Ci sono due Italie: una che vive facendo i conti della spesa e una che spende senza fare i conti. Quest’ultima ha in mano il 10 per cento della ricchezza del Paese. Se il professor Monti si candidasse, dovrebbe infilare la mano nel portafoglio di questi ricconi, visto che spontaneamente nessuno prende l’iniziativa di elargire qualcosa ai più bisognosi. Insomma, va fatta una patrimoniale per salvare gli italiani poveri che hanno salvato il Paese pagando anche le tasse per i ricchi, i quali hanno i loro patrimoni in scatole societarie nei paradisi fiscali.
Sappiamo che Monti non è riuscito a farla, perché aveva le mani legate in Parlamento dai deputati del Pdl, portatori delle istanze dei ricconi o presunti tali. I presunti sono i ladri che conducono una vita agiata grazie a frodi varie, ogni tanto qualcuno finisce dentro, ma sono convinta che i più siano a piede libero. Dalla Francia apprendiamo che l’attore Depardieu si è stabilito oltre confine, in Belgio, pure di pagare meno tasse. Che schifo! Intanto anche i francesi sono messi male. Ma con il ritorno del Cavaliere tutto si aggiusterà – pensa lui, le amazzoni e i nani vari. Avete notato che i suoi fedelissimi non lo superano in statura? Oltre che intellettuale, anche fisica… Le amazzoni sono delle povere criste che rischiano di andar a morire ammazzate se perdono la paga da deputate e prebende berlusconiane varie. Ma quali amazzoni di mitica memoria? Non sono certo delle donne con le palle ma in cerca di palle… per galleggiare. Ovviamente le palle devono essere del tipo imbottito di euro, altrimenti le signore affondano. Anche perché, senza soldi, non si possono pompare guance, labbra, seni e glutei. Ecco che l’avvento natalizio dell’uomo con le palle appare loro più che mai foriero di un nuovo anno di sopravvivenza. Perché, se il leader del Pdl fosse rimasto Alfano, avrebbe solo potuto accoglierle nello stagno: avevano ben capito che sotto quello sguardo da ranocchio non si nascondeva un principe.
Mentre il Cavaliere, che è tutto e di più per le sue amazzoni, si è addirittura convinto di essere dotato di forza (bruta), infatti ha osservato tutto baldanzoso: «Ragazzi, che forza che ho, no? Che io sia importante lo si sa: tutti i quotidiani hanno scritto: “Torna Berlusconi, trema l’Europa”». Ma sotto sotto il cappottone con le spalle da erculeo granatiere, il Nostro trema e confessa ai suoi: “Si rischia una sconfitta bruciante”. Allora un giorno tende la mano alla Lega, che non ci pensa a risposarsi con lui, un altro si sveglia con l’idea di travestire Monti da cavaliere. Anche il Partito popolare europeo vuole spingere in campo Monti. E allora trema D’Alema che affida al Corriere la sua verità: “Monti non si deve candidare. Sta logorando la sua immagine. E’ illogico e moralmente discutibile che scenda in campo contro la principale forza politica che lo ha voluto e sostenuto”. Tutti rilevano solo il comportamento amorale degli altri, perché lesivo dei propri interessi. Il Pd sembra un vecchio spasimante che attende per tutta la vita che la sua amata resti vedova per poter coronare il suo sogno d’amore. Il fatto è che l’Italia non è nel romanzo “L’amore al tempo del colera”, dove questo fantasticamente avviene anche perché l’amore era corrisposto, ma in un’Europa che rischia di scomparire. A causa di una aggressione economica peggiore del colera. Rapita da uno Zeus, che si trasforma con le sue metamorfosi incarnando gli interessi dei più potenti (banche, Germania, ecc.), l’Europa rischia davvero di ritornare, come nel mito, solo una ninfa alla quale non rimarrà altro che asservirsi al dragone. Che non è purtroppo Berlusconi, né alcun paesuncolo europeo, ma il ricco Oriente che ci sta inghiottendo tutti. La civiltà occidentale, America compresa, rischia di scomparire. I Maya con le loro previsioni apocalittiche per il 21 dicembre 2012 forse avevano visto la fine del nostro mondo.