Se la moglie del signor Rossi fa la spesa a credito dal salumaio, ma tutta la città sa che il signor Rossi ha l’amante e che vuole divorziare, quantomeno il salumaio non farà più credito alla signora Rossi, temendo che non paghi il dovuto. Così le agenzie di rating non si fidano di noi, perché il nostro padre-padrone-padreterno ha molte amanti e si occupa più del loro guardaroba che del nostro sostentamento. Che poi queste agenzie, che misurano il grado di affidabilità degli Stati, non siano infallibili – come ha sostenuto Vittorio Feltri su Il Giornale – perché nel 2008 non hanno capito un’acca dello scoppio della crisi economico-finanziaria nel mondo, è plausibile, ma tale giudizio non può migliorare la rispettabilità del Nostro e di conseguenza l’affidabilità del nostro Paese. Sembra che la colpa del padre ricada sul figlio, quando si tratta di dare e avere, come nel Vecchio Testamento. E che i soldi siano una faccenda etica, dove l’amoralità comportamentale sia preludio di inadempienza finanziaria. Insomma quando si va a puttane, – sembrano ammonirci le agenzie – lo Stato va a puttane. Cioè a gambe all’aria.
Però. Non sarà piuttosto che vogliono farci fuori l’unico macho in grado di guidare l’Italia? Il sospetto mi è sorto questa mattina (venerdì 23 settembre) sentendo che sul blog Listaouting c’era una lista con nomi e cognomi di 10 politici gay, personaggi insospettabili e soprattutto di centro-destra, pubblicata “per mostrare al Paese l’ipocrisia e la cattiveria di politici che hanno votato contro la legge sull’omofobia”. Tra questi, i più noti sono: Roberto Formigoni, Maurizio Gasparri, Roberto Calderoli, Gianni Letta, Paolo Bonaiuti, Marco Milanesi.
Beh, devo dire che non mi sono mai posta il problema se fossero dei maschi, perché non mi sarei avvicinata loro neanche su un’isola deserta. Formigoni non ha mai fatto mistero della sua castità, insomma non tutti gli esseri umani hanno delle pulsioni sessuali. Lui, se le ha, le ha solo per il suo specchio. Quindi perché prenderlo in considerazione come rappresentante del sesso maschile italiano? Deve essere estremamente difficile provare un coup de foudre per Gasparri, perché, se la passione si accende dallo sguardo, non puoi capire in quale direzione ti guardi. Calderoli, come scrissi a suo tempo, non porta i calzini e deve avere i piedi che puzzano parecchio; quindi una donna, a meno che non sia una escort, non riuscirebbe a sostenere un approccio ravvicinato con lui. Senza considerare poi la sua testa sia come aspetto fisico che valore mentale. Gianni Letta è un dandy e può solo trovare una donna affascinata al genere. Paolo Bonaiuti sembra un prozio che ha raggiunto la pace dei sensi. Il segretario particolare del ministro dell’Economia Tremonti, Marco Milanesi, personaggio spregevole secondo le cronache delle ultime settimane, ha diviso more uxorio un appartamento con Tremonti, anche se dice di non averci dormito “quasi” mai. Forse manca qualcuno nella lista? Il ministro per di più è scappato in missione in America per non trovarsi in Parlamento nel dilemma di votare pro o contro l’arresto del suo fedelissimo. E sì che fino a poche settimane fa erano “cul e camisa” (camicia), come si dice dalle mie parti di due persone inseparabili (senza necessariamente risvolti sessuali). Milanesi ha evitato il carcere per 7 voti. E’ agghiacciante che 312 onorevoli avessero qualcosa da spartire con Milanese, visto che ne hanno preso le difese. Che poi sia il letto o la tasca, sempre schifo mi fa. E non dite che discrimino gli omosessuali, discrimino questi ipocriti che son disposti ad utilizzare perfino i loro culi – scusate – per poggiarli sulle sedie di Montecitorio. A questo punto che questa feccia che ci governa sia gay o no, a me non me ne frega niente, mi frega solo che si faccia piazza pulita di tali escort, di qualsiasi sesso siano, camuffati da politici.