Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Zibaldone
April 24, 2011
in
Zibaldone
April 24, 2011
0

FUORI DAL CORO/ Alle origini di quel monito

Fabio CammalleribyFabio Cammalleri
Time: 6 mins read

 Dopo Asor Rosa, Lassini. Dopo l’illustre italianista che inneggia al colpo di stato per destituire Berlusconi, l’oscuro consigliere comunale che urla “Via le BR dalla Procura”. Deve essere il clima. Di fronte ad espressioni di sciagurata irrazionalità, si aprono due strade. Una porta a chiedersi, censurato l’eccesso, ripulita l’escrescenza, se rimanga un concetto su cui riflettere. L’altra, alla totale rimozione. Imboccano la prima quanti sono disposti a sostenere una critica complessa e dolorosa; la seconda, quanti invocano una semplificazione analgesica e consolatoria. Quella è una cura, questa, un esorcismo. 

La lettera con cui, rivolgendosi al CSM, il Presidente Napolitano ha stigmatizzato i manifesti di Lassini sembrerebbe una semplificazione esorcistica. Intesa semplicemente a rassicurare e confortare un sentimento diffuso: la magistratura merita il rispetto che si deve ad ogni repubblicana Istituzione, tanto più in quanto ripetutamente colpita da quella organizzazione terroristica. Ma assolto con prontezza il compito rituale, l’esorcismo, se fosse realmente tale, lascerebbe le cose come stanno, per chi non godesse di illuminazioni supplementari. Vale a dire, rimossa l’escrescenza deformante, lascerebbe intatto il concetto originario, rimasto tale qual’era prima di essere malamente eruttato da Lassini. Concetto che è anche una questione: se, nei confronti di Berlusconi, sia in atto un’azione impropria e abusiva della Procura di Milano. Se fosse un esorcismo. Perché, in realtà, il monito di Napolitano non viene sul proscenio da solo, ma accompagnato da una allocuzione precedente, pronunciata pure questa innanzi il CSM (giugno 2009). Allora non solo il Presidente della Repubblica (e del CSM) rilevò l’esistenza di una preoccupante “crisi di fiducia e di prestigio nella magistratura”, ma ne individuava l’origine in cause interne alle stessa, ammonendola ad “una seria, aperta e non timorosa autocritica” e a riflettere “su quanto abbiano potuto e possano nuocere alla sua credibilità tensioni ricorrenti all’interno della stessa istituzione…” nonché “…su sue più specifiche responsabilità nel radicarsi di tensioni e opacità sul piano dei complessivi equilibri istituzionali”(parole del Giugno 2009). Ecco che, in tal modo, la lettera al Vice-Presidente Vietti disvela la sua vera natura e, da apparente riflesso rituale e palliativo, proprio perchè connesso al suo reale precedente, diviene il necessario completamento di un discorso unitario, complesso e consapevole, avviato, in primo luogo, sul piede di una severa critica alla magistratura. Lassini ha solo offerto l’occasione per completarlo, e bene ha fatto Napolitano a coglierla. E’ un discorso che si compie, si chiude in una sintesi armonica e comprensibilissima: la magistratura deve svolgere severe autocritiche, poiché preda di interne tensioni che ne hanno compromesso il prestigio e la credibilità; tuttavia, se le critiche, anche istituzionali, a simili interne tensioni trasmodano in manifestazioni rozze e violente, queste vanno senza meno stigmatizzate, giacchè interne tensioni della magistratura e critiche smodate, insieme, possono determinare “le più pericolose esasperazioni e degenerazioni” (parole di oggi). Degenerazioni il cui significato è da cogliere nel “…radicarsi di tensioni e opacità sul piano dei complessivi equilibri istituzionali” (parole del Giugno 2009) già precedentemente imputate a “…specifiche responsabilità…” della magistratura. Se non fosse ancora chiaro che la commedia ha due protagonisti, e non uno solo, Napolitano chiude il suo monito con un “richiamo al senso della misura e della responsabilità da parte di tutti”.(parole di oggi) Richiamo corale che non avrebbe avuto senso se avesse inteso riferirsi solo a Berlusconi, e, conseguentemente, se non avesse avuto presente, come invece ha avuto, il suo precedente intervento. Punto.

Diradato l’apparente esorcismo e la carica semplificatoria e liquidatoria che improvvisati chierici, con acclamante e partigiano interesse, vi hanno voluto fissare, il tormentato concetto-questione (Berlusconi è un perseguitato?) è ancora lì, senza analgesico e sotto cura (si spera). Tanto più urgente se si considera l’ipotesi, insistentemente ventilata, che Lassini abbia espresso quel concetto cavandolo maldestramente (compiutamente, secondo costoro) da un pensiero dello stesso Berlusconi, sorta di viatico: definito dalle parole “cellula rossa” ed “eversori”, che il Cavaliere ha riferito ai Pubblici Ministeri dei suoi ultimi processi in corso.

Berlusconi, si sa, parla facile: “comunisti”, “toghe rosse” (con la variante “cellule”), ora anche “eversori” distillano un’attitudine da comunicatore ecumenico, generalista. Ma il suo, è anche un pensiero facile, inconsistente? Vediamo. Anche perché, grazie all’equilibrato, seppur complesso, discorso di Napolitano, disponiamo di una traccia in più per cercare risposte, per tentare una cura: la traccia delle “specifiche responsabilità [della magistratura] nel radicarsi di tensioni e opacità sul piano dei complessivi equilibri istituzionali”.

Bisogna tirare il fiato e avere pazienza. Stiamo alle parole: “…nell’attuale fase storica …la mancanza di una profonda, incisiva e penetrante opposizione politica…ha indotto come conseguenza…che…il controllo giurisdizionale si è via via trasformato…. Secondo chi scrive, dunque, l’opposizione non c’è, e la cosa va avanti da tempo. Proseguiamo. “…ciò [ha determinato]…l’imposizione alla magistratura di un’attività di supplenza…, e ha portato necessariamente l’ordine giudiziario ad invadere, perché richiesto, sfere d’intervento istituzionalmente riservate ad altri…Per imposizione esogene…l’ordine giudiziario svolge attualmente, di fatto, l’unica attività di controllo politico stabile, continuativa ed incisiva nel nostro paese…”. Sicchè, assente l’opposizione, il suo posto è stato preso dalla magistratura, che, però, subisce la forza attrattiva di questo vuoto istituzionale e, suo malgrado, si ritrova ad essere la titolare unica di un controllo politico stabile, continuativo ed incisivo. E’ una grave anomalia dalla quale bisogna uscire:“…sia il singolo giudice che la magistratura associata nel suo complesso si trovano di fronte alla necessità di una scelta: praticare consapevolmente questo nuovo ruolo di giudice…ovvero…ritornare alla figura tradizionale di magistrato…” Ma in che direzione uscirne? Ecco la risposta: “…una serie di motivi contingenti rende del tutto impraticabile…una prospettiva immediata di …”  Non si può tornare indietro; i magistrati sono “costretti” a non fare i magistrati, da una serie di motivi contingenti, cioè, ancora e sempre, dall’assenza di una “vera” opposizione politica. Sentite: “…l’abbandono dell’attuale ruolo…” cioè quello lontano dalla

Era la fine del 1983, il dotto articolo, intitolato“Il nuovo ruolo del Giudice: prospettive per Magistratura Democratica” e da cui ho estrapolato i passaggi sopra riportati, apparve su “Questione Giustizia”, una rivista giuridica trimestrale promossa e curata dall’associazione “Magistratura Democratica”. L’autore era il Dott. Gherardo Colombo. L’opposizione mancante e sostituita era quella del P.C.I.. “Invadenza” e “abnormità” sono scritte nell’articolo. Tutto il movimentismo, anche cruento, germinato fra i giovani degli anni ’70, muoveva dall’unico, monolitico, presupposto che il P.C.I. avesse “tradito” la sua funzione, ora vista nella rivoluzione proletaria, ora vista nella funzione di “vera” opposizione politica. Poi c’è stata Tangentopoli, che, stante quella prospettiva, pare abbia registrato un’inusuale sintonia fra un’opposizione politica ritrovata e una magistratura “rivoluzionaria”, “Rivoluzione italiana”, si diceva. Secondo Emanuele Macaluso, infatti, “nelle file del P.C.I.-P.D.S…tutta la stagione di Tangentopoli venne vissuta come rivincita rispetto alle sconfitte politiche…la magistratura giustiziera puniva la politica corrotta. Dentro questa logica…,la validità, in termini giudiziari, delle imputazioni non conta[..] quando queste imputazioni collimano con un giudizio consolidato da anni di polemiche politiche” (50 Anni nel Pci, Rubettino, 2003) Alcuni magistrati di quell’inchiesta militano in formazioni politiche, (avversarie di Berlusconi sulla base di ben precise matrici culturali-politiche), quando non ne hanno istituite di nuove (queste, invero, su più indefiniti ceppi demagogici), formazioni che allora si negava recisamente presentassero legami di sorta con le indagini. La contesa paraistituzionale dura da diciotto anni. Le linee di continuità con le tragedie di oggi possono essere liberamente affermate o negate, secondo coscienza.

Può darsi che, alla fine dei conti, Berlusconi si riveli essere una mente semplice, che non ha capito niente, per di più, con le sue “cellule rosse” ed “eversori”, esprimendosi in termini impropri e grossolani, come quelli di Lassini, e che confonda realmente pallottole e provvedimenti formali, incapace di allusioni metaforiche così raffinate.

Però, la confusione viene.


Share on FacebookShare on Twitter
Fabio Cammalleri

Fabio Cammalleri

Il potere di giudicare e condannare una persona è, semplicemente, il potere. Niente può eguagliare la forza ambigua di un uomo che chiude in galera un altro uomo. E niente come questa forza tende ad esorbitare. Così, il potere sulla pena, nata parte di un tutto, si fa tutto. Per tutti. Da avvocato, negli anni, temo di aver capito che, per fronteggiare un simile disordine, in Italia non basti più la buona volontà: i penalisti, i garantisti, cioè, una parte. Forse bisognerebbe spogliarsi di ogni parzialità, rendendosi semplicemente uomini. Memore del fatto che Gesù e Socrate, imputati e giudicati rei, si compirono senza scrivere una riga, mi rivolgo alla pagina con cautela. Con me c’è Silvia e, con noi, Francesco e Armida, i nostri gemelli.

DELLO STESSO AUTORE

Ilda Boccassini: va bene il libro, ma ora occorre la verità oltre la memoria

Ilda Boccassini: va bene il libro, ma ora occorre la verità oltre la memoria

byFabio Cammalleri
La cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia: un tentativo totalitario

La cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia: un tentativo totalitario

byFabio Cammalleri

A PROPOSITO DI...

Previous Post

Liberate Silvio

Next Post

A Modo Mio/Orgoglio e pregiudizio

DELLO STESSO AUTORE

Gioie e dolori al Pride 2021: dopo i festeggiamenti, gli scontri con la NYPD

Il reato-padagogo e il DDL Zan: difendere valori giusti senza il tic della galera

byFabio Cammalleri
I “libricini” scritti sui siciliani per preparare le truppe Alleate allo sbarco in Italia

I “libricini” scritti sui siciliani per preparare le truppe Alleate allo sbarco in Italia

byFabio Cammalleri

Latest News

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

byStefano Vaccara
Il sindaco di Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

Il sindaco di Newark, New Jersey arrestato a un centro di detenzione dell’ICE

byDavid Mazzucchi

New York

Justice Dept. Probes NY AG Letitia James Over Mortgage Deal

byPaolo Cordova
La procuratrice James pronta a richiedere il sequestro dei beni di Donald Trump

Letitia James nel mirino del Dipartimento di Giustizia per abusi immobiliari

byPaolo Cordova

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Scandalo sulla "quarta sponda"

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?