli altri tre avevano dalla loro uno score di microcriminalità da strada e possesso di armi da fuoco.
L’agenzia del Rolling Loud ha promesso di confermare gli artisti alla prossima occasione utile, a ulteriore prova del fatto della crescente popolarità di questi giovani rapper che nel cartellone del festival del Queens, avrebbero dovuto affiancare mostri sacri quali Wu-Tang Clan, Travis Scott, A$AP Rocky, Lil Uzi Vert, Meek Mill e il compianto Juice Wrld.
Tra gli artisti cancellati dopo l’ingiunzione del NYPD figura anche uno dei nomi più hype del momento: Bashar Barakah Jackson, ventenne nato sempre a Brooklyn da madre giamaicana e padre panamense, cresce a Canarsie e da giovane, grazie alla sua prestanza fisica sembrerebbe essere pronto a una carriera di successo nello sport. Ci prova prima col baseball, poi col football e infine col basket, al punto da vincere una borsa di studio per andare a continuare gli studi in una scuola propedeutica a Philadelphia. Inutile dire che dopo una breve parentesi a Philly, Bashar sente il richiamo della strada e decide di tornare a Brooklyn. L’hip hop diventa la sua ragione di vita e tra freestyle improvvisati negli open mic di Flatbush e prime amatoriali registrazioni pubblicate online, Pop Smoke, suo nome di battaglia, si fa conoscere grazie a MPR, canzone nata da un beat scoperto online e realizzato dal producer londinese 808Melo. Da questo esperimento nascerà una vera e propria collaborazione che darà un respiro molto internazionale e inedito alla drill di Pop Smoke.
L’ascesa al trono della drill è rapidissima: nella primavera del 2019 esce il suo primo mixtape Meet The Woo, e il singolo di lancio, Welcome To The Party diventa in breve tempo una hit sul web e sulle piattaforme streaming con milioni di ascolti. Skepta e poi Nicki Minaj la reinterpretano in due diversi remix, Lil Tjay (che vi abbiamo presentato qui tra le scommesse newyorchesi del 2019 ) lo sceglie come featuring nel brano War e infine arriva la prestigiosa collaborazione con Travis Scott. La star dell’hip hop americano convoca Pop Smoke nella pletora di featuring del compilation album di fine anno, JackBoys, uscito a fine 2019, per la traccia Gatti.
Dopo la cancellazione al Rolling Loud un altro intoppo “giudiziario” rende complicato l’inizio del nuovo anno per Jackson: il 17 gennaio è arrestato all’aeroporto JFK di New York con l’accusa di trasporto oltre i confini statali di un veicolo rubato, una Rolls Royce che il rapper aveva preso in affitto per un video girato in California. Le insolite condizioni del noleggio prevedevano, per il proprietario del veicolo, un pass VIP per un concerto di Pop Smoke. L’auto non è mai stata restituita e lo stesso Jackson aveva provveduto a spedirla a New York con una targa taroccata dell’Alabama.
L’artista ha negato senza ammettere le sue colpe ed è stato temporaneamente rilasciato su una cauzione di ben 250mila dollari.
Nel frattempo ha avuto il tempo di dissare, litigare e fare pace con un altro degli artisti cancellati al Rolling Loud, Casanova, che aveva definito “Trashanova” nel suo singolo Christopher Walking.
Siamo solo all’inizio del 2020 e siamo certi che Pop Smoke farà molto parlare di sé, non solo per il suo talento visionario che in pochi mesi l’ha trasformato nel nome più intrigante e chiacchierato della nuova scena black di Brooklyn.