La mafia non esiste. Non esiste più la mafia della quale avevamo paura e che ancora ci raccontano: quella delle coppole e dei pizzini, delle estorsioni, la mafia della droga e dei padrini, dei “picciotti” e delle regole dell’uomo d’onore. Quella mafia è morta, lo Stato italiano l’ha battuta, in una guerra senza quartiere. Tutti i grandi latitanti sono stati catturati, ne manca solo uno, ormai: Matteo Messina Denaro, da Castelvetrano, l’ultimo vero capo di Cosa nostra. Dopo di lui nessuno prenderà il comando di un’organizzazione sempre più allo sbando, sempre più all’angolo. La mafia non esiste. Ma non è il caso di abbassare la guardia, anzi. Oggi c’è qualcosa di diverso che si muove in Italia, non solo al Sud o in Sicilia. Qualcosa che ha fatto fuori la vecchia mafia per prenderne il posto. Cosa nostra è morta. Adesso c’è Cosa Grigia. Cosa Grigia è il sistema criminale del nostro tempo. E’ l’area grigia (quella dei professionisti, degli imprenditori, dei politici, dei funzionari pubblici) dei fiancheggiatori della mafia che si è fatta sistema. Sono diventati loro stessi la nuova mafia. Dentro Cosa Grigia ci sono interi pezzi della classe dirigente italiana che hanno scelto di adottare il metodo mafioso per i loro interessi economici, conservare privilegi, incrementare i loro guadagni. Fanno leva su un’economia dell’illecito sempre meno distinguibile da quella lecita, sulla legalità “flessibile”, sulla privatizzazione della sfera pubblica. Cosa Grigia è la mafia del nostro tempo, che inventa nuovi affari. Non appoggia questo o quel politico perché fa da se politica. E’ del Nord, come del Sud e di tutti i posti dove si possono fare i soldi. Gestisce con attenzione gli strumenti della finanza come del diritto. Ha contro uno Stato un po’ distratto, un po’ incapace, spesso complice, fermo ancora alla mafia dei killer e dei padrini, al ghetto della criminalità da coppola e pizzino. E’ senza odore, Cosa Grigia. E’ senza padrini. Senza territorio. Non ha bisogno di sparare un colpo. Non ha bisogno di rubare perché i soldi se li fa dare direttamente frodando lo Stato e la Comunità Euroepa. Non ha bisogno di trattare perché è una nuova forma criminale che non vive nel sottobosco, ma si fa sistema. Nasce dalla sinergia tra risorse diverse, alcune dichiaratamente criminali, altre che provengono dalla politica, dal mondo dell’economia. E’ una macchina in grado di condizionare interi settori della vita pubblica ed ampi comparti del mercato. E’ la mafia del nostro tempo. La vedono tutti. Nessuno ne parla. Noi proveremo a raccontarla.