Prepararsi a un pugno nello stomaco. Il pugno nello stomaco lo sferra il vostro qualunquista, titolare di questa rubrica. Ecco: che ne direste se il Vaticano venisse “nazionalizzato??. Se fosse annesso alla Repubblica Italiana?
Se la si finisse con quello sfarzo, quel lusso, tutti quei riti, i salamelecchi, le genuflessioni. Se la si finisse coi giochi di potere vaticani che della Santa Sede, almeno a noi, dànno una pessima impressione, ce l’hanno sempre data e sarebbe da ingenui pensare che un domani abitudini, clima possano cambiare. Non troviamo nulla di sacro, nulla di autenticamente cristiano in quel perimetro che s’affaccia sul Tevere, e che nelle ore di Porta Pia, il 20 settembre 1870, Nino Bixio avrebbe voluto prendere a cannonate e cancellare, cancellare per sempre… I Savoia e lo Stato Maggiore non furono d’accordo…
Ora veniamo a sapere della lotta feroce fra i “corvi” e i bertoniani (in cronaca avrete già trovato e ritroverete i dovuti dettagli), un antagonismo che ha molto “rattristato” Papa Ratzinger, al punto che mercoledì scorso erano circolate voci di sue dimissioni. Poi, il Potefice ha escluso l’eventualità di passare la mano. Così, Benedetto XVI si dichiara “rattristato”… Ma dovrebbe conoscerlo bene il Sistema, il sistema Città del Vaticano. Se non lo conosce lui…
Certo che fanno effetto diatribe, polemiche sul dopo-Ratzinger, e mentre Papa Ratzinger è vivo e vegeto e sembra godere di una salute abbastanza buona. Da parte di prelati, e di scagnozzi di prelati, una gran brutta caduta di stile, questa. Ma “questo” è il Vaticano. Il Vaticano è empietà. Crudeltà. E’, appunto, negazione e tradimento del mandato di Cristo, del più grande uomo della Storia, ma nato dall’unione fra una donna e un uomo, non certo “generato” (come dice il Clero) dallo Spirito Santo… Suvvia, questo è oscurantismo. E’ Magia!
Il Vaticano è una istituzione totalitaria. Dittatoriale, quindi. Si procede a colpi di editti (chiamiamoli così per comodità d’espressione), risulta piuttosto in voga una “defamation of character” tuttavia strisciante, pronunciata sottovoce – o pronunciata da quel che “non si dice” riguardo a un giovane sacerdote il quale mostri una certa ambizione, riguardo a un vescovo, a un cardinale. Omissioni e reticenze rimbombano nella Santa Sede…
Frattanto, l’“ambizioso”, giovane servitore di Dio è stato nominato vescovo, o spedito in una parrocchia del Michigan o della Valtellina… Tropp le ombre sul Vaticano, troppe: il caso Marcinkus, Emanuela Orlandi, la “meteora” Luciani, l’affare Gabriele, il cameriere del Papa che giorni fa si sarebbe impossessato di chissà quali documenti riservati – e mai sapremo di che documenti si tratta. Mai…
Sarebbe così bello smontare la Basilica di San Pietro e anche il Colonnato del Bernini… Li farebbe rimontare con sommo gaudio un consorzio di “tycoon” americani, in Pennsylvania o in California, sul Panhandle del Texas o sulle Grandi Praterie… Al loro posto si costruiscono piscine, piste di Atletica, campi di Rugby, palestre, utili impianti per lo svago e la gioia dei cittadini italiani. Nei restanti palazzi si accolgono gli sfrattati, le sfrattate di 60, 70, 80 anni d’età, povera gente di Campo Marzio e di altri antichi quartieri romani, schiaffata sul lastrico da uomini “di successo” i quali la domenica vanno a Messa…! Tipo quasi tutti i nostri esponenti politici, i quali, poi, ricominciano a vibrare coltellate alla schiena, a tramare, a sottilizzare – a parlare del sesso degli angeli… Al Santo Padre si indica la via di Avignone (ben conosciuta…) o magari quella dell’Abbazia di Montecassino, distrutta nel 1944 dagli alleati del Vaticano…
Sarebbe bello un Papa che vive in un monastero, nella semplicità, nella semplicità di Cristo. Un Papa il quale dispone di un segretario, d’un paio di fantesche, e finisce lì.
In modo, sì, cristiano!