Nel cuore di Manhattan, il mercato contadino di Union Square si è trasformato, per una giornata, in un palcoscenico del Made in Italy agroalimentare. L’iniziativa, organizzata nell’ambito del Summer Fancy Food Show 2025 – la più importante fiera del settore alimentare del Nord America – ha visto Coldiretti, la principale organizzazione agricola italiana, e Campagna Amica, la sua fondazione dedicata alla promozione della filiera corta e del cibo locale, raccontare attraverso dimostrazioni e testimonianze dirette il valore profondo dell’agricoltura italiana. L’evento, realizzato in collaborazione con la World Farmers Markets Coalition – organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riunisce associazioni di mercati contadini da tutto il mondo – ha valorizzato il mercato contadino di Union Square come crocevia simbolico tra agricoltura e comunità.
A sottolineare il valore globale di questa “rivoluzione silenziosa” è stato Richard McCarthy, co-fondatore, con Carmelo Troccoli, della World Farmers Markets Coalition. “Che si tratti di una grande città o di un piccolo villaggio, in Italia, negli Stati Uniti, in Africa subsahariana o in Libano, ovunque nel mondo le persone cercano modi per ricostruire comunità,” ha dichiarato McCarthy. “E i mercati contadini non accadono per caso: dietro c’è l’intenzionalità di ricucire il tessuto sociale attraverso il contatto diretto. Guardarsi negli occhi e dire ‘l’ho coltivato io’ è un gesto che genera fiducia. Il valore è sociale, è nutrizionale. È un passaggio da persona a persona. Ed è proprio questo che stiamo cercando di custodire e comprendere: un cambiamento silenzioso ma profondo.”
In un contesto come quello di Union Square, riconosciuto negli Stati Uniti come punto di riferimento per il consumo consapevole e biologico, la presenza italiana ha assunto un significato strategico. A incarnare questo spirito è stato Domenico La Vecchia, casaro del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, che ha guidato una dimostrazione dal vivo sulla filatura e mozzatura del latticino. La sua presenza a Union Square non è stata solo dimostrativa, ma profondamente simbolica: ha rappresentato il legame tra tradizione e trasparenza, mostrando al pubblico americano non solo come si fa una vera mozzarella, ma perché quel gesto racchiude un patrimonio culturale da difendere.

“Far vedere come si fa è fondamentale,” ha dichiarato Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, “perché solo così i prodotti italiani possono trovare la loro giusta collocazione nel mercato globale: attraverso la conoscenza, non solo il gusto.” Ranuccio ha poi voluto rendere omaggio al lavoro quotidiano degli agricoltori, sottolineando come “chi anima ogni giorno il mercato di Union Square con i propri prodotti è testimone di un’agricoltura che resiste, che si alza all’alba, che lavora con le mani e con il cuore. È questo il lavoro del contadino di tutto il mondo, ed è anche il lavoro dei nostri agricoltori in Italia: fatto di dedizione, fatica e dignità.”
Accanto allo stand dedicato alla Mozzarella di Bufala Campana DOP, erano presenti anche gli spazi del Consorzio del Parmigiano Reggiano, del Grana Padana e del Prosciutto di Parma, simboli dell’eccellenza agroalimentare italiana riconosciuti a livello internazionale. A completare il racconto del gusto, una seconda dimostrazione ha visto protagonista la preparazione del risotto, piatto emblema della cucina nostrana, realizzato con ingredienti DOP e raccontato al pubblico americano.

A margine della partecipazione, il presidente di Coldiretti Ettore Prandini ha evidenziato l’importanza strategica del Fancy Food: “È sempre un momento straordinario per rafforzare la comunicazione e creare vicinanza con i consumatori statunitensi. Nonostante le tensioni globali, i dati sull’export sono positivi. Il nostro obiettivo è arrivare a 9 miliardi di euro di esportazioni verso gli USA e più saremo capaci di raccontare il valore che c’è dietro i nostri prodotti, più questo traguardo sarà raggiungibile.”
A chiudere il cerchio, le parole del Segretario Generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, che ha voluto riportare l’attenzione sul significato autentico di “mercato contadino”: “Il termine corretto è mercatale, perché nasce dalla vendita diretta tra chi produce e chi consuma. È un patto di fiducia, un gesto di trasparenza. Il contadino ci mette la faccia, e il consumatore risponde con fedeltà. Questo scambio non è solo economico: è uno scambio di valori, di storie, di identità.”
Nella cornice di Union Square, l’Italia ha mostrato il meglio della propria agricoltura familiare, trasformando uno spazio urbano in una dichiarazione culturale: il cibo come racconto e come bene comune.